Creato da baciamiancora2006 il 07/09/2006

"IL MIO TANGO"

....si alzi il sipario...va in scena la vita....

 

 

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Post N° 90

Post n°90 pubblicato il 31 Agosto 2007 da baciamiancora2006
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" Quando il piacere è violento finisce male. In un attimo arde come il fuoco e le polveri che in sè riunisce ed esplodono. Il miele dolcissimo nausea per la sua stessa dolcezza. Perciò amatevi con moderazione." Diceva Mastro Shakespeare

Certo, io ci credo. Io. Ma c'è gente a vent'anni(e non solo) che passa la vita a compiacere in tutto e per tutto il proprio compagno. Il chè ovviamente non intacca di uno spillo la mia persona, fino a quando non mi si fanno discorsi tipo " mi spiace per te, è come se vivessi da sola, ma come fai a stare bene se vi vedete al massimo un paio d'ore durante l'arco della giornata? Lo chiami amore questo?" E queste sono proprio il genere di domande che mi fanno incazzare.

Che diritto ha la gente di sindacare sul tuo personalissimo rapporto di coppia? Come può giudicare e su che basi, il manifestarsi dell'amore e darne le sue accezioni? E si, perchè è amore quando alla fine condividi anche una stupidissima virgola col tuo compagno e ci vai perfettamente d'accordo su tutto, giusto? "Ci vado d'accordo"

Che vorrà dire poi!!! Diceva il signor Moccia " L'accordo è qualcosa che ha a che fare con la musica. O peggio coi contratti. L'amore invece è quando non respiri, quando è assurdo, quando TI MANCA, quando è bello anche se stonato quando è follia... Quando solo all'idea di vederla con un altro attraverseresti a morsi l'oceano..." E come fa a mancarti l'amore se ce l'hai perennemente appiccicato ai pantaloni come fosse supercolla? Dio me ne liberi, se fosse così. Passare la sacrosanta giornata, tutti i giorni alla stessa maniera. Vado in palestra con puccino mio. Vado a fare una sauna con puccino mio. Vado a prendere il caffè con puccino mio. Vado a fare shopping e ci vado assolutamente con puccino mio. Vado a farmi un w.e. e ci vado con puccino mio. Cena con le amiche? Vi dispiace se viene anche puccino mio?Sto al telefono (e fammi indovinare con chi??!!!!!) con puccino mio. Tra un pò non mi sorprenderà se puccino suo la seguirà come Fido pure in bagno. E a te, dispiace per la sottoscritta? Forse non è ancora chiaro che non è la quantità del tempo che si passa con le persone a cui si vuol bene, ma la qualità dello stesso che rende autentico e profondo l'amore. E a dirla tutta, questa morbosità nei rapporti mi fa venire la nausea. Mi sentirei oppressa, claustrofobica, chiusa, in prigione. Povera ragazzina, non sono io che dopo dieci anni di relazione con il mio attuale marito, parlo di lui come fosse una palla pesante al piede. E quando hai finito di condividere tutte le pulci della tua vita con lui che ti rimane? Niente. Hai il tempo scaduto. Ed è allora che vedi quelle coppie tristissime nei ristoranti a cena che si rivolgono la parola solo per farsi passare magari del vino. Ormai sanno tutto dell'altro. Nessuna novità. Tutto diventa scontato. L'abitudine. La routine. Ecco come si riducono i rapporti. A sfogliare un libro già letto mille volte. E ti spiace per me? Io vivo libera le mie passioni. Esco con le amiche. Vado al mare con le amiche. Non esistono per me domande del tipo "sei uscita vestita di bianco e rientri a casa vestita di viola, da dove arrivi?" e viceversa. Non vivo in preda all'ansia, perchè mio marito è andato a farsi un caffè col suo migliore amico e ancora non rientra. Vivo il mio uomo intensamente quando il tempo e il menage familiare me lo permettono mia cara. Lascio che viva sereno anche nei suoi spazi. Ognuno credo, debba averne. Alla fine è come ballare il tango :io non entro nel tuo spazio e tu non entri nel mio. E questo non esclude assolutamente la condivisione di qualcosa di grande quale la vita insieme e l'amore. O mi sbaglio?

Detto ciò, corro a farmi una doccia. Ho l'addio al nubilato di una mia amica di squadra stasera. State tranquilli, nulla di alternativo :) Niente streap, niente scherzi infami. Siamo ragazze serie noi, che credete!!!!!! :O

M.(come al solito in ritardo)

 
 
 
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SCAMBI EMOZIONALI

Postumi



frontale senza rispetto per le terga
fuga dall'unica sodomia
di spiagge isolate
senza grani
incuneandosi tra sentori
di malumore
quel velo
si lacera per riformarsi
sorta d'eterna verginità

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Perifrasi

lento schiudere
di parentesi simmetriche
e caparbie flutti
di salinità crescente
scorrono in aiuto
alla germinazione
di piaceri inconsueti
la mano scopre un volto
per saziarne un altro

di enjamber

Danzando lenti
si lascia a speranza
il sentiero di destra
come se il suo accettare fosse
implicito
lei non si butta
su ogni vita
su ogni invito...

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Viaggio a Nord ovest
 
 
 
 
È morta e breve la vostra pianura,
 così l’abbiamo sognata dal treno dei caci
E delle sedute strette,
Intercettata da troppe case
E macchine in tripla fila.
Era il ’56 e il Polesine
Ancora indugiava sotto
I terrori di ogni piena
La luce di novembre filtrava a fatica
 tra nebbie e rovi esausti.
Era lunga la terra solcata di scoline,
Enorme dopo l’aratura dell’alluvione.
Scesi dal treno che univa Bari
Alla nebbia tendevano lo sguardo
Verso né  mare né monti,
Solo lembi di terra a perdita d’occhio
I figli del tavoliere scoprirono
Un’aria di inquietudine
Come se lo spettro dell’infinito
Aleggiasse su quei campi attoniti.
Avevano sognato bene tutto
la sola data era sbagliata.
Tornassero ora nulla sarebbe fuori posto
Con capannoni ammassati su case
Tenute grandi come un orto e
Macchine che si sorpassano
Lungo canali fetidi.
Non occorre che la cornea di un vecchio
Per abbracciare tutto l’orizzonte
Circondato dai nuovi colli di discariche
L’acqua ospita solo gamberi alloctoni
E digiuni di plastica eternit e cfc.

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Una Maria


Maddalena fu donna
Cui non bastò l’amore
Portatele un nazzareno
che faccia di lei
ciò che ho fatto di quell’albero
la sera che mi rifiutò
che la porti nella polvere
nel succo dei suoi occhi di vento
che la faccia strisciare
serva di ignoti pezzenti
che la privi di essenze trucchi e vesti
che la ricopra di sangue ed acqua
dal trono dei tarli
che si conceda un solo orgasmo in morte
che la lasci invecchiare dimentica e una
che un sorriso ebete d’estasi l’appaghi

 

 
 
 
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SCAMBI EMOZIONALI

Ostranjenje


gocce grosse e tonfe
sciaguattano sulla polvere
e su scarpe
cedevoli tacchi quadri
di recente lucidatura
beige
un cielo di stenti frolli
fa del porfido tazza
senza manico
so che quella era casa mia

di  enjamber

 

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