Piccoli passi

Jasmine

I miei fiori preferiti, i gelsomini, adoro il loro profumo, mi ricordano Napoli, mi ricordano un periodo davvero felice della mia vita, in cui facevo un lavoro che mi gratificava, in un'azienda in cui stavo davvero bene, a potevo permettermi di guardare al futuro con davvero tanto ottimismo.
Stasera non riuscivo a stare a casa, il ricordo di New York, e di due settimane in cui essere lontana da qua, tutto sommato non era così male, il non poter materialmente vederlo, e sentirlo le poche volte che gli orari si incastravano e le congiunzioni astrali pure, se da una parte mi faceva male, dall'altra mi aiutava a cercare di non pensare.
Che poi ci riuscissi o meno, questo è un altro paio di maniche.
Però ci provavo.. e riprovavo.. e ancora mi facevo mille discorsi in cui poi finivo sempre per dire " no, così non va, sto male senza di te, preferisco dirti addio".
E addio poi.. non glielo dico mai.
Gli dico " Ciao amore" con le gambe che mi tremano, e il cuore ancora oggi a distanza di più di 3 mesi che mi batte forte come la prima volta.
Ed ecco la sostanziale differenza.
Io all'amore a prima vista ci credo, ora so che può esistere, e non ho bisogno di prove, di test, di valutazioni, di capire, tutto quello di cui avrei bisogno sarebbe solo viverlo.
Lui è diverso da me.
Lui ha bisogno di tutto quello, ma comunque.. alla fine.. chissà se avrebbe il coraggio di lasciare lei.
Le sue valutazioni e i suoi pensieri percorrono sentieri a me sconosciuti, io invece sono trasparente come l'acqua, e in tutto quello che faccio, da qualche parte trova sempre traccia, se vuole.
E' un'ora che ho deviato il suo numero in segreteria. Per la prima volta ho sperimentato questa cosa, solo perchè tanto so che non mi chiamerebbe mai stasera, tanto lei è lì, e quindi io se esisto, sono solo nella sua mente e forse nel suo cuore.
Di certo non nel suo telefono.
Ho tolto la deviazione, non è il momento, non so se lo sarà mai, so solo che sarebbe stato fantastico se anche lui come me, avesse avuto fiducia in noi due.
Già.