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PERCHE' PIANDELOA?
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Messaggi di Marzo 2016
- Dai, siediti lì. - Ma lì dove, che non c'è posto? - Dai un calcione a quello lì, quello che sembra morto, e fatti un po' di spazio. - Non è che SEMBRA morto, è morto davvero. - Meglio così, non dirà niente se anche gli dai un calcio. - Ma l'hai visto? peserà 120 chili, chi lo sposta da lì? Dai, facciamo che resto in piedi. - Fai un po' quello che vuoi, io mi siedo sopra quest'altro cadavere. |
Il barista uscì dal retro travestito da Diabolik e mi disse: B:- Pian, sai quanto ne ho conosciuti, di coglioni? Ma tu sei il più coglione di tutti. P:-Certo che, detto da un tizio inspiegabilmente travestito da Diabolik, suona proprio bene. Solitamente, fra una persona che indossa camicia e maglioncino e una vestita da Diabolik, il coglione non è il primo. B:- Lo vedi, Pian? Tu giudichi le persone sempre dalle apparenze, è proprio per questo che sei un coglione. P:- Caro il mio Diabolikino, a parte il fatto che in questo specifico caso l'apparenza è preponderante su tutto il resto, sei tu che ti dovresti rendere conto che il più delle volte al di là di quella non c'è nulla. Non vedi che sono tutti indaffarati a seguire mille pensieri, mille relazioni virtuali, mille inutili cazzate, e nessuno ha più il tempo di chiedersi chi sia, né tantomeno di farlo capire agli altri? Non ti sei accorto che metà dei tuoi clienti non ti parlano più, ma stanno tutti lì a pigiare tasti virtuali nel loro mondo virtuale? Guardati attorno, ci sono sette persone in questo bar del cazzo, io e te stiamo parlando, gli altri cinque non si sono nemmeno accorti che sei vestito da Diabolik. E sai perché? No, non lo sai, perché tu non sai un cazzo della gente, proprio perché stai sempre in mezzo alla gente. Quando la sera, anzi ormai la mattina, spegni la tua lucina nella tua triste cameretta, di sicuro non hai voglia di pensare alla gente. A cosa pensa un barista, quando sta per dormire? Al suo costume da Diabolik abbandonato a se stesso? Al fatto che un altro giorno è passato, e non è cambiato nulla nella sua vita del cazzo? Eh, dimmi, a cosa pensa? fine della prima puntata. La seconda andrà in onda quando meno ve lo aspetterete. Magari non me lo aspetterò nemmeno io.
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Io mi sarei un po' rotto di quelli è ma perché la bandiera francese sì e quella turca no, eh ma perché i morti in Europa sì e quelli in Africa no eccetera eccetera. È una legge scritta nel DNA, quella che dice di preoccuparci per la vita di chi è più vicino a noi, e mano a mano che la somiglianza genetica diminuisce siamo sempre meno interessati e coinvolti. Poi è chiaro che con l'evoluzione culturale il nostro concetto di comunità si è allargato: dalla famiglia alla tribù, dalla tribù alla regione, fino ad abbracciare magari un continente intero con cui ci sentiamo più assimilati storicamente e culturalmente, ma il concetto rimane quello: al di là del nostro orticello più o meno grande, ciò che avviene ci può solamente sdiorare. E deve essere per forza così, altrimenti dovrei sentirmi angustiato ogni volta che un qualsiasi contadino cinese venisse travolto da un camion, e non potrei più avere quel minimo di tranquillità mentale sufficiente per lottare per la sopravvivenza. Nella realtà di tutti i giorni un mal di pancia di vostro figlio vi preoccuperà più di una bomba a Kabul, e lo dovete accettare. È un meccanismo triste, ma indispensabile per la sopravvivenza. Da sempre. In pratica ho scritto questo post solo per farvi notare quanto sono svelto ad imparare: avete notato che l'immagine è in relazione con il contenuto del post? Ho un luminoso futuro come blogger. Se poi venissi rapito potrei anche essere invitato in qualche trasmissione del cazzo. |
