Venire alle mani non è mai consigliabile, usare le mani sì.
Riscoprire le mani.
Oggi impiegate soprattutto a digitare numeri, premere tasti, a spedire messaggi..
L'amore ha i suoi tempi, è bello ricevere una lettera ed anche scriverla.
E' bello prendersi per mano e camminare, non è obbligatorio intrecciare le dita, ma si può fare.
Ci si accorgerà, allora, che la nuova entità formata dalle due mani ha come una sua vita.
Si sentirà la piccola luna dell'unghia, le nervature del dorso, il delicato rilievo delle vene.
La nuova entità ha comandi autonomi: basta una leggera pressione per dire rallenta, o anche ti amo.
Mani pulite, mani bucate, mani tese, mani asciutte e rassicuranti, mani calde e forti, mani umide, umili, fredde, mani callose: non c'è mano che non valga la pena di essere stretta, esplorata, conosciuta.
Non c'è una mano che assomigli ad un'altra.
Pensiamo troppo poco alle mani.
Ce ne laviamo le mani.
Però sono importanti, anche nella tradizione.
Sono qui per chiedere la mano di sua figlia. Gliela concedo. E vissero felici e contenti.
Oppure no.
Non gliela concedo. E forse non vissero felici e contenti. O forse sì, con altre mani.
L'amore ha bisogno di mani.
Accarezzano, scherzano, spettinano, esplorano, consolano, accompagnano.
Parlano, a modo loro.
A gesti.
Vieni qui, gurda lì, togliti dai piedi, vai a quel paese, cosa vuoi, quanto costa, hai da accendere, fate la carità, time out, ci faccio una croce sopra, mi daresti un passaggio, dacci un taglio..
Gesti.
E le mani scrivono: sulla carta, sulla pelle, sul muro, su un vetro appannato, sulla sabbia.
Chi mi dà una mano?
Una generica, fate voi, tanto sono due in tutto.
Dare una mano, aiutare.
A rialzarsi, ad attraversare, a spingere ma anche a studiare, a convincere, a vivere, a sopravvivere.
Una mano è sempre a favore di.
Un tipo alla mano non può essere uno stronzo.
Contromano c'è lo scontro frontale.
Le mani in mano è pigrizia, le mani nelle mani è condivisione, le mani tra i capelli disperazione, le mani in pasta complicità.
A chi ha il cuore in mano non si chiede di mettersi una mano sulla coscienza, ne' di metterla sul fuoco.
Tutto ciò che è a portata di mano si può toccare con mano.
Non vi sto dando notizie di prima mano ma di seconda mano.
Mano a mano, un po' per volta.
Quando l'amore vi pèrenderà per mano, dategli una mano.
Una delle più belle parole da aspettare e da vivere è quasi interamente occupata dalle mani.
Domani.
Inviato da: I_Cugini
il 12/11/2007 alle 15:38
Inviato da: veronikina_ina_ina
il 22/10/2007 alle 15:59
Inviato da: solomia.x
il 02/10/2007 alle 16:56
Inviato da: atapo
il 30/09/2007 alle 18:32
Inviato da: road_to_mandalay_AN
il 17/09/2007 alle 23:12