Creato da allegragioia78 il 19/06/2011

IlSentierodell’Amore

LE LETTURE VANNO BENE X AVERE UN'IDEA SUL DA FARSI. MA CIÒ CHE CONTA È LA MESSA IN PRATICA, NEL FARE QUOTIDIANO, DI QUELLO CHE ABBIAMO COMPRESO E APPRESO. E ANCOR DI PIÙ RENDERE PARTECIPI GLI ALTRI DELLE NOSTRE CONQUISTE E DELLE NOSTRE REALIZZAZIONI. UNA PRECISAZIONE: NON È CULTURA, È IL MIO VISSUTO QUOTIDIANO. VI RICORDO( A TUTTI ) CHE UNA MANGUSTA TIENE A BADA 7 SERPENTI! NON SOLO IN SENSO LETTERALE !

 

« allegra gioia... Finché ...allegra gioia...infatti »

allegra gioia...Graffi.

Post n°837 pubblicato il 10 Maggio 2019 da allegragioia78
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Donna torrida, donna di pelle infuocata Radura d'acqua che s'allaga

Nascondi le pie mani e asciugale Il mare che ti è sotto, è cielo Ascoltati

le unghie Nette forme d'onda perfino Graffi.

Tu che respiri piano in seno Senti le tue bocche affamare E travasa allora Il corpo,

la resa a raddoppiare Il tuo pieno,

il movimento intorno della protezione che ti ospita.

Lui è musica e giunge A farti pasto, grembo di raccolta.

Si e' e si resta SCHIAVI finchè non si è guariti dalla mania di sperare. (da La Genesi)

incontro casuale d'ali di falene, d'anime notturne, ombre della mente, rapita da due lune,

lusinghe d'acque chiare, da occhi di possesso, fessure di parole, il tempo non staziona,

avanza sui binari diretti di uno sguardo, di un sì senza pensare e cade,

un fùlmine d'amore, di perle d'oltremare, una grandine sul cuore, - km, non so, ti seguo?

- è il viaggio dell'inconscio, è la pioggia sul confine, sul limite isolato,

d'un deposito nel buio e lùccica il pensiero, bagliori alla deriva,

una ragione fuggitiva, una gitana senza asilo, riscatto nella vita, rincorsa mia comèta,

sconvolta tuoni - gemi, in cenere mi muori, nell'abbrànco repentino, una presa netta a

scatto, nella gabbia di uno sguardo, d'una belva inferocìta e scuote, un vòrtice di voglie,

la frana d'inquietudini, d'appelli spaccacuore,

- ma aspetta, che fai? - è la terra dell'incerto, è la follia più sottopelle, fra i vetri d'una

fabbrica, d'una lente d'illusioni e sfòlgora il cantiere, un sogno di colori, d'un'agonia

celeste, un intrigo surreale, smarrita tra i cristalli, occhi di mille gatti,

ritagli di finestre, d'albori variopinti, il silenzio si trascina, si lamenta tra i residui solitari

dei miei passi, degli specchi frantumati e sale, lo stràscico dell'ansia, il corteo di strani

sìbili, di ombre in coda d'occhi, - ehi, ma dove sei? -

è la smania del silenzio, è l'attesa ferma immobile, in un abbraccio di difesa,

di un'ermètica crisalide ma ora il bòzzolo si stringe,

e un bocciòlo già si schiude, mia anima, mia smania sei un vizio.

A.D.G.2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963