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torta ciocco-vaniglia

Post n°13 pubblicato il 07 Ottobre 2011 da roxchef2
 
Tag: dolci

In base alle ricostruzioni storiche, sembra che i Maya siano stati gli scopritori e i primi coltivatori del cacao; secondo una leggenda azteca, la pianta fu donata dal dio Quetzalcoatl per alleviare gli esseri umani dalla fatica. Gli europei scoprirono i semi del cacao, quando, Cristoforo Colombo li ricevette in dono, durante il suo quarto viaggio, presso l’isola di Guanaja.[4]
Nella civilta’ azteca erano considerati un bene di lusso, e venivano importati per il fatto che la pianta non cresceva sul territorio dell’impero. Il consumo del cacao era una prerogativa dei ceti alti (nobili, guerrieri e sacerdoti), e rappresentava uno dei cardini della cucina azteca.
I semi di cacao erano talmente preziosi da venire adoperati anche come moneta. Da ciò il primo nome del cacao (Amygdalae pecuniariae ovvero mandorla di denaro) poi sostituito da Linneo in Theobroma cacao o cibo degli dei. Le fonti del tempo narrano anche di frequenti contrKoeh-278-Vanilla planifolia Jacks.jpgaffazioni effettuate riempiendo i gusci vuoti con sporcizia o fango. Proprio dal termine azteco in lingua nahuatl xocoatl deriva la parola “cioccolato”. I semi di cacao arrivano in Europa solo con Hernán Cortés nel 1528. Qui la bevanda ottiene il successo solo con l’aggiunta di zucchero, anice, cannella e vaniglia. Nel 1606 il cioccolato si produce anche in Italia, a Firenze e Venezia. Nel 1678 Antonio Ari ottiene dai Savoia il permesso di vendere la cioccolata ‘in bevanda’. Alla scuola torinese di cioccolato si forma Francois-Luis Cailler che nel 1819 fonda la prima fabbrica svizzera di cioccolato a Vevey. Nel 1802 il genovese Bozelli costruisce una macchina per raffinare la pasta di cacao. Nel 1828 l’olandese van Houten separa il burro di cacao. Nel 1865 a Torino Caffarel mescola cacao e nocciole producendo il cioccolato gianduja. Nel 1878 lo svizzero Daniel Peter mescola il latte al cacao producendo il cioccolato al latte. Nel 1879 a Berna Rodolphe Lindt produce il cioccolato fondente. Nel 1923 a Chicago Frank Mars inventa la barretta al cioccolato.FONTE WIKIPEDIA…


Flessibile e poco ramificata, la liana di vaniglia, anche chiamata vaniller, si sviluppa per crescita del germoglio e forma dei lunghi terminali che si arrampicano all’assalto del loro supporto per più di dieci metri. Se il fusto è rotto, si può eseguire facilmente una talea che permette la moltiplicazione della pianta, in natura così come in coltivazione.
Le foglie sono alternate lungo i lati del gambo. Sono piatte, intere, ovali con la punta aguzza, all’incirca tre volte più lunghe rispetto alla larghezza e possono raggiungere la misura di quindici centimetri. Il gambo e le foglie sono verdi, carnosi, contenenti un succo trasparente e irritante che provoca sulla pelle delle scottature e pruriti persistenti. Nelle vicinanze dell’attaccatura delle foglie ci sono spesso delle radici aeree che permettono alla pianta di appendersi al suo appoggio o se necessario ad una talea di radicarsi.
I fiori, in gruppi di otto o dieci, formano dei piccoli bouquet. Di colore bianco, verdastro o giallo pallido, hanno una struttura classica di un fiore d’orchidea malgrado un’apparenza molto regolare.
La fecondazione necessita l’intervento d’un ausilio specializzato: in natura, nelle regioni d’origine è effettuato grazie a degli insetti del genere Melipona, un genere di api senza pungiglione. Dopo la fecondazione, l’ovaio che serve da picciolo alla base del fiore si trasforma in grosso pendente lungo da 12 a 25 centimetri.
I baccelli freschi e ancora inodori hanno un diametro da 7 a 10 millimetri. Contengono migliaia di semi minuscoli che sarebbero liberati per esplosione dei frutti maturi se non si provvedesse a raccoglierli ancora verdi.

procediamo

 

Ingredienti

 

 

