Creato da atsinistra il 09/01/2011

a sinistra

il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

 

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Riflessioni sul 15 ottobre (2 parte) – Protagonisti e comprimari

…prima di cadere in equivoci­­­ è opportuno ricordare che la chiamata del 15 ottobre parte dal movimento degli indignados che rifiuta per sua natura l’etichettamento.

Rispondendo a chi imputava agli indignati spagnoli l’apoliticità e la responsabilità della perdita di consenso di Zapatero, favorendo la destra, affermavo che il disagio sociale e politico che veniva evidenziato da questo movimento era il conflitto che la sinistra per sua stessa natura doveva avere la capacità di gestire.

Tanto per fare un esempio dei nostri giorni, i lamentosi amano scagliarsi contro il movimento 5 stelle di Beppe Grillo accusandolo di sottrarre voti al centrosinistra favorendo quindi le coalizioni di centro-destra, mentre personalmente penso che se la qualità della proposta politica è buona, senza sovrapposizioni e ambiguità, oltre al 5 stelle potrebbe esserci anche il 6 il 7 o l’otto stelle che le coalizioni di centro sinistra non si porrebbero il problema del grillismo.

Tornando agli indignati del 15 ottobre, diverse sigle della sinistra, riunite sulle tematiche dei social forum ai primi di settembre lanciavano una chiamata al fine di facilitare, come sinistra diffusa, la partecipazione alla giornata del 15.

Nell’ulteriore allargamento dei soggetti, ritengo che avere avuto la presunzione di gestire come sigle, una chiamata che nasceva ed era valorizzata dagli individui, sia stato un grave errore.

Quello che era indubbiamente il necessario strumento per la costruzione di una grossa mobilitazione si è trasformato in un boomerang dagli effetti imprevedibili.

Se qualcuno ha pensato che dopo il decennale di Genova era possibile riproporre un coordinamento “stile Genova” per il 15 ottobre, ha evidentemente sottovalutato che dietro al risultato della manifestazione/corteo del 23 luglio, pur nelle sue contraddizioni, quel coordinamento, aveva cementato, nel lavoro di un anno un monolito che non lasciava spazi ad ambiguità (pressioni e forzature medianiche sono state presenti sino alla partenza del corteo, con false notizie di scontri nel centro storico genovese) mentre per la giornata degli indignati i tempi hanno limitato il lavoro ad una adesione formale e a un liberi tutte sulle pratiche ai margini del corteo.

L’evidente cura del proprio settore, delle proprie pratiche e delle proprie alleanze, è stato un corto circuito che ha depotenziato sin dal nascere una delle più imponenti manifestazioni popolari nate e volute dal basso.

Altro errore è stato quello di alcuni ambiti della sinistra di sovrapporre alle parole d’ordine del movimento degli indignati le proprie parole d’ordine.

Non è un caso se l’aggressione al corteo non è avvenuta su uno spezzone, ma tra gli spezzoni tanto sapientemente inquadrati . Non è un caso se le esternazioni postume sull’accaduto sono state fatte dagli organismi delle singole sigle piuttosto che collettivamente.

Forse però nell’amarezza dell’epilogo di quella manifestazione una ragione in più per indignarsi,  indignarsi di questa sinistra cercando di ridare voce a quei valori di solidarietà, condivisione e lotta tanto cari alla tradizione storica e culturale della sinistra italiana, ridare voce all’esserci e non al comparire.

L’aver fatto sclerotizzare all’interno del movimento italiano le tensioni e i conflitti all’interno del microcosmo della sinistra italiana, sono stati un regalo, per i più involontario al Governo italiano e al potere politico finanziario europeo.

Come un disco incantato ripeterò ciò che in altri momenti è stato detto: pratiche nuove di partecipazione e linguaggio nuovo. Se nel bucare lo schermo sta il “modernismo”, espressione del berlusconismo, colmiamo il buco culturale con i contenuti che non sono ne narrazioni ne litanie superate dagli sconvolgimenti sociali degli ultimi decenni.

