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Post n°12 pubblicato il 30 Maggio 2011 da aurora.digiuseppe
Essere commissario di Polizia in una città come Roma non dev'essere, già di per sé, un lavoro estremamente facile. Ma sembra, per una buona metà del libro, che l'indagine sia solo un pretesto, quasi uno sfondo su cui rappresentare la vita di una donna moderna, che magari non sa cosa vuole, ma prova a scoprire come provare a ottenerlo. Quella narrata in queste pagine è la sua vicenda personale che va dipanandosi di pari passo con le due inchieste che il suo commissariato è chiamato a risolvere e, alla chiusura delle inchieste corrisponde anche una presa di coscienza da parte di Debora dei propri desideri. Chissà che forse non possiamo riscoprire l'essenza degli esseri umani, spogliandoci dei vestiti che siamo costretti, per semplice necessità di vita, a portare durante “l'orario di lavoro”? Emiliano Felicissimo |
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