  • 200 DI BURRO
  • 300 GR DI ZUCCHERO
  • 4 UOVA (IO SUO QUELLE BIO DEL CONTADINO A PASTA GIALLA)
  • AROMA VANIGLIA (PANE ANGELI BUSTINA O STECCA )
  • PIZZICO DI SALE
  • 325 GR DI FARINA PER DOLCI(MULINO BIANCO)
  • 14 CUCCHIAI DI LATTE
  • 1 BUSTA DI LIEVITO
  • 40 GR DI CCAO AMARO OPPURE 40 GR DII CIOCCOLATO AMARO 100 % PER DOLCI(quest’ultimo lo riduremmo in polvere con il robot da cucina)
Istruzioni

 

 

  1. INANZITUTTO I VORREI PRECISARE CHE PER QUASI TUTTI I MIEI DOLCI IO USO LE TORTIERE IN VETRO HANNO UNA MAGGIORE PRESA SUL DOLCE E A MIO AVVISO NE ESCE PERFETTO…..
  2. inanzitutto sbattiamo le uova a crema
  3. aggiungiamo lo zucchero (280 gr il restante serve in secondo momento)e l’aroma vaniglia preservandone un po per quando divideremo l’impasto e con uno sbattitore elettrico
  4. (pale frusta)
  5. o con la planetaria sbattiamo bene affinche’ non diventi crema…..
  6. cambiamo pala e mettiamo la foglia ed impastiamo con il burro aggiungendo poco alla volta
  7. 4 cucchiai di latte
  8. per lo sbattitore elettrico quelle per impastare a uncino o spirale
  9. ora il nostro impasto e’ omogeneo e cremoso
  10. aggiungiamo poco alla volta la ns farina tutta e i rimanenti 3 cucchiai di lette
  11. aggiungiamo il lievito e la rimanente vaniglia…e impastiamo
  12. ora dividiamo piu’ o meno l’impasto in due parti uguali
  13. e l’impasto n. uno lo versiamo gia’ nella nostra tortiera PRECEDENTEMENTE IMBURRATA
  14. nel secondo impasto aggiungeremo i 40 gr di cacao o cioccolato
  15. i 7 cucchiai di latte
  16. e i 20 gr d rimanenti di zucchero e impastiamo b velocemente in modo che sia omogeneo visto che gli impasti devono avere la stessa consistenza se vedete che quello al cacao e’ troppo duro rispetto alla vaniglia aggiungete un cucchiaio di latte in piu’ attenzione che non diventi liquido altrimenti la torta non riesce
  17. LA STESSA CONSISTENZA
  18. versiamo il restante impasto
  19. bucherelliamo con una forchetta
  20. ed inforniamo a 180 ° ventilato per circa 35 40 minuti…..
  21. RICORDATE CHE OGNI FORNO HA I SUOI TEMPI QUINDI IN UN FORNO NORMALE A GAS DOBBIAMO STARE ATTENTI E VERIFICARE CHE LA TORTA SIA COTTA INSERENDO UNO STECCHINO NELL’IMPASTO DOPO 30 MIINUTI DI COTTURA PER RENDERCI CONTO DI QUANTO MANCA
  22. con l stesso impasto facciamo i muffin dividendo gli uimasti nelle apposite formine…TORTA CIOCCO-VANIGLIA
  23. i bambini ne vanno fat

 
 
 

crostata di mele

Post n°12 pubblicato il 07 Ottobre 2011 da roxchef2
 
Tag: dolci

 

la crostata di mele

intanto prepariamo lapasta frolla….

650 gr di farina mulino bianco (si trova in tutti i supermercati)
200 gr di zucchero
1 panetto di burro bavarese
5 uova-3 intere + due tuorli
aroma mandorla – limonepane degli angeli
1 bustina di lievito panedegli angeli

1 confezione dimarmellata (santa rosa) alle pesche
3 mele melinda

1 confezione di amaretti matildevicenzi
1 bustina zucchero vanigliato

muniamoci di un robot da cucina…se avete una planetaria meglio..ma va benissimo anche il robot..ottimo direi

mettiamo il burro con lo zucchero..e lo rendiamo crema..aggiungiamo le uova e gli aromi e un po alla volta la farina…e il lievito.azionando una velocita’ moderata…
ora la togliamo e amalgamiamo con le mani se e’ troppo appicicoso aggiungiamo pure un po di farina

facciamo una palla la mettiamo in frigo per mezzora

passata la mezzora la stendiamo su di un foglio di carta forno facciamo un cerchio un po piu’ grande della nostra tortiera…..con uno spessore di circa 7 mm

ora con la restante pasta facciamo un’altro cerchio un po piu’ fino…

mettiamo il nostro cerchio di pasta frolla nella tortiera aggiungiamo la marmellata..e la mela tagliata…sbricioliamoci sopra un po di amaretto e chiudiamo il tutto con il secondo cerchio….

