IL CARTOLIBRATEO

interessante il sito, anche se non ho capito ancora come si fa a sottoscrivere la protesta... dio quanto sono dura...

nessuna protesta. E' solo una locandina da esporre nelle librerie per sensibilizzare i lettori.

Aderisco e ho pure deciso di diventare una libraia, ecco.

ci puoi vivere, se vendi anche cancelleria, sigarette, superenalotto, peluche, libri usati, articoli regalo, pile, calcolatrici, giornali, e lavori 60 ore alla settimana. Buona fortuna.

Sballo. Grazie mille per il commento, CIAO!!! :-D

Purtroppo questa è la legge del mercato libero.Chi non può competere viene eliminato! BUONA GIORNATA A TUTTI.

Però a ben guardare, alla fine, in questo settore il consumatore viene danneggiato dalla libertà di mercato.

E perchè mai anzi,il consumatore è quello che ci guadagna di più,poichè ha più possibilità di scegliere,come meglio gli conviene!

Il lettore già oggi, invece, ha meno possibilità di scelta, perché le librerie indipendenti hanno già chiuso quasi tutte, e le librerie indipendenti sono quelle che trattano anche l'editore di nicchia. Se vai in una grande libreria di quelle che hanno aperto negli ultimi 15 anni, sono tutte uguali, e hanno tutte gli stessi libri. E te lo dico come lettore, prima che come libraio, perché non trovo mai un settore fantascienza come trovavo una volta. In secondo luogo gli sconti che praticano ipermercati e grandi catene sono fittizi, come spiega ilmanifesto: gli editori, per praticare sconti a quelle catene del 40\45%, sono costretti a gonfiare il prezzo di copertina, per cui il consumatore ha solo l'illusione di acquistare un prodotto con lo sconto. Nella realtà basta vedere che adesso qualunque novità costa 20\22 euro di copertina, per capire che si tratta di un prezzo spropositato.

Bè,è evidente che tu parli con cognizione di causa,mentre io solo da semplice consumatore,il quale non conosce i risvolti oscuri che si celano fra le parti in questione.Comunque,ti dirò che da tanti anni sono abbonata ad una rivista letteraria,e da quando hanno aperto un negozio anche nella mia città,ovviamente vado li ad acquistare i libri,poichè non solo posso usufruire degli sconti,ma anche degli omaggi correlati a certi acquisti,e non mi pare che tutte novità abbiano il prezzo che dici,nonostante ciò capisco le vostre motivazioni e mi spiace perchè dover rinunciare ad un lavoro che piace,solo perchè è il sistema che non ti lascia via di scampo,è certamente un motivo valido per provare tanta rabbia e impotenza!.

guard, a me, come libreria, mi hanno salvato i libri usati. Le librerie che avevano come prima fonte di reddito i libri di testo hanno chiuso tutte.

io vivo di librerie indipendenti, perchè cerco cragne vecchissime, libri ormai inesistenti, edizioni estinte, e nella grande distribuzione ci vado solo a fare le passeggiate. quindi hai tutto il mio supporto. Per fortuna nella mia città di librerie storiche ne sono sopravvissute ben 4.

allora la pensi come me. Ormai le mie librerie preferite sono i banchetti dei libri usati...

comunque qui ne è rimasta solo una...e pensa che nei tg, quando parlano del festivaletteratura, sembra che la mia città pulluli di librerie...probabilmente hanno contato le banche, invece delle librerie.

E allora di cosa ti lamenti? Visto che pure tu sei usato,e tu c'hai ancora qualche speranza,che le clienti(femmine)e ti guardino dentro la tua bottega(dei pantaloni)quando ce l'hai aperta!! ehehehe

...a scapito della professionalità..come nel settore dove lavoravo prima. Io non sono d'accordo sul fatto che tutti possano fare tutto.

Allora? Il passo impervio qual era?... Intanto sono passata a reclamare il premio. :)

azzo è vero!!! Passo Vezzena, che però non è per niente impervio, solo disabitato. Impervia è la discesa verso Levico.