aropp to dico...

Non ho avuto la fortuna d’incontrare sulla mia strada il mio Tiresia Oshima, ma quella di camminare su una strada con tante diramazioni. Ho risvegliato dal coma del sarin, il mio spirito ebete che mi ha insegnato a parlare la lingua dei gatti e quella delle pietre:”Apriti Sesamo”.Con questa parola magica ho recuperato il tempo perduto(A La Recherche Du Temps Perdu) e quello della fantasia. Chi non ha immaginazione è un parassita che si trasferisce da un corpo all’altro, muta forma e continua a vivere e proliferarsi senza vita propria. Quante strade e quanti bivi ho percorso e continuo a percorrere per togliermi di dosso il grigio impermeabile della banalità,mi lascio andare agli incontri casuali, e guardo il mondo in modo da poterlo ammirare all’infinito senza stancarmene. Percorro una strada con tante diramazioni che “conduce da nulla in nessun posto”(Bierce) ;guardo il mare aperto e come Hoshino dico:”La cosa bella è che ovunque arriva lo sguardo, non trovi niente.”Buona domenica, Roxane.

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Abbiamo una tribù dentro l'anima e secondo me, tutte le persone che vivono dentro di noi, almeno per un attimo, hanno respirato e vissuto la loro storia.

...e nelle vie della vita, pur essendo sempre noi stessi siamo pur sempre diversi e brilliamo di mille luci come le facce di un diamante...per quante volte ci possiamo innamorare sappiamo per es. che un amore non avrà mai lo stesso sapore di un altro, un giorno non sarà mai uguale ad un altro...

...e quando quelle ombre ferme,statiche,inerti.... li porti con te sadiche nel ricordo di ciò che eri,di ciò che sei,di ciò che non sei stato...oscurano la via,i percorsi,l'evoluzione molteplice di un essere unico...protetta ma soffocata nella mia unicità in una perenne attesa di ,uniche , connubiose possibilità...Comprendere che sbagliare è possibilità e timore di scegliere è vana inerzia oscura renderà comprensibile a noi stessi e agli altri ciò che di unico possiamo offrire attraverso la molteplicità del nostro essere.