come fare???????lasciamo il cerchio sulla ns carta forno lo capovogiamo sulle mani e lo adagiamo staccando un po alla volta la carta sulla nnostra torta…..

inforniamo il tutto per una 30 di minuti a 175 gr…

 

 
 
 

babyfood...salatini

Post n°11 pubblicato il 04 Ottobre 2011 da roxchef2

abbiamo visto come i bambini prediligano la pasta sfoglia ne sono ghiotissimi e durante i birthaday party rimango stupita come svuotano,il vassoio pieno di queste prelibatezzE cui vanno matti anche i grandi... 
difficile cmq trovare un
baby food(salatini misti) ristorante che proponga l'aperitivo per i bambini ma ricordate che vanno pazzi per il ginger,e se poi ci affianchiamo la sfogliatella bella salata e farcita abbiamo fatto bingo.....anche con il succo di frutta....ace multivitaminico di cui ne sono ghiotti....pesca prelevantemente piuttosto che pera e albicocca.... 

fritti.....quelli li adrano ma ricordiamo di non friggere con olio di palma di usare olio di arachide ..o olio di oliva......cerchiamo che non sappia di pesce altrimenti lasciano la' ..a meno che non si tratti di frittura ovvio calamari in primis.....ma ritorniamo al nostro baby food
gia' un'altra cosa ormai usiamo tutti la pasta sfoglia congelata o quella
baby food(salatini misti) fresca in rotolo.....ma anche questa ha la sua qualita' e una buona lavorazione e' importante e non solo metterla in forno....ma lo spessore fa la differenza....se poi la facciamo ancora meglio ,anche se sono consapevole della difficolta' del fare pittosto che spendere e comprare gia' fatte c'e' chi in risto compra quelli gia' pronti per infornare.....ma il risultato non e' la stessa cosa....ovvio industriali tutti uguali ma i bimbi non li gradiscono so solo che quando li faccio me ne vanno via a kg..... 

muniamoci di matarello e formine...dal coniglio alle stelline 
per il vostro baby food,party food,buffet,matrimoni dove volete per ogni occasione

baby food(salatini misti)

 

Ingredienti
  • ianzitutto anche la marca della pasta sfoglia e' importante....io la faccio o prendo quella fresca....
  • quando la faccio ecco gli ingredienti ovvio con kenwood e mani tutto diventa piu' semplice
  • 250 gr di farina
  • 250 gr di burro freddo
  • 100 ml d'acqua
  • 5 g di sale...
  • radoppiare in base alle persone questa e' base....
  • per quella fresca io uso due tipi di pasta una per le pizzette e l'altra per i salati.....
  • per le pizzette
  • rotolo da 250 gr stuffer
  • per i salati
  • rotolo da 250 gr mulino bertotti
  • per il pomodoro niente quello di scatola ma lo facciamo

  • pomodoro fresco
  • cipolla
  • sedano
  • carota
  • aglio guardare le altre ricette per vedere...
  • e origano
  • durante la cottura del nostro pomodoro mettiamoci il basilico fresco
  • olio extravergine di qualita'
  • mozzarella quella filante la vera nopn il surrogato che io chiamo plasticon ricordate che sono difficili,olive verdi,
  • per i salatini
  • wrustel possibilmente di pollo o misti...mi raccomando non i woody in quanto tendono a diventare il doppio in forno e non matengono la morbidezza....
  • prosciutto cotto
  • formaggio edamer o emmental ..anche asiago anzi con queest'ukltimo vengono piu' buoni

 

 

 

Istruzioni

  1. per la pasta sfoglia
  2. mettiamo la farina nel kemwood,insieme a 100 ml di acqua e azioniamo facendo una palla
  3. avvolgiamola nella pellicola e mettiamola nel frigo...lo stesso procedimento con una terrina con sbattitore per la pasta o a mano
  4. trasscorso il periodo di mezz'ora,la togliamo dal frigo e iniziamo la lenta e lunga lavorazione....
  5. smatarelliamo la nostra pasta facendone un quadrato dove porremmo al centro il nostro burro e chiuderemo a busta e ci andiamo di matarello affinche' la pasta non avra' assorbito tutto il burro ovvio che mano a amno che la lavoriamo quando appiccica la metteremo in frigo per un po per poi riprendere la lavorazione...porre sempre ogni volta che esce dal frigo in posizione quadrata a busta e poi a libro in termini semplici e giu' una bella matarellata una spolverizzata e via in frigo e così affinche' tutto il burro non se lo sia mangiato.......guardate bene come durante la lavorazione iniziano a vedersi gli strati.....
  6. per evitaare il trambusto della pasta,e non si ha voglia per tempo o si e' al risto ecco il nostro srotolare il panetto di pasta fresca.....
  7. la tagliamo a triangoli per farne i croissant ripieni al prosciutto o prosciutto e formaggio,o dei fagottini...

