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Marcialonga Running 1 anno dopo: non solo corsa

Post n°31 pubblicato il 14 Novembre 2009 da emanuelemonduzzi
 
Foto di emanuelemonduzzi

Ebbene sì è già trascorso un anno dal mio personale esordio nel singolare mondo del podismo.

Proprio un anno fa partecipavo alla Marcialonga Running, la mia prima gara podistica in assoluto, sul famoso tracciato reso prestigioso dalla più nota gara di sci da fondo che si disputa in Val di Fiemme/Fassa.

Un anno è passato in un lampo, la gara è sempre la stessa ma molte cose sono cambiate: gli impegni lavorativi sono drasticamente aumentati, la prole inizierà ad andare a scuola, le abitudini familiari stanno cambiando. Anche il beach volley, la mia più grande passione, dopo era stato dormiente per oltre un anno, a causa delle note vicissitudini trattate anche su questo blog (a proposito a breve altre puntate della saga Beach Volley Gate), sta ritornando in auge...insomma un anno denso di cambiamenti e novità.

Si diceva che la gara è sempre la stessa ma qualcosa è cambiato.

Premetto che non mi piace correre in modo fine a se stesso, non mi piace il podismo come sport ma devo dire che emana un fascino irresistibile e porta a scoprire se stessi sia dentro che fuori. Non ho nessuna velleità sportiva nel podismo anzi: l'obiettivo è sempre quello, portare a termine il maggior numero di grandi classiche della Romagna ivi inclusa la 100km del Passatore, collezionando il maggior numero di maglie nere possibile.

Durante questo ultimo anno con la partecipazione alle prime gare ho affinato un po' la tecnica seguendo anche i suggerimenti del mio mentore Piero 'MilesEater' Paganelli: quindi ben venga la crema nei piedi antivesciche o quella sui capezzoli per evitare le abrasioni ma GIAMMAI tradirò la mia natura di beacher indossando sempre il mio storico boxer da mare fiorato e la canotta da beach volley per ogni gara podistica.

Dopo un anno e qualche altra podistica effettuata dal mio esordio ho perso l'inibizione e sudditanza/superiorità (a seconda dei casi) nei confonti di questo strano mondo senza però mai mancargli di rispetto.

La gara di indubbio fascino non è poi stata tanto diversa dalle altre anche se disputarla con MilesEater, costretto ad andature vergognose rispetto ai suoi standard per colpa del sottoscritto, non è mai la stessa cosa: qualche saggio consiglio, qualche tattica di gara, un piccolo aneddoto sulle sue imprese ti apre sempre le mente.

Questa volta però anche il sottoscritto ha insegnato qualcosa a MilesEater: vivacchiare nelle retrovie, imparare a convivere con la 'scopa' (quello che chiude la corsa), arrivare ai ristori quando il the caldo è diventato the freddo... fino al siparietto finale: oramai nelle ultime posizioni i due baldi padani decidevano infatti di puntare assolutamente alla maglia nera arrivando persino a fermarsi per ristorarsi alla tavola di un gruppo di locali lungo il percorso che si accingevano ad un pantagruelico pranzo della domenica.

Dopo questa sosta anomala finalmente l'arrivo: l'accoglienza per gli ultimi è stata, per una volta, onorevole tanto quanto per i primi e la maglia nera è stata conquistata col sorriso sulle labbra.

Stessa gara, stessi kilometri, stesso paesaggio ma emozioni diverse da un anno fa... ma sempre emozioni.

 
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Beach Volley Gate: lo scandalo FIPAV/FIVB/WVBF [INTERMEZZO DI ATTUALITA']

Post n°30 pubblicato il 14 Aprile 2009 da emanuelemonduzzi
 
Foto di emanuelemonduzzi

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INTERMEZZO DI ATTUALITA'

Con la comparsa dei primi caldi è doveroso fare un piccolo intermezzo d'attualità su cosa sta succedendo nel mondo del beach volley di oggi.

Il WORLD TOUR della FIVB (la federazione mondiale) ha praticamente invertito il suo trend di crescita e nonostante l'anno olimpico ha perso alcuni importanti eventi (Adelaide AUS, Praga CZE, Zagabria CRO, Berlino GER, Parigi FRA...) non rimpiazzandoli adeguatamente e probabilmente bruciando definitivamente queste piazze. Inoltre ha cancellato i Challengers & Satellites inoltrandoli per competenza alle confederazioni continentali praticamente autoriducendone l'interesse per i media, per gli organizzatori ed per i giocatori stessi. In pratica la FIVB ha riunciato ad impostare il beach volley come il tennis, riconsiderandolo invece a guisa della pallavolo indoor, tradendone la tradizione e la vocazione. Brutto segno.

La CEV (la federazione europea) è riuscita a mantenere un calendario adeguato nonostante abbia perso la sponsorizzazione della Nestea; il budget, da quel che si dice in giro, sarà pesantemente ridotto ma per il momento tengono botta anche se sarà ben difficile che trovino sponsorizzazioni adeguate, in primis il cosiddetto title sponsor, soprattutto in questo periodo di effettiva crisi.

