Creato da david_41 il 19/09/2008

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Vivo per certi sorrisi e non sempre sorrido. R

Post n°172 pubblicato il 15 Novembre 2009 da david_41

 

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Obama e l'appello alla Birmania per la liberazione di San Suu Kyi

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      A meno di 48 ore dal suo arrivo a Pechino per la prima visita in Cina, dove ha anticipato che parlerà di diritti umani -in uno spirito sereno- e -senza rancore-, Obama ha promesso un maggiore impegno degli Stati Uniti in Asia, con un'implicita critica all'era Bush.

"So che l'America negli ultimi anni non ha mostrato molto impegno nell'attività delle organizzazioni multilaterali asiatiche",  ha ammesso,  "una cosa deve essere chiara: quel periodo è finito. Quello che accade qui ha un effetto diretto sulle nostre vite negli Stati Unirti, è in questa regione che transita gran parte del nostro commercio e che compriamo gran parte dei nostri beni, è qui dove possiamo esportare gran parte dei nostri prodotti creando così più posti di lavoro negli Stati Uniti".

Incisivo l'appello rivolto dal presidente americano alla Birmania e teso alla liberazione

di  Aung San Suu Kyi  e gli altri prigionieri politici  "senza condizioni". 

[Corsera di ieri]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Tell me why, tell me why, tell me why.


Why can't we live together?

Tell me why, tell me why.

Why can't we live together?

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U n 0

Post n°171 pubblicato il 13 Novembre 2009 da david_41

 

 

 

 

Gòdano

coloro  i quali

non hanno mai chiuso gli occhi

ed assorbito il senso

delle parole di

Godano

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R

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E' finita

La nostra favola, è finita.

 Semplice e tragico

è finita tutto qua.

Eri tu il mio amore la mia dolce metà

 
la nostra vita insieme un'armoniosa unicità.

 
Se penso a quelle cose che morranno perchè

 
non potremmo più condividerle

muoio anch'io.

 

C'è qualche cosa di sbagliato nell'amore

 
C'è che quando finisce porta un grande dolore.
Perchè quando un'amicizia muore non c'è
questo spasimo che sa di tremenda condanna?

Non ho mai cessato di amarti ma
non riesco più a baciare la tua faccia
Non ho mai cessato di amarti ma
non riesco più a sfiorare la tua faccia
Non ho mai cessato di amarti ma
non riesco più a brandire la tua faccia.

Questo è il mio tormento la mia fatalità
il motivo della fine della favola!

C'è qualche cosa di sbagliato nell'amore
C'è che quando finisce porta un grande dolore.
Perchè quando un'amicizia muore non c'è
questo spasimo che sa di tremenda condanna?

Non ho mai cessato di amarti
Non ho mai cessato di amarti

Ma non riesco più a baciarti, a baciarti.

 

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A tutti  i "marleniani" ,

esce

il 20 novembre il primoCD+DVD live dei Marlene Kuntz.

“Cercavamo il silenzio...”

 

 

 
 
 

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Post n°169 pubblicato il 03 Novembre 2009 da david_41

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Donna, il mondo è arredato dai tuoi occhi

 


si fa più alto il cielo in tua presenza


di rosa in rosa si prolunga la terra


e si prolunga l'aria di colomba in colomba


lasci sempre una stella nel tuo vuoto


sei la barca che passa e sparge luci


mentre ti segue il mio canto stregato


come serpe fedele e malinconica


e dietro un astro volgi sempre il viso


quale lotta si libra nello spazio ?


Queste lance di luce tra pianeti


sono il riflesso di impietosi giachi


quale astro sanguinario non ti cede il passo ?

 

 

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Divorziato dalla moglie Ximena, torna a Santiago con la terza moglie Raquel Señoret. L'anno successivo si stabilisce a Cartagena, cittadina costiera del Cile centrale dove, nel 1947, ha un ictus cerebrale, forse a causa di una ferita di guerra, e il 2 gennaio 1948 muore nella sua casa. Secondo i suoi desideri, è sepolto in una collina di fronte al mare: la figlia maggiore Manuela ed Eduardo Anguita scrissero l'epitaffio:

 

[Qui giace il poeta Vicente Huidobro


Aprite la tomba


In fondo a questa tomba si vede il mare]

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foto :    Michal Karcz

 
 
 

Ciao Alda

Post n°168 pubblicato il 02 Novembre 2009 da david_41

RANU.

