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CHI E' IL VERO MESSIA?

Post n°53 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da piandeloa
 

Ultimamente ho riletto "il tronco di Davide" di Mike Resnick, si tratta soprattutto di un'intrigante ipotesi sulle funzioni del Messia. Esiste una possibilità, secondo l'autore, che il Messia atteso dagli ebrei possa presentarsi come quello descritto nel libro: una persona che non ha alcun aspetto positivo, con il complito esclusivo di portare il Regno a Gerusalemme. Mi chiedo se, fra ile mie migliaia di lettori, ci possa essere qualche ebreo, o esperto della religione ebraica, che mi possa illuminare, per capire se è vero ciò che sostiene l'autore. La parte più interessante del libro è il dialogo che si svolge fra un noto dleinquente, potremmo definirlo una specie di capomafia, e un rabbino da lui convocato per capire se la persona con cui ha a che fare potrebbe essere davvero il Messia. Ne riporto i passi salienti, dove R è il rabbino e M è miester Moore, il capomafia:

R:-Gesù non rispondeva alle profezie messianiche [...]. Le profezie messianiche non sono in nessun punto così semplici come ci indurrebbe a credere la versione della Bibbia di re Giacomo [...] Gli antichi ebrei aspettavano tre diversi Messia, forse di più. La parola Messia, che in greco suona Christos se volete sapere da dove deriva il nome di Gesù, significa soltanto l'Unto e unto è quanto si supponeva fosse un re. Il messia degli ebrei diveva essere un re che avrebbe riportato la sua stirpe all'antica gloria, cosa nella quale Gesù fallì. Infati gli ebrei furono cacciati da Gerusalemme nel 70 d.C., cioè quarant'anni dopo la sua morte, e ci tornarono solo quasi 2000 anni dopo.

M:-Cos'altro ssi aspettavano da lui?

R:-Niente di niente. L'unica cosa che il Messia doveva fare era riportare il regno a Gerusalemme.

M:-Un momento. Ho passato la notte a leggere la Bibbia e ho trovato che avrebbe dovuto fare molte altre cose.

R:-No. Quelli a cui alludete sono dei segni mediante i quali si potrebbe identificare il Messia, ma questi sono solo preliminari. Il suo unico scopo era di ristabilire il regno a Gerusalemme. Non sono mai riuscito a capire come tanta gente potesse adorare un uomo che rispondeva ai preliminari ma fallì nell'impresa fondamentale.

M:-E allora perché è adorato come figlio di Dio?

R:-Questo proprio non lo capisco. Il Messia è dotato di poteri soprannaturali solo nel Nuovo testamento. Nelle profezie del Vecchio Testamento è semplicemente un uomo. Un uomo speciale, d'accordo, in quanto deve essere più saggio di Abramo e di Davide, ma pur sempre un uomo.

M:-Torniamo per un momento ai segni. Io credevo che Gesù rispondesse a tutti...cavalcò un asino bianco entrando in cità, risorse, e così via.

R:-Cortine fumogene. esistevano centinaia di segni nei libri dei profeti e nell'antica letteratura ebraica. L'asino bianco è menzionato solo una volta e questo particolare fu probabilmente aggiunto un secolo o due dopo la corcifissione, per far quadrare i fatti con le profezie.

M:-Di cosa state parlando?

R:-Dopo i dieci comandamenti ben poca riba fu scritta sulla pietra. La bibbia fu riscritta ogni generazione o due, e di solito vi si apportavano alcuni cambiamenti per concordarli con le credenze più diffuse in quel periodo. Quanto ai segni, non esistono profezie riguardola resurrezione. Non dimenticate che il regno del Messia doveva essere sulla terra. Il cielo era dominio di Dio.

M:-Allora quali segni avrebbero accettato gli ebrei come prova della sua Messainità?

R:-Il più probante sarebbe stato la restaurazione del suo regno. So che continuo a ripetermi, ma mettere su bottega a Gerusalemme era tutto quello che si richiedeva al Messia.

M:-Lasciate che vi formuli la domanda in un altro modo. Se il Messia dovesse comparire nel corso della vostra vita, da quali segni lo riconoscereste...restaurazione del regno a parte?