Ritorniamo a leggere i soggetti sociali senza ne spaventarci  ne snobbando le manifestazioni di disagio espresse dalle centinaia di migliaia di indignados nel mondo e più che al protagonismo di un posto in prima fila torniamo al protagonismo nella gestione dei conflitti.

Sicuramente dopo il 15 ottobre sarà più difficile, ma forse riprendendo dai territori, dove il rapporto ritorna ad essere necessariamente diretto e personale una rete può trovare i nodi giusti sui quali ordire una trama di una nuova politica a sinistra e di sinistra.

Loris

 

Su a sinistra filmato con 4 interviste a leader comunisti che non sono riuscito a caricare su questo pezzo

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crazy.wasp
crazy.wasp il 28/10/11 alle 00:09 via WEB
Errore: il movimento di Beppe Grillo non toglie voti al centrosinistra ma alla vera sinistra, quella che è fuori dal Parlamento... anche se sinceramente ne faremmo a meno di buffoni del genere. Mi pare che tu dia la colpa ad una certa sinistra per il fallimento della manifestazione... non mi pare: si era tutti uniti, indipendentemente dallo schieramento politico, indignati per la situazione che stiamo subendo e indignati per i disturbatori che hanno fatto fallire la manifestazione, disturbatori che decisamente non erano di sinistra e che protagonisti degli indignados hanno tentato di bloccare e ciò sta già a significare che il "nuovo" sta già avanzando. Ciao.
 
 
atsinistra
atsinistra il 28/10/11 alle 13:36 via WEB
Sono propenso a pensare che quando si vota si esprime un giudizio sull'offerta e sulla qualità dell'offerta. Penso che per molto tempo la sinistra non sia stata in grado di dare progettualità ad una proposta politica e sociale, credo che a sinistra sia venuto a mancare il collegamento con il “blocco sociale” di riferimento che in questi anni ha subito mutazioni, aggregando nuovi soggetti evolvendo i vecchi. In questo contesto matura una scelta (il coordinamento) “unitaria”che unitaria non poteva essere perchè alla risposta ai generatori della crisi, ognuno per le ragioni più diverse applicava le proprie pratiche. Le ragioni che ci hanno portato a Roma non solo non sono venute a mancare ma credo che siano tragicamente confermate. E' fondamentale comprendere che non saranno qualche black block e qualche infiltrato a stoppare le ragioni di questo movimento. Da individuo che poggia il suo fare politica nella cultura di Sinistra auspico che si sappia ritrovare la capacità nella gestione dei conflitti al fine di garantire rappresentanza a un blocco sociale che va al di la dei semplici “indignados”.
 
misteropagano
misteropagano il 28/10/11 alle 01:15 via WEB
dico un sogno, che rabbia esprime, che utopia desidera, potremmo correre assieme che diritto hanno "quelli" di correre sopra gli altri? ... quel "buco culturale" nn è una novità e + c'è massa + questa riesce ad essere deviata.
 
 
atsinistra
atsinistra il 28/10/11 alle 14:02 via WEB
..Mi hai ricordato il sogno che avevo un po troppi anni fa. Oggi non stiamo facendo i conti con "la fantasia al potere" o con "la rivoluzione dietro l'angolo" ma con forzature che mutano nel profondo condizioni sociali e di vita attraverso restrizioni di diritti conquistati ed acquisiti. Forse è la riprova che questo modello di società è sbagliato, forse è la dimostrazione che un altro mondo non solo è possibile ma è necessario. Iniziamo a colmare il “buco” con i contenuti. Cosa produrre e come produrre, quali i bisogni e come soddisfarli, quale lavoro e come lavorare.
 
   
misteropagano
misteropagano il 29/10/11 alle 00:25 via WEB
forzature che apparentemente nn appaiono:( pensa il disagio sociale espresso dalle genti che ierinotte hanno fatto picchetto con le tende per l'apertura del nuovo punto vendita trony a roma....maxiofferte di economia che gira (?) ...stipendi interi gettati in un attimo (!)...ecco come vengono colmati i buchi...diversamente chi recepisce che ciò è sbagliato dovrebbe avere la possibilità di comunicare e rappresentare azioni concrete...
 