 



  1. invece per quanto riguarda i salatini al wrustel ne adagiamo due nell'altezza tagliamo il restante al lato della pasta e rotoliamo,tagliamo i salati dello spessore di circa 2 cm,
  2. e così
  3. altri 2 foglii
  4. un fogli lo lasciamo intero
  5. l'altro ci facciamo la sagoma della stella senza tagliarla e la centro di ogni stella un buco tagliato
  6. mettiamo il foglio intero con quello sagomato e con la forma tagliamo le stelle ,se le sfoglie non si attaccano le sagomiamo con la rotella .
  7. farciamo a nostro piacere...
  8. stesso procedimento con tutte le forme per gli adulti possiamo farla al sesamo o ai semi di papavero se ci sono adulti..
  9. per i wrustel possiamo metterci la senape se adulti....e le pizzette sbarchiamo con tutta la nostra fantasia
  10. per i fagottini li possiamo farcire con la nutella e la marmellata oppurela crema pasticcera
  11. i bambini impazziscono e il successo del vostro baby food e' assicurato
  12. in forno per circa 15 minuti ventilato 200°
  13. e poi incartiamoli e regaliamoli o portiamoli lla festa dei bimbi

 

 

 
 
 

risotto di radicchio

Post n°10 pubblicato il 29 Settembre 2011 da roxchef2
 

 

RADICCHIO ROSSO TARDIVO... HA UNA STAGIONALITA' CHE VA DA NOVEMBRE AD APRILE, PUNTA DI DIAMANTE DELLA CULTURA GASTRONOMICA TREVIGIANA ASSIEME AL PEPERONE-AL RADICCHIO DI CASTELFRANCO ED AD ALTRE PRELIBATEZZE CHE LA TERRA OFFRE.. CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO, PER IL SUO GUSTO INEBRIANTE SI USA IN MOLTEPLICI MODI, MOLTO PREGIATO E PUO' ARRIVARE AI 12 EURO AL KG..
IL PRELIBATO FRUTTO SI OTTIENE RACCOGLIENDOLO DAI CAMPI E PONENDOLO IN GROSSE VASCHE, CON ACQUA DI FALDA PROVENIENTE DIRETTAMENTE DAL SILE, PER SOTTOPORLO ALLO SBIANCAMENTO, ANTICICHISSIMA TRADIZIONE DELLA MARCA..
E PENSARE CHE NELL'ANTICHITA' QUESTA "CICORIA"ERA IL CIBO DELLA POVERA GENTE ORA DIVENTATO IL TOP PER ECCELLENZA DI RISTORATORI E COLTIVATORI... MA SI DEVE ATTENDERE FINO AL 1862 PER AVERE LE PRIME NOTIZIE CERTE SUL RADICCHIO ROSSO, INFATTI L'UNICO LIBRICINO CHE POTRTA TALE ARTICOLO E' "L'AGRICOLO ALMANACCO 1862".. MA FU PRESENTATO DAI TREVIGIANI AD OPERA DELL'AGRONOMO DI ORIGINE LOMBARDA GIUSEPPE BENZI NEL 1900, E DIEDE VITA ALLE PRESENTAZIONI E MOSTRE DELLA NOSTRA DELIZIOSA ROSSA CICORIA.. COMUNQUE SI RACCONTA CHE LA PRESTIGIOSA PIANTA CRESCESSE LUNGO I FOSSI, E AI BORDI DEGLI ORTI SPONTANEA AFFINCHE' NON SI SCOPRI LA POSSIBILITA' DI TRASFORMARLA NEL CROCCANTE RADICCHIO PER MEZZO DELL'IMBIANCHIMENTO.. 