R:-Credo che siano quattro i segni su cui concordano quasi tutti i dotti ebrei. Primo, deve discendere in linea retta da Davide; secondo, deve chiamarsi Immanuel; terzo, deve essere stato in Egitto prima di restaurare il regno; quarto, dovrebbe resuscitare i morti.

M:- E Gesù non rispondeva a questi segni?

R:-E' tanto se risponde a uno solo. Gesù è il nome greco di Joshua (Giosuè), non di Immanuel. Non esistono prove che abbia resuscitato i morti, né che abbia mai messo piede in Egitto. E...

M:-Un momento. Nei Vangeli è scritto che andò in Egitto da bambino per sfuggire a una delle stragi di Erode.

R:-Legga dei libri di storia. Non avvenne nessuna strage sotto il regno di Erode. E se questa mitica strage non ebbe luogo, non vedo perché si debba credere che Gesù volesse fuggire per evitarla.

M:-E la parentela con Davide? Matteo la documenta, generazione per generazione.

R:-Tutte balle. Matteo ha commesso talmente tanti sfondoni genealogici che perfino gli scrittori che i codificarono nel suo Vangleo non riuscirono a riordinare la sua genealogia.

M:-Per esempio?

R:-Per esempio asserisce che Joram generò Ozias, Ma documenti storici dimostrano che c'erano quattro generazioni fra Josam e Ozias, e che in realtà Ozias era figlio di Amaziah. Ma il suo errore più marchiano fu di piazzare Giuseppe, e quindi Gesù, nella discendenza diretta da Davide. Non conosco nessuno studioso della Bibbia, ebreo o no, che sia in grado di addurre provevalide per confermarlo.

M:-Dunque secondo voi Matteo mentiva.

R:-Non è detto. Il Vangelo è stato riscritto venti o trenta volte prima della fine del Medio Evo. Dico che qualcuno ha mentito. Il che è pertfettamente comprensibile. Occorreva alterare alcuni fatti e inventarne altri se si voleva che i Vangeli potessero dimostrare che Gesù era il messia.

M:-Qual era l'opinione degli ebrei su Gesù?

R:-La mia o quella ufficiale?

M:-Atteniamoci a quella ufficiale.

R:-L'opinione prevalente è che fosse un uomo buono e intelligente, uno dei molti figli del falegname Giuseppe e di sua moglie, il cui vero nome era Miriam, non Maria. Si suppone che fosse cresciuto in qualche località della Galilea.

M:-Perché dite così, stando sul vago? Non era Nazareth?

R:- No, perché probabilmente Nazareth non esisteva. E' più probabile, invece, che i Nazzareni fossero una setta ebrea, come gli esseni. In quell'epoca esistevano molte sette consimili, e il comportamento di Gesù negli ultimi anni fa trasparire che fosse affiliato a una di esse. Fu molto influenzato da Giovanni il Batttista, e ne sposò la causa. Doveva avere qualche infarinatura di erboristeria perché curò molte malattie, anche se noi ovviamente non crediamo che abbia guarito un lebbroso o che abbia ridato la vista a un cieco.

M:-Non credete neanche che abbia resuscitato Lazzaro?

R:-No di certo. Voi ci credete?

M:-No.

R:- Meno male...ma andiamo avanti. Noi crediamo che Gesù abbia scelto i suoi discepoli nelle classi sociali più umili perché anche lui apparteneva a quel ceto, che li portyò a Gerusalemme poco prima della Passione,, che rimase disgustato nel vedere i mercanti nel empio, e che il suo successivo comportamento provocò tanto scompiglio da indurre sia Pilato che i farisei a convincersi che bissognasse screditarlo o scacciarlo. Naturalmente sapete il resto; lo giudicarono colpevole di tradimento e lo giustiziarono.

M:-E la resurrezione?

R:-Una favola. Ma anche se fosse vera non significherebbe che Gesù era il Messia.

M:-E gli ebrei stanno ancora aspettando duemila anni dopo la sua morte?

R:-Alcuni sì.

M:-Cosa vuol dire?

R:-Speravo che arrivassimo a questo perché mi sono documentato prima di venire qui. Credete che Gesù sia stao l'unico a dichiararsi il Messia e a fare un mucchio di proseliti?

M:-Credevo di sì.