     
atsinistra
atsinistra il 29/10/11 alle 18:07 via WEB
credo che il disagio sociale di chi compulsivamente è andato all'apertura di trony a Roma non sia dissimile da chi poi esprime con violenza il suo disagio. In inghilterra la protesta selvaggia di pochi mesi fa portava gli assalti ai centri commerciali e non per portare via pane ma prodotti High Tech. Molti individuavano in Berlusconi chi riusciva a fare sognare gli italiani. Quando però il sogno non solo non si avvera ma si trasforma in incubo frustrazione, disillusione si può trasformare in disagio e pure in reazione violenta. Penso che questi meccanismi siano importanti da comprendere ancor prima che condividerli o condannarli. E' evidente che chi attraverso la politica cerca di dare le risposte a questo tipo di contraddizioni ha comunque deciso di percorrere altre strade.
 
PITTY.DI.SINISTRA
PITTY.DI.SINISTRA il 29/10/11 alle 15:03 via WEB
CREDO CHE LO SBAGLIO CHE SI FA ANCHE DA GENTE DI SINISTRA SIA ...COLPEVOLIZZARE MASSACRARE TROPPO LA SINISTRA STESSA CON UN'AUTOCRITICA FEROCE TESA AD INDEBOLIRE QUELLO CHE E' E SARA SEMPRE UN VALORE DI SINISTRA ...LA DIFESA DEI DIRITTI DI TUTTI I LAVORATORI .. OGGI C'E' TROPPO PROTAGONISMO E QUESTO E' IL MALE DELLA SINISTRA DIVISA SPEZETTATA IN TANTI MOVIMENTI E PARTITI CHE DA SOLI NON RAPPRESENTANO NULLA MA CHE INSIEME SAREBBERO UNA FORZA ....ANNI FA SI DICEVA CHE LA SINISTRA NON PUO GOVERNARE PUO SOLO ..SA SOLO ..FARE OPPOSIZIONE ... E QUESTO OGGI VEDIAMO .. UN'OPPOSIZIONE SI... MA DEBOLE E AZZOPPATA PIENA DI CONTRADDIZIONI DI VOCI ..DI LEADER CHE VOGLIONO PRIMEGGIARE ...DOVE NON VINCE L'IDEA E L'IDEALE ..DOVE NON CI SI SENTE RAPPRESENTATI.. GRILLO NE E' UN DEGNO ESEMPIO ... RICORDO VOLEVA ENTRARE NEL PD MA FU RESPINTO ...QUEL PD CHE LUI STESSO CRITICA SEMPRE.... CAVALCARE IL MALCONTENTO POPOLARE E' FACILE PIU DIFFICILE E' PROPORRE AGIRE ...PER COME LA VEDO IO SE QUESTI LEADER FOSSERO VERAMENTE DI SINISTRA DOVREBBERO ESSERE TUTTI UNITI SOTTO UN'UNICA BANDIERA ... COME ERA IRI ... AI TEMPI DI BERLUNGUER ..E A CHI DICE CHE QUEI TEMPI SONO MORTI ..IO RISPONDO CHE ... MAI MORIRA L'IDEALE DI GIUSTIZZIA CHE MUOVEVA IL VECCHIO PCI. CIAO
 
 
atsinistra
atsinistra il 29/10/11 alle 18:26 via WEB
Non c'è bisogno di massacrare la sinistra, ci pensa a sufficienza per conto suo. Vorrei porre un quesito che in verità era contenuto in uno dei documenti fondativi dell"Alternativa" di Giulietto Chiesa in cui si affermava che parlare oggi ad un giovane di "Sinistra" è un non senso in quanto non gli si potrebbe rappresentare adeguatamente un esempio concreto di azione di sinistra. Anagraficamente siamo testimoni di una sinistra che ha fatto la storia italiana. Quella sinistra però non c'è più. Sono assolutamente convinto che un processo unitario non porti altro che a una sommatoria di insufficienze e di inadeguatezze, mentre credo che una ricostruzione sia l'unico percorso in grado di dare risultati. Ricostruzione su contenuti e non su narrazioni o riesumazione di identitarismi non corrispondenti alla richiesta dei nuovi blocchi sociali. ps. Berlinguer era un leader in quanto dietro aveva un partito monolitico che pur restando all'opposizione era effettivamente un partito di governo. Chi dei così detti leader della sinistra attuali ha analoghe caratteristiche?
 
