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RITORNO AL VENTENNIO

Post n°744 pubblicato il 16 Aprile 2011 da piandeloa
 

DAL SITO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI:

Proposta di legge sull’istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta sull’imparzialità dei libri di testo. Dichiarazione del presidente Polillo [ndr presidente dell'Associazione Italiana Editori]

 

In merito alla proposta di legge sull’istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta sull’imparzialità dei libri di testo scolastici, l’AIE non può che ribadire con forza i propri valori: la libertà d’impresa e la libertà di offerta didattica e culturale. Valori che chiamano in causa la responsabilità degli editori, sulla base di principi costituzionali e di norme del codice. Principi e norme che risultano del tutto inconciliabili con interferenze politiche su criteri di verità, superiorità o infallibilità di questa o quella scuola di pensiero. La libertà d’impresa e di mercato è una delle fondamentali condizioni e manifestazioni della effettiva libertà di un Paese. Una condizione che non è compatibile con elenchi di prodotti da prescrivere e commissionare o con liste di proscrizione stilate magari solo citando alcune frasi artatamente estrapolate.

La pluralità delle case editrici e dei loro prodotti didattici che operano in una situazione di libera e forte concorrenza corrisponde alla pluralità della domanda, dei docenti e degli utenti, che si orienta secondo convincimenti propri, come si conviene ad un Paese democratico quale è il nostro. Gli editori propongono ai docenti gli strumenti didattici e solo ai docenti stessi spetta poi, in totale autonomia didattica e pedagogica, la scelta dei testi che ritengono più opportuni e funzionali al processo di apprendimento.

Ben vengano dunque le discussioni culturali, ma che siano ben distinte da interferenze dirigiste, d’ispirazione prettamente politica, sulle scelte editoriali.

 

IO CI AVREI AGGIUNTO QUALCHE PORCO, MA SUL SUCCO SONO D'ACCORDO

Commenti al Post:
LavandaGastrica1964
LavandaGastrica1964 il 16/04/11 alle 22:34 via WEB
Mi fa piacere che l'AIE abbia preso una posizione così netta. Le speranze che quella italiana non diventi una scuola di regime sono tutte (anche) in quella "pluralità delle case editrici e dei loro prodotti didattici". Sebbene io veda la vita delle piccole Case Editrici costantemente appesa ad un filo. Il ritardo abnorme con cui lo scorso anno il Ministero della Gelmini comunicò agli Editori i nuovi programmi post-riforma (e sulla base dei quali si sarebbero dovuti stampare i nuovi libri di testo, in tempo utile per essere proposti ai docenti per le adozioni) (costringendo le Case, invece, a stampare "alla cieca") secondo te chi ha finito col danneggiare?
 
 
piandeloa
piandeloa il 19/04/11 alle 08:47 via WEB
Infatti i piccoli editori stanno scomparendo. L'ultima mazzata è stata quell'obbligo ridicolo di mettere i libri online, che ha comportato un enorme investimento, soprattutto da parte dei piccoli, che sono meno attrezzati. Risultato: i libri online - come è logico - costano solo un 15% in meno dei libri su carta, e ovviamente nessuno li acquista. Secondo risultato: una marea di soldi buttati dagli editori. Con lo stesso investimento si potevano fare ben altre cose.
 
   
piandeloa
piandeloa il 19/04/11 alle 08:53 via WEB
Da notare, poi, che l'iva sui libri on line è del 20, anziché del 4.
 
Enricostrat
Enricostrat il 18/04/11 alle 13:20 via WEB
Tra un po' l'unico libro accettabile per la scuola lo scriverà lui. In copertina lui, al limite con qualche quattordicenne scosciata che desidera tanto una macchina per l'epilazione da sessantamila euro.
 
 
piandeloa
piandeloa il 19/04/11 alle 08:47 via WEB
Probabilmente finirà così.
 
non.sono.io
non.sono.io il 18/04/11 alle 14:26 via WEB
Poi c'è ancora chi giura che c'è ancora spazio per il dialogo..
 
 
piandeloa
piandeloa il 19/04/11 alle 08:47 via WEB
Aspetta, che fra poco vorranno riscrivere anche il contenuto del tuo blog.
 
Nuovinizi
Nuovinizi il 18/04/11 alle 17:28 via WEB
..mmm e quindi?
 
vengodabadoo
vengodabadoo il 19/04/11 alle 00:44 via WEB
Qualche tempo fa ho preso in mano il testo di storia della figlia adolescente di una mia amica. L'ho confrontato con quello che avevo io "ai tempi" e sono rimasta sconvolta dall'approssimazione e dalla mancanza di approfodimenti dei libri di testo attuali (che con quello di letteratura non andava tanto meglio). Io forse sarò prevenuta, ma sembravano libri scritti apposta per abituare le teste dei ragazzi a non pensare.
 
 
piandeloa
piandeloa il 19/04/11 alle 08:52 via WEB
Mi sembra strano. Io, ogni qualche anno dò una ripassata alla storia sui libri di testo dei licei, e li ho sempre trovati molto ricchi, con buoni approfondimenti. Forse quel libro era per professionali o istituti tecnici.
 
   
vengodabadoo
vengodabadoo il 19/04/11 alle 13:56 via WEB
Effettivamente la figlia della mia amica frequenta l'Istituto alberghiero.
 
     
piandeloa
piandeloa il 19/04/11 alle 16:04 via WEB
Infatti, immaginavo. Quella è storia per modo di dire, sono solo due volumi, invece dei tre del triennio licei, e sono grossi la metà. Praticamente un bignami.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Lario3 il 19/04/11 alle 11:18 via WEB
Malnato ritorno del ventennio. Grazie mille per il commento :-D CIAO!!!
 
card.napellus
card.napellus il 19/04/11 alle 23:02 via WEB
Minculpop in arrivo sul binario sei... In casa mia si trovano libri di ogni tipo, da quelli leggermente di sinistra come le poesie di Ho Chi Minh, con appendici scritte dai suoi generali dopo la vittoria di Dien Bien Phu, a quelli un pelo di destra, come Mein Kampf. In mezzo c'è tutto il resto. Non esistono libri buoni o cattivi, nemmeno quelli pieni di falsità lo sono, esiste solo il rischio che i giovani crescano senza il minimo di spirito critico necessario alla lettura e all'interpretazione.
 
 
piandeloa
piandeloa il 20/04/11 alle 08:37 via WEB
Tu sei troppo saggio per questo blog.
 
   
card.napellus
card.napellus il 20/04/11 alle 10:43 via WEB
E pensa che questo blog è già molto più saggio della società...
 
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