Ingredienti
  • UNA CIPOLLA ROSSA DI CHIOGGIA O SCALOGNIO VERONESE
  • RADICCHIO DI TREVISO CUI TOGLIEREMO LE PUNTE ALTRIMENTI RISULTEREBBE TROPPO AMAROGNOLO..
  • 1 BICCHIERINO DI GRAPPA NOSTRANA
  • MEZZO BICCHIERE DI PROSECCO O VINO ROSSO A PIACERE
  • SALE
  • PEPE
  • PER CHI E' ABITUATO AD USARE IL GLUTAMATO UN DADO E MEZZO DI QUELLO VEGETALE
  • UNA NOCE DI BURRO PER LA FASE DI MANTECCATURA
  • GRANA PADANO
Istruzioni
  1. INANZITUTTO LA SCELTA DEL RISO
  2. CHE DEVE ESSERE CARNAROLI O VIALONE NANO
  3. PREPARIAMOCI IL BRODO VEGETALE.
  4. SEDANO
  5. CAROTA
  6. CIPOLLA. AGGIUNGENDO AD ESSO QUALCHE FOGLIA DI RADICCHIO ROSSO
  7. PRENDIAMO IL NOSTRO RADICCHIO LO CURIAMO BENE E TOGLIAMO LE PUNTE SE SONO AMAROGNOLE...
  8. TAGLIAMOLO A PEZZETINI...
  9. E LAVIAMOLO
  10. LO SCOLIAMO CON UN SCOLA PASTA
  11. TRITIAMO LA CIPOLLA O LO SCALOGNO FINEMENTE
  12. . FACCIAMOLA APPASSIRE CON UN PO DI OLIO EXTRAVERGINE,
  13. AGGIUNGIAMO IL RADICCHIO IN MODO DA PREPARARE LA SALSETTA
  14. FACENDOLA RESTARE ABBASTANZA AL DENTE...
  15. ORA CON UN FILO D'OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA TOSTIAMO LEGGERMENTE IL RISO IRRORANDO CON LA GRAPPA
  16. AGGIUNGIAMO LA SALSA CUCINATA IN PRECEDENZA- SALE E PEPE E INIZIAMO A MESCOLARE AGGIUNGENDO BRODO VEGETALE.
  17. AGGIUNGIAMO IL VINO..
  18. E VIA FINO ALLA COTTURA.... IL RISOTTO DEVE RISULTARE CREMOSO E VELLUTATO AL PALATO...
  19. MANTECCHIAMO CON UNA NOCCIOLA DI BURRO E SPOLVERIZZIAMO CON GRANA PADANO SERVIAMO..

vino della pace

 

 CABERNET SAUVIGNON

Questo vino rosso è prodotto con uve Cabernet Sauvignon della zona a Doc Isonzo, vendemmiate rigorosamente a mano e provenienti da vigne situate nella zona pedecollinare a un’altezza di 22-50 metri sul livello del mar 

Questo vino rosso è prodotto con uve Cabernet Sauvignon della zona a Doc Isonzo, vendemmiate rigorosamente a mano e provenienti da vigne situate nella zona pedecollinare a un’altezza di 22-50 metri sul livello del mare. La produzione media decennale è di 105 quintali per ettaro, in cui sono impiantati 3000 ceppi. Il sistema di allevamento è quello tradizionale friulano, ovvero la Cappuccina semplice e doppia. Il grappolo è piccolo-medio, conico, un po’ alato e piuttosto compatto; gli acini sono medi, sferici, ricchi di pruina, di color nero-bluastro; polpa soda a sapore leggermente erbaceo. La foglia è pentagonale, con tutti e cinque i seni chiusi ed i bordi sovrapposti, con la pagina superiore di verde intenso, che assume un color rosso fuoco in autunno. L’uva Cabernet Sauvignon a Doc Friuli Isonzo viene vinificata dalla Cantina Produttori Cormòns con la tecnica della fermentazione in rosso con la macerazione degli acini. Un metodo che consente di estrarre intatte le sostanze antiossidanti contenute nelle bucce degli acini e di esaltare al massimo grado profumi e abboccato. Il vino viene poi affinato in grandi botti rotonde di legno di querc

 

Cabernet Sauvignon Isonzo - Produttori Cormòns

 

 
 