   
PITTY.DI.SINISTRA
PITTY.DI.SINISTRA il 29/10/11 alle 19:02 via WEB
MA I GIOVANI DI OGGI NON SONO SIMILI NELLE ISTANZE AI GIOVANI CHE ERAVAMO NOI? PERCHE GIULIETTO CREDE CHE CI SIANO SOSTANZIALI DIFFERENZE? LE PIAZZE ANCORA OGGI NON SONO PIENE DI GIOVANI CHE RIVENDICANO UN FUTURO ?.. VEDI LA GRANDE MANIFESTAZIONE IN TUTTO IL PAESE DEGLI STUDENTI ...PURTROPPO MORTA LI ..IO NON CREDO CHE LA GRANDE SINISTRA NON CI SIA PIU' CREDO CHE SIA FERITA AMMALATA DALLE TROPPO SCISSIONI E QUESTO HA FATTO PERDERE LA FIDUCIA IN ESSA ...MAI I LAVORATORI SI SAREBBERO RIVOLTI ALLA LEGA SE NON FOSSE COSI ...INIZIO CON OCCHETTO SE NON SBAGLIO E DA LI IN POI IL DECLINO ..OGGI SECONDO ME SI DOVREBBE RICOMINCIARE A SINISTRA ... CON LA FEDERAZIONE E INGLOBBARE TUTTE LE FORZE I MOVIMENTI ..IN ESSA ..LA DIFFERENZA DA OGGI A IERI E' CHE MOLTI SONO I RIFARDITI IL PD PER ESEMPIO NE E' PIENO .. PERCHE? NO LO SO ...IERI C'ERA IL GRANDE IDEALE CHE UNIVA TUTTI SOTTO UNA BANDIERA E LE ISTANZE PERSONALI VENIVANO ACCANTONATE PUR CON UN BEL PO DI LOTTE INTERNE ..PER AMORE DI PARTITO..OGGI NO ...OGGI C'E' INDIVIDUALISMO ...CHE INFONDO E' COME UN BERLUSCONISMODISINISTRA ....LI DOVE TU DICI CHE : UN PROCESSO UNITARIO NON PORTI ALTRO CHE UNA SOMMA DI INADEGUATEZZE ...IO DICO E ALLORA? I NUMERI DOVE LI TROVIAMO? SE NON UNITI? CARO AMICO NON SO SE MI SONO BENE SPIEGATA IO VORREI BATTERE LE DESTRE COI NUMERI .. E TUTTI SPARPAGLIATI NON FACCIAMO RUMORE , IO OGGI VEDO UN LEADER VALIDO IN FERRERO .. CERTO MENO CARISMATICO DI BERLINGUER ... MA DI CERTO E' UNO DI VERA SINISTRA , CIAO
 