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Requiem    ( poesia inedita)

ed ecco per te il mio requiem senza parole
con la bocca piena di erba e di felci azzurre
ecco il mio requiem della corifera che non
è creduta, della Cassandra che è vilipesa
magnifico esempio di segreta impresa
tu solo mi esalti e mi incanti perché
sei colui che non si può prendere ed essendo
fermo sulle rive del Gange in perenne
contemplazione aspettando che passi la pagliuzza
d’oro della conoscenza e dell’era eterna
tu che sei scaltro più della pietra e più
duro del sasso e che pensi perennemente
pensi alle ere pitagoriche e che veneri
Socrate e che infine sei Paolo di Tarso
atterrato dalla fede infinita ebbene io
ti disarcionerò dal tuo cavallo d’amore
filiale desiderante farò di te un martire
dell’ombra perché il segreto della tua
tristezza è l’ordine e il disordine delle
cose create perché io non sono dissimile a
tua madre a Cerere eterna e infine sono
anche la primavera che si mette sugli alberi
insieme alla rugiada e tu ami la rosa della
vergogna che mi trovo appuntata sul petto
e tu le esalti e le scorri con le tue dita
feconde. Potessi così capire il mio desiderio
che si apre il fiore della carne infinitamente bella
e trovarvi dentro il seme insaziabile
dell’amore e dell’ebbrezza potessi sprezzante te
spargere sangue insieme disseminare
la discordia degli abissi perché sei
il murmure pieno e il precipizio delle
albe e perché infine tu conosci il senso
della bellezza. Io aborro pensare ma
aborro anche muovermi nel caos infinito.

 

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.Ciao Alda ,

mi mancheranno  (anche) molto quei tuoi rossetti rossi

su quelle tue labbra.

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alda-merini R

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Poesia da un soldo.

Post n°167 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da david_41

 

 

Ella piange su Rahoon


La pioggia su Rahoon soffice cade, sofficemente cadendo,
dove il mio scuro amatore giace.
Triste la sua voce che mi chiama, tristemente chiamando,
alla grigia alba di luna.

Amore, ascolta,
come lieve, come triste la sua voce sempre chiama,
senza risposta mai, e la oscura pioggia che cade,
allora come ora.

Oscuri i nostri cuori pure, o amore, e freddi giaceranno,
come triste il suo cuore giacque
sotto le ortiche grige di luna, il nero terriccio
e la pioggia che sussurra.

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Adagio,

umilmente,

esprimere,

tornare a spremere

dalla terra bruta o

da ciò ch'essa genera,

dai suoni,

dalle forme e dai colori, che

sono le porte della prigione dell'anima,

un'immagine di bellezza che siamo giunti a

comprendere:

questa è l'arte.

J Joyce

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Omar Galliani 2

Post n°166 pubblicato il 27 Ottobre 2009 da david_41

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Il fondamento dell’artificio . 
Immaginate una mano che, con andamento paziente ma inesorabile, si disponga, armata di tutto punto, dinanzi alla grande distesa di un supporto ligneo. Indi cominci a saggiare la superficie dando corso alla sua lenta invasione. Da un punto qualsiasi di quella distesa ostile e resistente, inizierà la tessitura di una impalpabile trama, la stesura dell’emulsione di ciò che diventerà un’avvolgente pellicola. Quella mano procederà non a gesti larghi come nei colpi di spatola o di pennello (come dire nei colpi di scena), ma per infinitesimale accumulo o dispersione di cenere e tracce, sedimentazione, addizione, sovrapposizione, stratificazione, differenziazione di punti di raccordo o d’insistenza.

 

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creature doppie,

corpi siamesi,

cloni anfibolici che nascono da mitologie antiche e narrazioni archetipe.

 

Figurazione visionaria e misteriosamente atemporale,

il risultato e' un'opera intima e soggettiva, che si concede e si nasconde al tempo stesso dietro un

velo di ambiguita'.

L'evocazione del mito e la creazione di un universo onirico sono sicuramente gli aspetti che

conferiscono a questo lavoro un'identita' visionaria e soprannaturale.

L'universo di Galliani non nasce comunque esclusivamente dall'archeologia del mito, i volti di donna  su  enormi tele

sono visi contemporanei.

 

 

Al centro dell’attenzione sempre la bellezza dell’uomo e della natura,

quella bellezza che ha nel volto il luogo privilegiato della sua manifestazione.

 

“Omar Galliani è oggi il grande maestro del disegno italiano

e lo è perché ha saputo opporsi con coraggio a quell’arte moderna e contemporanea che ha negato l’uomo distruggendone il volto: Picasso l’ha ridotto a maschera, de Chirico a testa di fantoccio senza occhi né bocca, Bacon a macchia deforme. Con Galliani la bellezza del volto riacquista spessore e dignità perché sa coniugare l’uomo di oggi e l’uomo di sempre.”

