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Lettera aperta a Napolitano - i responsabili della tragedia delle cinque terre siamo noi

L'amica e compagna Ross, del blog Attaccabottone nel commentare uno dei post sull'alluvione nello Spezino e in Lunigiana, mi ha segnalato un link di una lettera aperta di un sindaco della Val Susa.
ripropongo per esteso la lettera presa dal sito di "altraeconomia" e ne approfitto per segnalare il nuovo Blog di Ross "Alla Macchia - Briganti e partigiani".


Amministratori, cittadini, elettori: la colpa è nostra, non dei cambiamenti climatici

Mauro Galliano è assessore nel Comune di Sant’Ambrogio di Torino (in valle di Susa). Un piccolo Comune di 8,59 km2, con 4.843 abitanti. Il 26 ottobre ha indirizzato una lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per rispondere ad alcune affermazioni del Capo dello Stato in merito all'alluvione che ha colpito lo spezzino e la Lunigiana, causando morte e distruzione. La riportiamo integralmente.

Egregio signor presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,

sono un amministratore comunale di un piccolo paese all'imbocco della Valle di Susa in Piemonte e le scrivo in merito alle sue dichiarazioni che ho avuto modo di leggere in merito alla disastrosa alluvione che ha colpito il levante ligure e la lunigiana. Lei attribuisce i morti ai cambiamenti climatici. Purtroppo non sono d’accordo con Lei.

 

Il responsabile di quella tragedia sono io: amministratore, cittadino italiano nonché elettore.

Sono io amministratore quando sono costretto ad ampliare le aree edificabili e quindi a cementificare il territorio che non è più in grado di assorbire l’ acqua piovana che così “scivola” altrove, per poter incassare oneri di urbanizzazione e quindi mantenere sano il bilancio del Comune. Quando non so urlare abbastanza la mia rabbia per i soldi che mancano per le piccole cose: mantenere puliti i canali, i torrenti di montagna, mettere in sicurezza gli argini, monitorare le frane ma che miracolosamente piovono dal cielo per le grandi, grandissime opere. Quando imploro l’aiuto dei volontari della Protezione civile che sostituiscono le gravi lacune delle Istituzioni pubbliche anziché pretendere con ancora maggior forza (se mai fosse possibile) i fondi necessari.

Quando i fondi me li procuro, ma con gli oneri di urbanizzazione creando così un circolo viziato senza fine.


 

Sono io cittadino italiano quando per pigrizia, disinformazione, troppa fiducia nei miei rappresentanti evito la partecipazione diretta, la cittadinanza attiva e lascio che presunte “scelte strategiche” quali Tav, ponte sullo stretto, rigassificatori, inceneritori sottraggano denaro alla manutenzione del territorio, delle sponde dei fiumi, alla messa in sicurezza delle scuole, alle energie alternative, tutte cose che creerebbero moltissimi posti di lavoro immediati e diffusi su tutto il territorio nazionale, ma soprattutto controllabili dagli enti locali e non fagocitati dalle scatole cinesi del general contractor o peggio dalla criminalità organizzata. Quando non faccio sentire la mia voce, quando resto a casa perché macinare km in un corteo è faticoso, rischioso o peggio sconsigliato a parteciparvi dagli stessi politici (se non sono stati loro a organizzarlo e promuoverlo!) o peggio ancora perché minacciato di essere “radiato” dal mio partito di riferimento se vi partecipo.
Sono io elettore, il responsabile, quando non vigilo sull’ operato degli eletti, non li stimolo,controllo, quando dopo aver espresso il mio voto delego ad altri in toto e mi allontano per 5 anni (o quanto dura la legislatura) dalla cosa pubblica, dalla vita associativa, dal volontariato.
Quando mi lascio: abbindolare dai media e fatico a farmi una mia opinione, terrorizzare dal voto utile (per non lasciare il paese in mano alle destre dicono gli uni o alle sinistre dicono gli altri), ingannare dagli apparentamenti di coloro che parenti stretti non potranno mai esserlo.
Quando non mi accorgo che miliardi di euro vengono impegnati e promessi nei programmi elettorali per l’ acquisto di aerei da combattimento (ma l’ Italia non ripudia la guerra?) o per un inutile buco in valle di Susa mentre una dopo l’altra le regioni italiane si sgretolano sotto frane, alluvioni, terremoti (non sempre così intensi rispetto ai danni arrecati anche agli edifici pubblici che dovrebbero essere i più sicuri).
In una democrazia “imperfetta” quale la nostra, la responsabilità è sempre mia, cioè di tutti i cittadini che liberamente e senza condizionamenti dovrebbero scegliere il meglio. Secondo me i cambiamenti climatici, purtroppo, non c’entrano o c’entrano poco.
Non so se questa lettera giungerà a destinazione, sicuramente arriverà nelle mani di chi la giudicherà inopportuna, infarcita di demagogia e populismo sostenendo che il Presidente della Repubblica ha sempre ragione. Io posso solo immaginare i motivi profondi della sua dichiarazione in cui cita i cambiamenti climatici come responsabili della disastrosa ultima alluvione. In questo caso è da ringraziare, per la sua prudenza e grande senso di responsabilità.

La saluto cordialmente,

Mauro Galliano

Sant’Ambrogio di Torino, 26 ottobre 2011

 


 

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Commenti al Post:
crazy.wasp
crazy.wasp il 31/10/11 alle 15:00 via WEB
Finalmente un amministratore comunale che ha il coraggio di dire la verità. In quanto alla prudenza e al senso di responsabilità di Napolitano, stendiamo un velo pietoso, che è meglio. Ciao.
 
patryinchains
patryinchains il 31/10/11 alle 16:28 via WEB
Concordo pienamente con il commento qui sopra ogni tanto troviamo qualche amministratore che si prende le sue colpe e responsabilità. Napolitano continuo a pensare che farebbe meglio ad andarsene in pensione e lasciare il posto ad uno più giovane che abbia più coraggio e meno timori di affrontare i problemi che il presidente della repubblica invece dimostra non saper fare..
 
marchosayo
marchosayo il 31/10/11 alle 16:55 via WEB
..beh,come non essere daccordo con l'assessore Galliano,pone per iscritto ciò che è alla luce del sole.Unico "pelo nell'uovo" sta nel fatto che è stato fin troppo "diplomatico" nell'asserire il suo disaccordo con la demagogia opportunista del capo dello stato,che,ricordiamocelo,è un ex partigiano,che viene meno puntualmente alle aspettative di chi ha ancora dei valori.Buon proseguimento Loris.
 
valerioborghetti
valerioborghetti il 31/10/11 alle 17:37 via WEB
Ciao Loris, io sono Lunigianese e particolarmente legato a Vernazza condivido ogni sillaba del sindaco della Val di Susa....una lettera che dovremo tutti coscientemente scrivere ed meditare...
 
twister007
twister007 il 31/10/11 alle 20:21 via WEB
Ce ne fossero amministratori scrupolosi come Mauro Galliano!!!
 
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