atsinistra
atsinistra il 29/10/11 alle 21:39 via WEB
su Giulietto rispondo direttamente con la sua citazione "Poiché non vogliamo restare una setta, dobbiamo sapere che migliaia, milioni di persone non sanno nemmeno cosa sia la sinistra; non l’hanno mai incontrata, nella loro vita (e questo vale per la grandissima maggioranza dei giovani). Dobbiamo non dimenticare che il termine sinistra è screditato ogni giorno da coloro che se ne fregiano e che occhieggiano da tutti i media. Noi non siamo come loro. Noi siamo “sopra”. Ma solidarietà, giustizia sociale, sono i nostri obiettivi primari." ....Non è che la sinistra rivive si rafforza e magari vince anche perchè abbiamo la convinzione che debba essere così. Se segui il link sul post all'intervista ai quattro presunti leader puoi toccare con mano le diversità di approccio e la radicale distanza delle posizioni. Neanche se tutti e quattro unificassero le risorse avrebbero i numeri che identificherebbe un consenso apprezzabile. La sconfitta della sinistra passa attraverso alcuni passaggi che hai citato. La storia del PCI si esaurisce con Alessandro Natta, in quanto le scelte successive sono quelle di un partito aclassista (negazione delle classi sociali) e la Rifondazione di Garavini e Cossutta purtroppo non fu in grado di rielaborare i cambiamenti che stavano investendo la società italiana. Men che mai lo fu poi la rifondazione di Bertinotti che portò il Partito al governo ma in posizione assolutamente subordinata. Per quanto posso nutrire anche delle simpatie per Ferrero ribadisco che la ricerca spasmodica di un leader è solo il frutto della cultura malata berlusconiana. A sinistra necessitano dei contenuti, necessita un nuovo linguaggio e nuove pratiche di rappresentanza. Solo ritessendo un processo culturale che ci depuri dalle scorie berlusconiane e ci dia la progettualità in grado di prospettare un mondo diverso da questo globalizzato nel depauperamento dell'ambiente e dei diritti riusciremo nuovamente ad essere soggetti in grado di garantire una vita migliore a chi oggi paga i costi di questa crisi e saremo attivi nella costruzione sociale di questo paese.
 
 
PITTY.DI.SINISTRA
PITTY.DI.SINISTRA il 29/10/11 alle 22:06 via WEB
AMICO MIO TI HO LETTO, CHE DIRE? IL LIDERISMO NON L'HA INVENTATO BERLUSCONI ( IO NN LO RITENGO UN LEADER MA UN COMPRATORE DI VOTI) BERLINGUER ERA UN LEADER SE PER QUESTO SI INTENDE CHE SMUOVEVA ED ENTUSIASMAVA LE MASSE ..OGGI NON L'ABBIAMO UNO COSI ...CI STA PROVANDO VENDOLA , MA LO VEDO TROPPO CATTOLICO E COMPROMESSO COL PD ...TU DI CERTO SEI PIU' COLTO DI ME IN MATERIA ..E ALLORA OGGI TU CHE PROPONI? SE CADE BERLUSCONI IL DOPO QUALE SARA? SE NON SI METTE MANO ALLA LEGGE ELETTORALE .. SARA UN'ALTRO BERLUSCONI O CHI PER LUI A FARE ASSOPIGLIATUTTO ...O CREDI CHE UN GRILLO POSSA GOVERNARE? IO SONO GRATA A BERTINOTTI CHE PORTO LA SINISTRA AL GOVERNO CERTO SEMPRE IN MINORANZA MA ..LA COLPA NON FU SUA MA DEGLI ELETTORI .. VINCE CHI HA I NUMERI, GIUSTO? POI IO IN FERRERO OGGI VEDO PROGETTI LEGGO INIZIATIVE VEDO CHE SONO PRESENTI LI DOVE SERVE CHE ALTRO PUO FARE UNA SINISTRA FUORI DAL PARLAMENTO? CHIUDO QUI IL MIO INTEVENTO, DI CERTO IO VOTERO RIFONDAZIONE , CIAO E GRAZIE DELLO SCAMBIO THEA
 
   
atsinistra
atsinistra il 30/10/11 alle 10:58 via WEB
per rendere accettabile quanto ho cercato di spiegare, oggi, commentando il sindaco Renzi, Ferrero afferma: "Renzi è un ottimo candidato per le primarie del centrodestra. Ha dei modi dannunziani che confermano l'egemonia culturale del berlusconismo". L'egemonia culturale non si ottiene al mercato "comprando". Io propongo che prima di dire chi si vota, forse è opportuno garantirsi che ci rappresenti. Se un centrosinistra (un governo della sinistra realisticamente con tutta la buona volontà e speranza non lo vedo all'orizzonte) diventa organico alle richieste della BCE, vedo poco la difesa dei ceti più deboli. Infine su Berlinguer e il partito. Ovviamente non voglio togliere niente ad una figura sicuramente carismatica all'interno della sinistra italiana, ma fu il partito che lo supportò. perchè il PCI era monolitico e anche quando Berlinguer fu messo in minoranza come nel caso del Divorzio e del compromesso storico, fu sicuramente il partito, nella sua struttura, che non drammatizzò ribadendo una leadership in Enrico Berlinguer. Complimenti per le tue certezze, sino a che non saprò chi tutelerà i miei diritti non sono in grado di dire chi voterò
 
