Visioni d'Ombre...

...inseguendo sempre quell'ignota arte concedente l'opportuna figurazione d'appartenenti Visioni ed Ombre... Axelber

 

...alla fine di tutto, vado dove voglio andare e faccio quel che voglio fare,… per il resto, … non mi piace giudicare, amo farmi i caxxi miei e fanculo a chiunque abbia qualcosa da osservare, dire o ridire sui miei modi di fare e pensare!!

Alessio B.

 

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Visioni d'Ombre  ...Appunti di Viaggio

Post n°30 pubblicato il 17 Marzo 2007 da axelmatrix
Foto di axelmatrix

Raccolta di mie "vecchie" scritture, descriventi  un lungo viaggio introspettivo, cagionato da  "un perduto amor"... (Parte dodicesima)


“Sebbene il fato m’abbia donato una sembianza umana un misterioso straniero vive in me / Lo conosco a malapena e di tanto in tanto lo penso / Improvvisamente, come qualcuno che si desti in modo brusco da un sogno.
  
    Jean Cocteau


Preludio al Viaggio…

… non riuscire a dormire per una notte non è poi così problematico quando si conoscono i motivi per i quali si è costretti a restar svegli. Diventa invece tremendo quando lo “straniero”, il fantasma dell’animo, come un nemico si adopera a indicare la sua presenza fornendo continuamente nuovi spasmi atti a rigenerare la veglia ogni qualvolta si desidererebbe invece chiuder gli occhi e disattivare anche i rimanenti sensi. Un qualcosa d’alieno, sembrerebbe voler spingere la ragione a determinare una plausibile spiegazione riguardo ad un certo qualcosa del quale, ci si è già indotti d’accettar d’esser stati inconsapevoli o incolpevoli protagonisti. Si comincia così a pensare che, quando nel corso della notte la stanchezza prenderà il sopravvento, lo “straniero”, da essa, verrà finalmente sconfitto, ma ciò, purtroppo, normalmente non avviene, poiché, anche quando arriva il momento del sospirato crollo fisico, quel “fantasma”, è sempre lì, imperterrito, pronto a vanificare con una nuova scarica di adrenalina quell’atteso sonno riportando nuovamente a galla la strana sensazione d’inquietudine. L’alba, molto spesso, arriva alla fine puntuale e solitamente le sue prime luci hanno un significato liberatorio, dacché insieme ad esse, sopraggiunge la fresca consapevolezza che quel “nemico” potrà essere, almeno temporaneamente, “distratto” attraverso il sospirato ricongiungimento ad un qualunque “gregge” oramai sveglio.
Se però, i gravosi spasmi “d’attenzione” continuano a comparire incessantemente, finanche durante quei diurni accostamenti a deconcentranti “variopinti greggi”, allora, non resta altro da fare che sottrarsi alla cruda realtà della propria impotenza ingannando, in qualche altra maniera, i sensi e le proprie percezioni. L’espediente è attuabile, ad esempio, attraverso la semplice assunzione d’ogni tipo di sostanza, alcolica, allucinogena, narcotica, stimolante, ecc. o anche mediante l’immersione totale ed incondizionata dei sensi in una delle tante nuove chimere tecnologiche.
Di fatto, però, tutti tali sopraddetti rimedi, abili a “distoglier l’attenzione” da proprie ombre, effigian unitamente “una sorta di strumento” a cui disperatamente e costretto ad aggrapparsi ogni debole “comune essere” che cerca la quiete da quel tormento di uno “scomodo straniero” che imperterrito sembrerebbe indurre “Visioni”narranti l’eventualità di talune personali mancanze o erroneità.
… Soltanto talune “Consapevoli anomale bestie”, a differenza dei “comuni perfetti esseri”, non usan ricercare “greggi” o generici “strumenti” atti al caos ed a distrarsi e fidandosi dell’attinente “straniero”, usan stare isolati nella completa calma per meglio “udir le sue silenti urla”. Essi nutron speranza che proprio nell’interpretazione di quelle tetre “Visioni”, vi sia occasione di trovar quegl’indizi d’una nutrita atipicità e finalmente anche la soggettiva “pertinente strada”. Essi, pur avendone timore, a differenza d’altri, non fuggon dal buio e dalle urla del suo silenzio, poiché, hanno sentore che “la luce del loro giorno” sia celata all’interno di un viaggio da metter in atto lungo il sentiero dell’oscurità...
... Infine, eccomi,... mi ritroverò...una Consapevole anomala bestia, contraddistinta da
nessun facile odio e d'alcuna falsa pietà!...

Axelber


Appunti da un Viaggio... Sogno numero 1

“Sconcerto fisso mandrie di vari, anomali ed informi animali che immaginandosi di solcare immense lande continuano invece a ferirsi scagliandosi insieme contro quello stretto recinto evidente confine della loro miserevole prigionia esistenziale”. 


Impietosito imbraccio il fucile.
“Li terminerò uno per volta risparmiandogli inutili sofferenze”.
La mandria improvvisamente fugge sembrando capire le mie intenzioni.
Un dubbio m’assale!
“Altri cacciatori sono passati da queste parti”.
Un’altra variabile prende consistenza!
“Questo recinto, loro unica giustificazione per sapersi vitali?”.
Forse, l’inizio della prima certezza.
“Non oltrepassano volontariamente questa recinzione!”.

Axelber

 
 
 
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Un blog di: axelmatrix
Data di creazione: 18/06/2006
 
 

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