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R

 

 

 
 
 

la mia scala di grigi.

Post n°165 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da david_41

 

 

 

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attraverso il mare per ingannare il cielo e  coltivare l' oceano di  bellezza 

nascosta  dalle  nubi.

con   la  loro scala di  grigi. questo modello di scala  mi dona.

il colore.  

 sono così.   tra il  nero   assoluto ed il bianco.  

candido . 

sono amato e delle volte odiato .

ho dormito per giorni e vissuto le notti. 

ho contattato ripetute volte l'ufficio brevetti.

ho mai smesso di perseverare nella mia eterna incosciente incostanza.

ho esagerato nei sogni ad occhi mezzi chiusi  o... mezzi aperti.

ho tessuto tele senza l'apporto di nessun supporto  elettro-virtual-digitale.

e le ho pure dipinte.  sempre incostantemente.

ho varcato spesso e volentieri la linea di confine del mio nemico>amico.

insomma...  ritorno al brevetto... mai ancora brevettato

oramai neanche tanto segreto ed antico:    il pressurizzare

l'odore delle prime piogge d'autunno in micro flacconcini tascabili.

ricerca essenziale di un'essenza minimale . 

è che ho sempre sostenuto  i salti di qualità.   

permettono di  immergermi  sovente   in vasche

d'ascolto in  poliuretano  espanso.  spaziando

 da Satoshi Tomiie a  Ryuichi Sakamoto.

da Alfred Eric Leslie Satie a Michael Phillip 'Mick' Jagger.

o anche da Anders Trentemoller   uno dei primi a portare alla massa lo stile "minimal"

o ancora anche 

e direi sopratutto (o tutti) al poeta del pianoforte Frédéric François Chopin .

ditemi pure viandanti .. .

 voi che viandate

viandando l'avete scoperto pure voi tutto il colore del mondo

tra i pioli

della mia scala di grigi ?

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      copyright © 2009

 

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 photo: Michal Karcz

 

 

 

 

 
 
 

ti cerco lassù dimante pazzo...

Post n°164 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da david_41

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http://i41.photobucket.com/albums/e267/megafonnik/february/sfera.gif

 

 

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Splendi diamante pazzo.


Ora c’è un’espressione nei tuoi occhi simile ad un buco nero nel cielo.

Splendi diamante pazzo.

Hai raggiunto il segreto troppo presto, hai pianto per la luna

Minacciato dalle ombre durante la notte, ed esposto alla luce.

Hai cavalcato la fama

Vieni farneticante, visionario, vieni pittore,

pifferaio, prigioniero

e splendi !

 

vieni  Syd

vengo.

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  R

 

 

 

 

 

 
 
 

l'assurdo spettacolare

Post n°163 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da david_41

 

 

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... deliberatamente si scelsero un pallone ovale, cioè imprevedibile (rimbalza sull'erba come una frase di Joyce sulla sintassi) per immettere il caos nell'altrimenti geometrico scontro di due bande affamate di terreno , gioco elementare perché è primordiale lotta per portare avanti i confini, lo steccato, l' orlo della tua ambizione ? guerra, dunque, in qualche modo, come qualsiasi sport, ma lì quasi letterale, con lo scontro fisico cercato, desiderato, programmato ? guerra paradossale perché legata a una regola astuta che vuole le squadre avanzare sotto la clausola di far volare il pallone solo all'indietro, movimento e contromovimento, avanti e indietro, solo certi pesci, e nella fantasia, si muovono così. Una partita a scacchi giocata in velocità, dicono. Nata più di un secolo fa dalla follia estemporanea di un giocatore di calcio: prese la palla in mano, esasperato da quel titic titoc di piedi, e si fece tutto il campo correndo come un ossesso. Quando arrivò dall' altra parte del campo, posò la palla a terra: e intorno fu un'apoteosi, pubblico e colleghi, tutti a gridare, come colti da improvvisa illuminazione.

Avevano inventato il rugby.

Qualsiasi partita di rugby è una partita di calcio che va fuori di testa. Con ordinata, e feroce, follia in un movimento paradossale, un continuo fare e disfare, con quella palla che vola continuamente all'indietro ma come una mosca chiusa in un treno in corsa: a furia di volare all'indietro arriva comunque alla stazione finale:

un assurdo spettacolare.

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R

 

 

 
 
 

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Post n°162 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da david_41

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katana 3

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Seguo la guida degli antichi saggi

 
mi affido al cuore ed attraverso il male

a chi confessi i tuoi segreti? 

ferito al mattino a sera offeso

salta su un cavallo alato
prima che l'incostanza offuschi lo splendore

 

In silenzio soffro i danni del tempo


le aquile non volano a stormi


vivo è il rimpianto della via smarrita
nell'incerto cammino del ritorno .

