IL CARTOLIBRATEO

IL CONCERTO PIU' CATASTROFICO NELLA STORIA DELLA MUSICA

Da ragazzino, diciamo 16 anni, avevo degli amici che fondarono un gruppo rock, e spesso andavo a sentirli provare. Tutt'ora mi chiedo come mai questa esperienza non mi abbia provocato seri problemi di udito, visto che usavano dei livelli di volume più adatti a uno stadio che non a uno stanzino 5x5. Suonavano delle cover di musica di quella che andava nei favolosi anni '70, quando ancora la musica era musica: Santana, Rolling Stones, Beatles, Le Orme, Deep Purple. Roba solida, insomma, e se la cavavano anche benino: il chitarrista aveva una tecnica un po' approssimativa ma grande tiro, faceva buoni assoli e aveva una bella voce; il tastierista, l'unico che studiava davvero musica, era ottimo anche tecnicamente, anche se sgarrava un po' quando usciva dal compitino; il bassista faceva degli ottimi tappeti, e aveva una buona indipendenza dal giro della chitarra, e un ottimo orecchio per improvvisare; il batterista...oddio, quello qualche problemino ce l'aveva, forse anche perché era veramente molto giovane, avrà avuto una quattordicina d'anni. A lui piaceva solo fare gli assoli, ogni sera faceva il suo bravo assolino di una ventina di minuti (per chi fosse un po' più giovane di me, sappia che in quegli anni ogni concerto rock che si rispettasse prevedeva un assolo di batteria di almeno 5 minuti). Era molto estroso, fin troppo: faceva talmente tante rullate che gli altri non capivano più che pezzo stesse suonando. Per di più non era assolutamente capace di tenere il tempo, partiva con un tempo da lentone strappamutande e finiva a tempo di rock'n'roll. Comunque, a parte i problemi del batterista, il gruppo funzionava benino, e avevano voglia di esibirsi in pubblico; impresa tutt'altro che semplice di quei tempi e in quel paese nei pressi di Erto disperso in mezzo ai monti, dove non c'erano locali che ospitassero gruppi dal vivo. E allora...fine della prima parte.