IL CARTOLIBRATEO

In questa bella canzone, che tante volte ho storpiato stonandola al karaoke, c'è tanta di quella nostalgia del passato e tanta verità un po' di tutti noi, da farmi piangere se ci penso.
Nostalgia del tempo andato, ("il tempo migliore", dice sempre mamma quando vuole rinfacciarmi qualche fallimento nel presente), di quando si era giovani di belle speranze, ragazzi e tutto era possibile e in divenire.
Dove la parola futuro metteva paura solo perchè significava essere adulti, lavorare, comprare una casa, magari creare una famiglia: avere responsabilità, insomma. Metteva paura ma si era fiduciosi, si sapeva che,impegnandosi, c'erano possibilità per tutti: se un lavoro non ci soddisfava, ce n'erano altri dieci su cui puntare; se volevamo comprare una casa era possibile accendere un mutuo e pagarlo in 10 anni e non in 30 come adesso... e si riusciva anche ad andare in vacanza e uscire qualche volta per una pizza, comprare anche un'auto; se volevamo acquistare una casa era possibile, con sacrifici ma possibile, c'era un lavoro, comunque, che ti dava dignita' e solvenza.
Ora non c'è lavoro, non ci sono soldi,non c'è casa. In una parola sola, non c'è speranza e futuro.
ecco, questa è la nostra Italietta.
Certo, non voglio dire con questo che la colpa sia tutta di Silvio, per carita'!
ma diciamo che anche lui ci ha messo del suo.
Quando il Professore cantava "Luci a San Siro", botoxman era gia' impastato con l'Opus Dei e la Massoneria, era il grande capo dell'Edilnord e presto avrebbe messo in cantiere Milano 2 e, dopo pochi anni, anche Milano 3... e gia' trasmetteva da Telemilano e collaborava con il Corriere della Sera, guarda guarda, di cui la Loggia P2 aveva il controllo.
E poi tutto il resto, si sa. Canale 5, il biscione, la politica...
Che poi, la sua cazzo di televisione è quella che maggiormente ci ha condizionato, ci ha forgiato, costruiti, dettato mode e modi di dire, cambiato il linguaggio, la mentalità... cazzo, tutto!
Ed eccoci qui,ancora a chiederci (non io) se votare per Berlusconi o un'altra cariatide.
"... e se hai le mani sporche che importa, tienile chiuse e nessuno lo saprà".