 

le aquile non volano a stormi



shizukani tokino kizuni kurushimu
murewo kundewa tobanai taka
furuki oshiewo tadotte
kokoronomamani konokanashimiwo norikoete

 

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oggi [(io)] , e mancano però pure le graffe

Post n°161 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da david_41

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Il mio ciclo ermeneuta  ha ormai svariati giorni trascorsi.  

Oggi  e senza dubbio domani, 

ho,  avrò un comunicare fatto di giustapposizioni di concetti

e immagini astruse che,

se non arriveranno mai a formare un flusso ordinato di pensieri,

quantomeno  

spero stimoleranno immagini e sensazioni  di escoriazioni.

Io  non me ne sono mai curato , anzi

da piccolo me le procuravo per poi godere

nel scorticarmi la crosta indurita, incrostata , essiccata .

Scoperchiavo ed il liquido ematico coagulava e ri-coagulava 

ed i segni in_cicatrizzati  coperti quasi sempre dal  mio unico

ed inconfondibile

 vessillo.

 

 

 P.S.         ...       A V V E R T E N Z E:

1)  Modalità :             danzare a piedi nudi su scogliere impervie e spigolose ;

2) suggerimenti:        il brano richiederebbe cuffie e volume a manetta ;

3) benefici:                 poter credere in un  fuggente e breve pensiero nella dimostrazione che il denaro è un'allucinazione collettiva ;

4) effetti collaterali:    escoriazioni multiple se il tritacarne non ben lubrificato.

 

  R

 

 
 
 

Anassagora

Post n°160 pubblicato il 05 Ottobre 2009 da david_41

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jodice 3

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I fenomeni visibili

sono uno sguardo lanciato

su ciò che non è

visibile.

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Ἀναξαγüρας

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Anassimene

Post n°159 pubblicato il 05 Ottobre 2009 da david_41

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jodice

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Come l'anima nostra,

che è aria,

ci sostiene,

così il soffio e l'aria circondano il

mondo intero

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ΑναξιμÝνης

 
 
 

Anassimandro

Post n°158 pubblicato il 03 Ottobre 2009 da david_41

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mimmo jodice2

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In principio degli esseri è l'infinito...
 
da dove infatti gli esseri hanno l'origine,
 
lì hanno anche la distruzione
secondo necessità,
poiché essi pagano l'uno all'altro la pena e l'espiazione
 
dell'ingiustizia secondo l'ordine
del tempo.
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Oxygen

Post n°157 pubblicato il 30 Settembre 2009 da david_41

bollae

 

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Avete mai distillato con occhi lucidi una bolla di sapone fluido ?

Indipendentemente

lontano dal traffico interiore ,

vicino ad una calma semi-apparente.

Ecco, tale osservazione oggi  è nulla !

E' per il saturo ossigeno interno che ho pensieri,

l'ossigeno del respiro, in questa liquida sfera

trasparente e  così fragile.

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Ossigeno effimero ed odore di fiori bianchi.

Accostamenti spropositati  a proposito  ma

sono sensiente ,  con .

E cerco il punto fermo per girarci intorno

come fosse oppio ed ossigeno

 

VERB

 

sapientemente dosati

e miscelati ad   

aRt'etica.

 

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E-Bow the Letter

Post n°155 pubblicato il 27 Settembre 2009 da david_41

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Guarda in alto,cosa vedi?
Tutto di te e di me
Fluorescente e stellato
Alcune tra le stelle ci sorprendono

Non riesco a guardare la cosa negli occhi
Seconal,afrodisiaco,assenzio,kerosene
Collo e collare profumati di ciliegia
Posso odorare il dolore nel tuo respiro
Il sudore,la vittoria e il dolore
L’odore della paura, ce l’ho


Ti ci porterò,laggiù
L’alluminio,sa di paura
L’adrenalina ci avvicina

Ti ci porterò
Sa di paura,laggiù
Ti ci porterò

si

Dio li fa , poi li accoppia !

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Thom Yorke of Radiohead performed with R.E.M.

 at

 the Tibetan Freedom Concert 

Washington,1998

 

 
 
 

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Post n°154 pubblicato il 24 Settembre 2009 da david_41

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"Ogni quadro è in definitiva una promessa non mantenuta, e ogni museo una intollerabile via crucis di

promesse non mantenute.   E davanti a un quadro è uno dei posti migliori in cui   esperire il sentimento

dell'impotenza. Stando cosi le cose, guardare i quadri è un'attività che conviene centellinare, per non

farsi   travolgere da quell'impasto di goduria   e frustrazione a cui  solo anime   sottilmente   perverse

possono sopravvivere."