R:-Bè, sbagliate. Ce ne furono centinaia prima di lui, e parecchi dopo. Nel tredicesimo secolo un discendente di una nobile famiglia ispano-ebraica, un certo Abraham Abulafia convinse decine di migliaia di persone che era il Messia. Agli inizi del '500 una specie di gnomo che si chiamava David Reuveni ebbe tanti seguaci convinti che lui fosse il vero Messia, che ottenne persino un'uidenza da Papa Clemente VII. Ma il Messia più seguito di tutti, Gesù compreso, fu Sabbatai Levi, un turco del diciassettesimo secolo. Udiva delle voci che lo incitavano a riscattare Israele, e per adempiere alla profezie messianiche andò in Egitto, dove sbalordì mezzo milione di discepoli sposando senza esitare una donna che aveva universale nomea di prostituta.

M:- E questa fu la sua fine?

R:-Per niente. Tornò in Turchia seguito da voci secondo le quali aveva un enorme esercito nascosto in Arabia in attesa dei suoi ordini, e annunciò che aveva intenzione di deporre il sultano. Il sultano gli offrì l'alternativa fra convertirsi pubblicamente all'Islam o essere fatto a pezzi, cominciando dalla testa e dai testicoli. Lui si convertì e un'altra speranza messianica andò a farsi benedire.

M:-Ce ne furono anche in tempi più recenti?

R:-Sì, un certo Jacob Frank, un russo, il quale dichiarò che chiunque poteva trovare la redenzione attraverso la purezza, ma che la vera strada da seguire era quella del peccato. Agì ravvivando con orgie le sue riunioni pseudo-religiose, e in seguito fu sconfessato sia da rabbini turchi sia da quelli russi. Morì, mi pare, nel 1791. L'ultimo e più importante pretendente alla messianità fu Bal Shem Tov, nato in Ucraina più o meno nella stessa epoca di Jacob Frank. Aveva fama di ottenere guarigioni miracolose, e quando morì nel 1780 metà ebrei d'Europa erano conviniti che fosse il vero Messia. Quindi vedete che, mentre i Cristiani sono convinti che Gesù sia l'unico Messia, per gli ebrei non è una novità che ne siano esistiti più d'uno di presunti tali, ma nessuno ha adempiuto alle profezie. E adesso credo di avere io il diritto di fare una domanda. Chi è il vostro candidato?

M:-Non credo nei Messia.

R:-E' un bel sollievo!

M:-Perché? Non vi piacerebbe vederne uno, prima di morire?

R:-Proprio no. Il signore mio Dio è un Dio geloso, e capace di inondare la terra e distruggere Sodoma e Gomorra. Se ah intenzione di mandarci un Messia ho il sospetto che si tratterà di un Messia che rifiuta il potere dell'amore preferendo la forza della spada, e che distruggerà l'antico regno prima di costruirne uno nuovo sulle sue ceneri. No, se mai apparirà il Messia spero che a quell'ora io sia già morto e sepolto.

Ecco, non aggiungo altro, se non che i personaggi citati sono veramente esistiti. Se qualcuno ha avuto la pazienza di leggere tutto avrà anche la pazienza di dire cosa ne pensa.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Rispondi al commento:
bimbadepoca
bimbadepoca il 24/10/06 alle 00:46 via WEB
Ho sempre notato questa contraddizione tra Vecchio e Nuovo Testamento, come se si parlasse di due diversi Dio. Il primo vendicativo, crudele, predica la legge del taglione "Occhio per occhio, dente per dente". Il secondo, invece, insegna a porgere l'altra guancia, ad amare il prossimo come se stessi. Siccome sono profondamente atea (e non penso assolutamente che un giorno arriverà il messia), credo che il primo sia una raccolta di leggi arcaiche, risalenti al Codice di Hammurabi. Mentre il secondo, ovvero i Vangeli, sono stati impostati ad arte per una società che si voleva sottomessa, nessuno doveva ribellarsi ai sorprusi dei ricchi per essere certi d'ottenere il premio del paradiso terrestre. Con il tempo il messaggio originario di Gesù, che è stato il primo rivoluzionario pacifista della storia, è andato perduto, sostituito da regole, precetti, divieti. Non sono un'esperta in religione ebraica, avevo un amico che studiavo la lingua presso una famiglia ebrea di ottima cultura, persone molto cortesi, ma ogni volta lui faceva domande sulla religione erano estremamente evasivi.
 
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