a sinistra

Mi spiace ma di là non riesco a commentare. Più o meno sono d'accordo con quanto hai scritto... però per me il comandante, anche se non fosse l'unico o il responsabile di quanto accaduto, è colpevole di aver abbandonato la nave e i passeggeri. Questo è un fatto che non può essere smentito. Il codice marinaresco è molto chiaro in merito. Ciao.

sono d'accordo con te infatti separo due momenti precisi: la collisione e il post collisione. incollo la precisazione che ho aggiunto nei commenti dell'altro blog "Vorrei precisare, a scanso di equivoci, che non ho voluto sollevare in alcun modo il comandante dalle sue responsabilità, che ritengo assai pesanti in merito soprattutto alla gestione del "post-collisione". Quelle che, continuo a ribadire sono state le condizioni che hanno generato la collisione con il successivo affondamento sono il patrimonio condiviso tra compagnie di navigazione, capitanerie di porto, amministratori locali ed infine il comandante che è alla fine il mero esecutore."

Un comandante è una persona come miliardi di altri, con i suoi pregi e i suoi difetti, quindi smettiamola di definirlo un mostro. La giustizzia applicherà le leggi del mare

è vero che è una persona come gli altri, ma ha sia la responsabilità della nave sia quella delle persone imbarcate. Da quello che sta emergendo non sembrerebbe che il senso di responsabilità sia stato un suo cavallo di battaglia......a voler essere generosi!!

Prima di tutto volevo scusarmi dell'aver semplicemente il link all'altro mio blog, ma, in quest'ultimo periodo ho avuto sia molto da fare accompagnato da qualche problema tecnico, per cui rispetto al niente ho preferito, anziche copiare e incollare dare semplicemente il link.