Post n°988 pubblicato il 23 Marzo 2016 da piandeloa
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Driiinnnnn driiinnnnnn driiiiiinnnnnn D:- Ciao Pian, sono Dio. P:- Io chi? D:- Non io, Dio, con la D di Domodossola davanti, tonto! Pian, hai una certa età, forse cominci anche a perdere l'udito, visto quanto ci hai impiegato a rispondere. Purtroppo, come sai, anche quando sono sceso laggiù guarivo solo ciechi e storpi, per i sordi non ho esperienza. P:- Sei sempre più simpatico. Comunque ci sento benissimo, è che non riconosco la suoneria perché non mi chiama mai nessuno, al massimo qualche volta la Vodafone. A proposito, sarebbe meglio se facessi apparire sul display il tuo numero, quando chiami. D:- Pian, ho millemila miliardi di anni, anzi di più, perché l'infinito è molto molto di più...vabbè, quelli che sono...non vorrai mica che alla mia età capisca di queste tecnologie diaboliche? E poi io non ho un numero. Veramente non ho nemmeno un telefono. E' che mi sembra più carino chiamarti, ora che è possibile, invece di apparirti in sogno come facevo con quel tizio a cui facevo gli scherzi...come si chiamava? Abele? P:-Abramo, immagino. Quel sistema, però, non l'ho mai capito. Il fatto di apparire in sogno poteva far sorgere dei dubbi: Abramo come distingueva un sogno standard da uno miracoloso? E non c'era di conseguenza il rischio che ignorasse le tue istruzioni? Alla fine comunque ti è andata bene, ma più che altro per culo. Non sarebbe stato meglio fare come con le tavole della legge? Ogni giorno gli mandavi giù le tavole con le istruzioni, e fine. Nessun equivoco, nessun dubbio. D:-Ma tu, Pian, hai sempre da criticare? E' facile, a posteriori. Guarda che prima di me non c'è stato nessun Dio, non avevo alcun modello di riferimento. E credo, nonostante questo, di essermela cavata abbastanza bene, no? P:-E ora cosa dovrei fare? Assegnare un voto al tuo lavoro di Dio? Io? Ma lo sai che, se non fosse per le tue telefonate, non crederei nemmeno nella tua esistenza, vero? E poi, un voto? Che sei, un Dio insicuro e bisognoso di conferme? No, non ci siamo, un Dio come si deve non deve avere incertezze anche quando fa cazzate, deve essere deciso e tronfio, deve fregarsene del giudizio della gente. Ti sei rammollito, a forza di stare in paradiso con tua madre ad ascoltare cori angelici. Forse dovresti fare un altro giro da queste parti. Com'è che non vieni più? D:-Non vengo più perché l'altra volta non è servito a un cazzo. Io....o mio figlio, non so mai come spiegare...comunque, vengo giù, sto lì una trentina d'anni, guarisco storpi e ciechi, resuscito un morto o due, allieto le nozze, invento anche delle bellissime parabole, e voi cosa fate? Mi fate fuori, e poi continuate bellamente ad ammazzarvi l'un l'altro, anzi vi ammazzate anche con maggior vigore. Arrangiatevi. Però un po' eè vero ciò che dici, caro Pian, mi sono rammollito, e non posso nemmeno morire di noia. Non è tutto oro quel che luccica, Pian. Fare Dio non è male, ma - come dicevo prima - miliardi di miliardi di miliardi di anni sono un po' tantini, e io sinceramente ne avrei un po' piene le balle...o le ovaie, se mi vedi come donna. Ma che barba, ma che noia, ma che noia, ma che barba...
Nota dell'autore: l'immagine in alto l'ho aggiunta dietro consiglio del mio amico batrace Rospo Brianzolo, che dice che nessuno legge, se non li si incuriosisce con un'immagine. |
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