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Riflessioni di una donna incompletta.
Post n°71 pubblicato il 18 Febbraio 2010 da gilio2
E' una sensazione strana questa che povo "ogni spesso".. Di insoddisfazione, ma a maggior parte di essere incompletta. Non conosco ancora i passaggi della vita, non conosco tante cose, come caro Socrate diceva, una cosa so, che nulla non so ! (so di nulla sapere) Una volta, ai tempi lontani di liceo, in un tema, ricordo che mi avevano chiesto quali pensavo sarebbero stati i passaggi piu importanti della mia vita, i momenti che non mi sarei dimenticata. La risposta credo fosse la mia laurea, e la nascita del mio primo figlio. Non so se la senzasione di essere incompletta oggi, ammonta sul fatto che ancora nulla di cio sia sucesso.. La prima, rappresenta una soddisfazione personale, un valore, un traguardo, un arricchimento di conoscenze.. La seconda, dicono che dia senso in tutto il resto che è la nostra natura: Capacità di moltiplicarsi, di creare, di dare vita, di nutrire, di educare una parte di noi, che per selezione naturale, sia ancora piu evoluta e completta. E' il periodo che di nascituri ne vedo tanti, è l età, il percorso naturale della vita.. Ieri si è parlato di cio, ma anche e di tradimenti, e di separazioni. Forse parte della mia insoddisfazione ed irriquietezza di stasera è anche causa di questo. Si è parlato che come una donna-madre si lega con i figli a vita, invece un uomo-padre può rifarsi una vita appena apre la porta di casa, e giri l angolo. Mi rendo conto che sono critica, mi rendo conto che sono dura, perdonatemi pero..non riesco a vederlo diversamente. Mi hai fatto l' esempio di padri (vittime)che ne avrebbero dei motivi validissimi per separarsi , si separano e vivono come barboni prche non guadagnano abbastanza per mandare una volta separati i soldi della manuntezione dei figli. Ho visto recentemente un programma in tv su questo.. credo che la manuntenzione vada in proporzione del guadagno,ma non ne voglio fare un discorso economico per il quale non ho le compettenze. Meno ancora un discorso moralistico di chi ama di piu i figli, di chi possa essere la colpa, o femminista che dà sempre la colpa agli uomini. Credo però fortemente, e lo scrivo a mio rischio e pericolo, che se a tutti gli uomini intervistati dicessi di tenere i figli in casa loro,totalmente in affidamento come fin ora la legge dà (tranne poche eccezioni) alle madri e ricevere i soldi della manuntenzione da lei che da quel momento viverebbe da sola,( "libera" lei da altri vincoli quotidiani) pochi davvero sarebbero quelli ad accettarlo. Perchè se un matrimonio dal 99,9% viene mentalmente considerato dalla natura maschio perdita della sua libertà, sessuale per primis, avere in carico per 30 giorni e notti al mese, i figli in casa il che significa perdita di completta autonomia, non so davvero come potrebbero reagire. Non piu cinema, non piu passeggiate notturne, non piu birra con gli amici, partite, sesso quasi nullo. Credo che metterebbe a dura prova anche il padre piu esemplare. Del tradimento, ne voglio parlare poco perchè la cosa che ho sentito mi è rimasta un pò pesante sullo stomaco visto che "un' avventura extraconiugale senza coinvolgimento" , non rapresentava un tradimento.. Personalmente, "un avventura extraconiugale senza coinvolgimento", considero che sia il tradimento per definizione. "un avventura extraconiugale con coinvolgimento", allora anche ripettuta, non rappresenta soltanto un tradimento, ma la fine di un rapporto avvenuta gia da un po. Questo per farmi un po di chierezza in un periodo di forti scontri interni. Anche stasera è cosi, la camera fredda, lo stomaco improvvisamente vuoto, l emicrania alternante ed altalenante, e tu fuori a godere i momenti della tua libertà che tanto mi auguro ti meriti e non mi deluderai. Ma comunque sia, anche se il mio rifuggio non è tanto accogliente, sistemato, caldo e pieno di cibo, rappresenta il mio mondo, parte del quale mi piace, detesto, affero e mollo allo stesso istante. Avevo bisogno di svuottare la mia testa anche da pensieri confusionari e stupidi, diventare per certi anche ridicola come spesso mi ci sento, e partendo dal presupposto che non si sà il domani che prevvede e questo mondo potrebbe pure lasciarmi presto, andarmene a dormire intanto un po meno appesantita. G2 |
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il 10/06/2010 alle 14:31
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