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"IL MIO TANGO"

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PESTE E CORNA

Post n°107 pubblicato il 04 Marzo 2008 da baciamiancora2006

sottotitolo(perchè LE CORNA SI DIFFONDONO COME LA PESTE)

Per definizione se è vero che il sesso in una coppia stabile stia andando in estinzione, di rimando prolifera sotto le morbide coperte (o eventualmente sulla scrivania dell’ufficio tra graffette e post it , o nei parcheggi degli ipermermercati chiusi etc…. etcc……. etccciùùùùùùù –scusate-) della segretaria ammiccante per esempio(che poi magari è pure racchia). Leggevo l’altro ieri un articolo in cui i signori uomini, costantemente si lagnano degli estintori sparati a gogò dalle proprie compagne, a sopire i turbinosi e violenti focolai indotti dalla loro selvaggia natura ormonale. Lamentavano la scarsità di intesa sessuale specie dopo la nascita di un bambino, la mancanza di giochi erotici ai quali magari si ricorreva un tempo per dare vita al rapporto, e ancora la poca complicità durante l’amplesso(quando per miracolo divino succede di fare all’ammore). Le statistiche confermano questa sofferenza soprattutto da parte dell’uomo e addirittura in casi estremi dichiarano la partner a conoscenza delle abitudini poco ortodosse del proprio compagno,  evidenziando in queste, le cause maggiori delle DOVUTE protuberanze che spesso sentiamo pesanti sulla nostra appena fatta, messa in piega. Della serie: tanto se non ci pensi tu c’è la vicina infoiata o la collega vogliosa ad appagarmi. E non devi lamentarti se hai prurito in testa. Poi ovviamente in base alle modalità e alla frequenza c’è chi subisce l’effetto collaterale del prurito chi invece rimane bloccata sotto i portici. Ma questo amiche, è un dettaglio.

Ovvio che poi non dovremmo far caso se la sera mentre il re della foresta sprofonda sul divano inchiodato al televisore sorseggiando brandy(per non dire birra), ci prende l’insana voglia di fargli una passerella sensuale lì davanti e ti manda a quel paese perché s’è perso le mutande di Flavia Vento. Come non dovremmo far caso se compriamo della lingerie nuova di zecca e viene sfoggiata sperando che non ti tolga gli occhi di dosso. E invece ti tramortisce dicendo – però amore, ti andava meno aderente l’ultima volta - . Per non parlare poi dell’orologio biologico. – No, tesoro oggi non si può sono nei miei giorni-, e lui – ma come, se le hai avute la settimana scorsa?- ……Attimo di riflessione interdetta….- no tesoro mio, veramente è passato un mese da quando hai sollevato i tentacoli dal divano-.

Poi invece ci sono delle situazione in cui siamo più fortunate, durante i giorni fuori da impedimenti anatomici. Ossia il manifesto vitale del testosterone. Specie dopo i pasti.

E se al tuo compagno va di farlo dopo pranzo, non devi pensare di mettere a posto casa prima di correre a lavoro, devi mollare i piatti per assecondarlo( e piacevolmente altrimenti si sente offeso nell’onore), tanto quando rientrerete a casa la sera ti aiuterà nelle faccende non sbrigate.  

Ora, vorrei dire a questi uomini, che forse anziché andarsi a nascondere sotto la sottana della bella di turno, sarebbe meglio farsi una sana chiacchierata con la propria donna(sempre se si è davvero interessati), esprimerle quali possano essere i disagi e cercare soprattutto di ascoltare anche lei. Ma, sappiamo bene che per quanto questi benedetti motivi per i quali veniamo esonerate dalla nefandezza di un simile compito(e dovremmo pure ringraziarli), possano essere la causa di un effettivo imbarazzo relazionale, sono per lo più una chiara giustificazione alla loro “smania da rimorchio”. Perché all’uomo piace il nuovo. Specie una sottoveste nuova. Ma anche questo amiche è un dettaglio. Ne vogliamo parlare?

 
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SCAMBI EMOZIONALI

Postumi



frontale senza rispetto per le terga
fuga dall'unica sodomia
di spiagge isolate
senza grani
incuneandosi tra sentori
di malumore
quel velo
si lacera per riformarsi
sorta d'eterna verginità

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Perifrasi

lento schiudere
di parentesi simmetriche
e caparbie flutti
di salinità crescente
scorrono in aiuto
alla germinazione
di piaceri inconsueti
la mano scopre un volto
per saziarne un altro

di enjamber

Danzando lenti
si lascia a speranza
il sentiero di destra
come se il suo accettare fosse
implicito
lei non si butta
su ogni vita
su ogni invito...

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Viaggio a Nord ovest
 
 
 
 
È morta e breve la vostra pianura,
 così l’abbiamo sognata dal treno dei caci
E delle sedute strette,
Intercettata da troppe case
E macchine in tripla fila.
Era il ’56 e il Polesine
Ancora indugiava sotto
I terrori di ogni piena
La luce di novembre filtrava a fatica
 tra nebbie e rovi esausti.
Era lunga la terra solcata di scoline,
Enorme dopo l’aratura dell’alluvione.
Scesi dal treno che univa Bari
Alla nebbia tendevano lo sguardo
Verso né  mare né monti,
Solo lembi di terra a perdita d’occhio
I figli del tavoliere scoprirono
Un’aria di inquietudine
Come se lo spettro dell’infinito
Aleggiasse su quei campi attoniti.
Avevano sognato bene tutto
la sola data era sbagliata.
Tornassero ora nulla sarebbe fuori posto
Con capannoni ammassati su case
Tenute grandi come un orto e
Macchine che si sorpassano
Lungo canali fetidi.
Non occorre che la cornea di un vecchio
Per abbracciare tutto l’orizzonte
Circondato dai nuovi colli di discariche
L’acqua ospita solo gamberi alloctoni
E digiuni di plastica eternit e cfc.

di enjamber

 

SCAMBI EMOZIONALI

Una Maria


Maddalena fu donna
Cui non bastò l’amore
Portatele un nazzareno
che faccia di lei
ciò che ho fatto di quell’albero
la sera che mi rifiutò
che la porti nella polvere
nel succo dei suoi occhi di vento
che la faccia strisciare
serva di ignoti pezzenti
che la privi di essenze trucchi e vesti
che la ricopra di sangue ed acqua
dal trono dei tarli
che si conceda un solo orgasmo in morte
che la lasci invecchiare dimentica e una
che un sorriso ebete d’estasi l’appaghi

 

 
 
 
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SCAMBI EMOZIONALI

Ostranjenje


gocce grosse e tonfe
sciaguattano sulla polvere
e su scarpe
cedevoli tacchi quadri
di recente lucidatura
beige
un cielo di stenti frolli
fa del porfido tazza
senza manico
so che quella era casa mia

di  enjamber

 

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