 

lasagne di radicchio

Post n°9 pubblicato il 29 Settembre 2011 da roxchef2

 

lasagne di radicchio

Ingredienti
    PASTICCIO DI RADICCHIO
  • PER LA SALSA
  • UNA CIPOLLA ROSSA DI CHIOGGIA E SCALOGNO VERONESE
  • RADICCHIO DI TREVISO CUI TOGLIEREMO LE PUNTE ALTRIMENTI RISULTEREBBE TROPPO AMAROGNOLO..
  • 1 BICCHIERINO DI GRAPPA NOSTRANA
  • MEZZO BICCHIERE DI PROSECCO O MERLOT DEL PIAVE
  • SALE
  • PEPE
  • PER CHI E' ABITUATO AD USARE IL GLUTAMATO UN DADO E MEZZO DI QUELLO VEGETALE
  • IO FACCIO IL BRODO VEGETALE CON DELLE FOGLIE DI RADICCHIO IN AGGIUNTA......
  • PER LA BESCIAMELLA
  • 1 LT DI LATTE
  • 100GR DI BURRO
  • 1O0 DI FARINA
  • SALE
  • NOCE MOSCATA
  • UNA CONFEZIONE DI 250 GR DI RICOTTA FRESCA
  • UNA CONFEZIONE DI PASTA FRESCA.....(IO USO QUELA SOTTILE DI GIOVANNI RANA SE SONO A CASA AL RISTO SEMPRE QUELLA FRESCA
  • MOLTO SPESSO HO USATO LE CREPS AL POSTO DELLA PASTA
  • PANCETTA AFFUMICATA O A SCELTA COTTO,O SPECK
  • PADANO
  • ASIAGO
Istruzioni
  1. PER LA SALSA DI RADICCHIO PROCEDIAMO COME PER IL RISO
  2. PRENDIAMO IL NOSTRO RADICCHIO LO CURIAMO BENE E TOGLIAMO LE PUNTE SE SONO AMAROGNOLE...
  3. TAGLIAMOLO A PEZZETTINI...
  4. LAVIAMOLO
  5. LO SCOLIAMO CON UN SCOLA PASTA
  6. TRITIAMO LA CIPOLLA O LO SCALOGNO FINEMENTE
  7. FACCIAMOLA APPASSIRE CON UN PO DI OLIO EXTRAVERGINE,
  8. SFUMIAMO CON LA GRAPPA
  9. AGGIUNGIAMO IL VINO O IL PROSECCO
  10. E CONTINUAIAMO LA COTTURA
  11. AGGIUNGIAMO LA RICOTTA
  12. FACCIAMO LA BESCIAMELLA
  13. SCIOGLIAMO IL BURRO METTIAMO LA FARINA E FACCIAMO UN BALOCCO
  14. NEL FRATTEMPO AVREMMO MESSO SUL FUOCO IL LATTE E FATTO BOLLIRE
  15. SPEGNIAMO IL FUOCO
  16. AGGIUNGIAMO IL BALOCCO AL LATTE
  17. ,GRATTIAMO LA NOCE MOSCATA SALIAMO E PEPIAMO
  18. FRUSTIAMO,DEVE ESSERE VELLUTATA....
  19. ORA CHE ABBIAMO LA SALSA E LA BESCIAMELLA METTIAMO TUTTO INSIEME..
  20. E ANDIAMO VIA CON I STRATI....
  21. PASTA
  22. UNO STRATO DI RADICCHIO
  23. UNO DI PANCETTA,
  24. UNO DI FORMAGGIO COSì PER 4 STRATI
  25. L'ULTIMO STRATO SALSA E VIA DI PADANO
  26. INFORNIAMO PER 20 MINUTI
  27. A 220°Refosco dal peduncolo Rosso Produttori Cormons 2007DOC
    Caratteristiche del vino
    Denominazione

    Friuli Aquileia DOC

    Tipo di uva

    Refosco 100%

    Regione

    Friuli Venezia Giulia

     

    Gradazione

    13%

    Dimensione bottiglia

    75 cl

    Stile

    Vino rosso fermo, corposo e intenso, fruttato ed erbaceo, affinato in botte di legno

    Affinamento

    Passaggio in botti di legno di quercia

    Diretto discendente di uno dei vini preferiti sulla tavola degli imperatori romani, il Pucinum, vino aquileiese di cui Plinio il Vecchio decantava le virtù salutari. Vitigno antico e robusto, resistette alla disastrosa epidemia di filossera che devastò il Friuli alla fine dell’800. Questo vino rosso è prodotto con uve Refosco dal peduncolo rosso provenienti dal vigneto storico impiantato nel 1936 a Villa Chiozza e vendemmiate rigorosamente a mano.

    Colore

    Rosso rubino cupo

    Profumo

    Note intense di ribes nero, more e lamponi con sottofondo vegetale

    Gusto

    Forte e tannico, fresco e intenso

 

 
 
 
 

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