     
PITTY.DI.SINISTRA
PITTY.DI.SINISTRA il 30/10/11 alle 13:58 via WEB
CIAO, HO ASCOLTATO ORA RENZI .. E DEVO DIRE CHE CONCORDO PIENAMENTE CON QUANTO TU DICI... HA AFFERMATO FERRERO . GRAZIE PER I "COMPLIMENTI" , IO HO DELLE CERTEZZE CHE VENGONO DA LONTANO , HO SEMPRE VOTATO PCI E DOPO RIFONDAZIONE, LE CERTEZZE VENGONO PERCHE IO SO CHE UNO COME FERRERO O DILIBERTO ...TUTELA AL MEGLIO I MIEI DIRITTI, LA CERTEZZA VIENE DALL'ESPERIENZA PASSATA , E DA UN IDEALE FERMO CHE IO HO ...SI SONO FORTUNATA OGGI CHE MOLTI NON SANNO A CHE" SANTOVOTARSI" ...IO HO LE MIE CERTEZZE, E ANCHE SE NUMERICAMENTE SIAMO POCHI NON IMPORTA, SI FA UN GRAN PARLARE DI RINNOVAMENTO, CAMBIAMENTO MA TROVO INUTILE CAMBIARE CIO CHE GIA' C'E' ....CIOE' UN PARTITO STORICO DELLA VERA SINISTRA , GLI ALTRI SONO SOLO SURROGATI.
 
     
atsinistra
atsinistra il 30/10/11 alle 14:09 via WEB
governare vuol dire "consenso" e il consenso l'ottieni attraverso una proposta. Non mi sembra che rifonda di consenso ne abbia riscontrato in...crescita. Penso inoltre che non sono un prete ne un missionario per limitarmi alla "testimonianza". Voglio la proposta per cambiare il mondo.
 
     
crazy.wasp
crazy.wasp il 01/11/11 alle 02:35 via WEB
Scusa, dopo aver letto tutto, mi viene da risponderti che il volere una proposta non è partecipazione... tanto vale che tu sieda sulla riva di un fiume ed aspetti... ma ormai anche gli indiani sono attivi e operanti. Ciao.
 
     
atsinistra
atsinistra il 01/11/11 alle 11:54 via WEB
proviamo a ricordarci Gramsci, "intellettuale organico" e "intellettuale collettivo".Pure alcune cose sull'evoluzione delle forme sociali di Marx e forse si potrebbe comprendere come partecipazione, condivisione e proposta politica di un blocco sociale si coniugano.
 
 
misteropagano
misteropagano il 30/10/11 alle 02:14 via WEB
..necessitano contenuti e nuove pratiche di rappresentanza...Solo ritessendo un processo culturale che ci depuri[...] in grado di prospettare un mondo diverso da questo globalizzato nel depauperamento dell'ambiente e dei diritti riusciremo [...] bellissima questa tua conclusione...e' quello che mi aspetto io dalla sinistra. Anche i leader oggi in fondo sembrano essere lo specchio svogliato dei rappresentati. nn siamo più nè quella collettività che si forma all'ombra di grandi pensatori ( pare che dopo le classi di ferro nn ne nascano più) nè quella società in grado di ripensarsi, eticamente. In questa transizione epocale non c'è luce vera solo imitazioni e ripetizioni di modelli obsoleti che sono sempre legati al concetto di potere. Difficile ascoltare suoni davvero innovativi...un saluto, M®
 
   
atsinistra
atsinistra il 31/10/11 alle 12:16 via WEB
...il problema resta un problema culturale,non vedo o non trovo ne "l'intellettuale organico" ne "l'intellettuale collettivo" di gramsciana memoria.
 
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