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creep

Post n°153 pubblicato il 22 Settembre 2009 da david_41

 

 

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Quando tu eri qui prima
non riuscivo a guardarti negli occhi
tu sei proprio come un angelo

 
la tua pelle mi fa piangere
tu fluttui come un piuma
in un mondo meraviglioso

 
Io avrei voluto essere speciale
 
tu sei così maledettamente speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

non importa se ferisce
io voglio avere il controllo
voglio un corpo perfetto
voglio un'anima perfetta
voglio che tu noti
quando non sono in giro
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale

ma sono una persona sgradevole,
sono uno strano


cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto

.

 

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But I'm a creep, I'm a weirdo,

 
What the hell am I doing here?

 
I don't belong here.

 
I don't belong here

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foto: Ralph Gibson

 
 
 

moto-stop

Post n°152 pubblicato il 19 Settembre 2009 da david_41

 

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DROS

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....e intanto  l’iperbole di un viaggio in estremoriente  in moto-stop. Io , il mio zaino, il mio amico fidato barbagianni  di nome Giovanni, ed il grandangolo  [in] of fofus ; 

....e poterti  scrivere un miliardo di pensieri  più uno, che ne sia sintesi  ;

....e farlo  su quella tua fronte così alta e spaziosa,   con una penna magica ,   inchiostro indelebile ma invisibile ,  tutto …ibile  agli occhi di tutti, farti conoscere i caratteri occidentali dopo che tu mi avrai   impresso, tatuato  i tuoi kanji, sulla parte sinistra del mio petto  ;

kanji

....e l'emozionale ,   guardarti  allo specchio e leggere quella mia scrittura, specchiata e quindi al ...contrario ma non contraria, come fosse stato il DaVinci stesso   ad aver guidato  la mia mano .   Pensiero breve,  sintesi ed  antitesi del mio pensiero  sulla parola  ’amore per la vita, vita per l'amore’ ; 

.... e il calore, poggiando la mano sul mio petto  dalla parte del cuore e sentire al tatto i tuoi segni come graffi , scalfiture, solchi , cicatrici  tutto su questo spazio di pelle cosi piccolo, così grande ;

.... e cerco l'odio , per frantumarlo col mio tritaghiaccio che  uso frequentemente per rinfrescarmi le idee ;

.... e  provo  a  suggere anche io un chupa-chups al gusto di vaniglia ; 

.... e dono carezze alla mia mente percorrendo senza aspettare tempo 

 la via della seta ,

 in moto-stop.

  R

 

 

 

 

 

 
 
 

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Post n°151 pubblicato il 16 Settembre 2009 da david_41

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anche nel buio più buio,

arriva sempre il raggio ,

illuminerà ben poco, solo un angolo

il resto buio e in quell'angolo  respirerò.

e la riduzione dell'entità delle masse

 sospese

è sempre positiva

e poi a definire le qualità dinamiche di

un moto

saranno quegli alberi che hai piantato,

arato

concimato

potato

raccogliendo i frutti,

per me ,

per noi

ma io continuo ad essere

colto in pieno dalle mie contraddizioni

nella marmellata

di frutti

raccolti dai rami dei tuoi alberi

che io continuo ad esserne

una cima

*

R

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Bjorn Rorslett

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C’è stato un momento
in cui mi è sembrato capirci qualcosa
vederci più chiaro
in mezzo alle trame che intreccia la vita
ma è stato un attimo
soltanto un attimo
C’è stato un momento
in cui si è mostrato il disegno divino
perfetto equilibrio
tra tutte le forze del bene e del male
ma è stato un attimo
soltanto un attimo
E tutto è chiaro, improvvisamente
dopo un po’ non rimane niente
allora è meglio che tornino le ombre
fa troppa luce la parola sempre
C’è stato un momento
in cui si è intravista la meta lontana
la vera ragione
del nostro passaggio su questo pianeta
ma è stato un attimo
soltanto un attimo

.

 

. “In un certo senso è una canzone filosofica:

 l’intuizione momentanea del tutto che però sfuma subito.

Con Kaballà abbiamo esteso il concetto: è bene che sia così altrimenti sarebbe una

noia mortale vivere.

La parola chiave è  “Fa troppa luce la parola sempre”.

È l’idea di movimento da accettare, per questo è bene che tornino le ombre.”

Mario Venuti

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.“ Che noia la parola sempre!"            <  QUI CANTA .

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