La situazione FIPAV (la federazione italiana) è pressoché grottesca...oramai è Maggio e non si sa nulla di nulla di quello che sarà fatto sul territorio nazionale ad eccezione del costosissimo evento internazionale di Roma e di quello sudatissimo di Roseto degli Abruzzi sempre però appuntamenti internazionali del calendario FIVB (a proposito un sincero in bocca al lupo all'evento di Roseto ed a tutta la terra di Abruzzo!). A livello nazionale si narra di 5 tappe ma chi/dove/come/quando/quanto? Molti giocatori stanno intensificando gli allenamenti in vista della stagione agonistica, novità positiva per il contesto italico dove di solito per allenamento si intendeva la partitella, ma rischiano di avere una cartuccera piena e nessun bersaglio su cui sparare.

Nel frattempo un 'astuto' organizzatore centro-italico, che si nasconde dietro un popolare sito da cui spara le sue sentenze a destra e manca al limite della querela, sta contattando tutti i promoter italiani in particolar modo quelli che hanno già organizzato il campionato italiano proponendo il suo evento assolutamente privato e di proprio tornaconto: in pratica, pur avvalendosi del logo federale, sta facendo concorrenza alla stessa federazione cercando di boicottare l'organizzazione di tappe del campionato italiano di beach volley a favore del suo tour personale... in pratica i giocatori italiani rischiano di avere a disposizione ancora meno eventi 'pubblici' a cui poter partecipare.

Molti dei campionati nazionali stranieri hanno subito bruschi ridimensionamenti ed alcuni gloriosi del passato non si sono ancora ripresi. Inoltre è oramai quasi impossibile parteciparvi, a causa delle condizioni ristrettive imposte dalla stessa FIVB che cerca in ogni modo di tutelare i suoi eventi internazionali, evitando che tappe nazionali siano travestite da eventi internazionali con la partecipazione di atleti di alto richiamo come per esempio quelli sudamericani.

Ci rimane infine la WVBF con il fantomatico ProTour (che NON è PROSERIES!!! anche se pare chiaro il tentativo di 'ambush marketing' come si lesse una volta) che ha annunciato un fantasmagorico calendario in mezzo mondo. Pagheranno i fornitori ed i giocatori? Riusciranno ad evitare altri decreti ingiuntivi? Basta fare qualche telefonata in giro per scoprire come è andata fino adesso.

Cosa farà PROSERIES? Chi lo sa...forse io.

Stay tuned!

 

 
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Beach Volley Gate: lo scandalo FIVB/FIPAV (11a puntata)

Post n°29 pubblicato il 14 Aprile 2009 da emanuelemonduzzi
 
Foto di emanuelemonduzzi

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A META' DELLA META

Siamo così giunti alla metà del nostro viaggio nello sporco mondo dello sport ed in particolar modo del beach volley, il nostro beneamato sport che sarebbe bello considerare sporco solo di fatto per motivi sabbiosi, ma che invece nasconde il suo lato oscuro. Nell'ultima puntata avevo fatto un accenno anche al mondo del calcio sport che nonostante sia sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni, su tutti i canali, su tutti i giornali riesce abilmente a nascondere ciò che più di marcio non ci sia, riuscendo sempre a far deviare le discussioni che contano sul rigore non dato a tizio o sul fuorigioco fischiato a caio. Potete ben immaginare cosa può accadere in uno sport come il beach volley che sale agli onori delle cronache più popolari solo per l'esiguo abbigliamento dei team femminili.

Siamo a metà della meta nel senso che si è conclusa la prima parte del viaggio nel mondo del beach volley fatta con gli occhi del sottoscritto a bordo di quella piccola ma dignitosa imbarcazione che è stata PROSERIES attraverso tutte quelle vicissitudini ed avventure patite nel grande e tempestoso mare federale.

L'aneddoto della settimana è legato alla visita che il sommo imperatore Acosta fece a Klagenfurt durante il Grand Slam, uno dei tornei più belli del mondo: la leggenda narra che la prima cosa che chiese al suo arrivo al villaggio VIP ai referenti locali fu: "I've been informed that Oliver Stamm is playing PROSERIES! It's inadmissible! You have to do something!!!" o qualcosa del genere, insomma il grande Acosta era terribilmente infastidito che Oliver Stamm, storica gloria austriaca del beach volley mondiale, ma che comunque aveva già smesso di giocare nei tornei FIVB, partecipasse agli eventi PROSERIES. Quella era una delle priorità assolute di Acosta nonostante si trovasse al cospetto di un evento assolutamente ed obiettivamente eccezionale come quello di Klagenfurt.

I più audaci osservatori avranno notato che recentemente la grafica del Blog è cambiata: l'impostazione basata sul logo 'piratesco' è rimasta perchè il succo è quello anche se l'identificazione di chi sono i veri pirati un po' meno. Ricordo la newsletter 'Desde l'Arena' emessa alla RFEVB (la Fipav spagnola) che informava tutti di fare attenzione ai tornei 'piratas' di PROSERIES quando invece la bandiera col teschio avrebbe dovuto sventolare in bella vista sui palazzi romani o su quello FIVB a Losanna. A tutte le latitudini la filosofia era sempre quella: abbinare connotazioni negative a ciò che non piaceva... in pratica diffamare a priori.

Solitamente i panni sporchi si lavano in famiglia ma questo blog fa ovviamente eccezione e quindi ora comincerà la seconda parte del viaggio, un viaggio che parlerà di PROSERIES dal di dentro e che coinvolgerà nuovi e vecchi soggetti, pupazzi e pupari, fra i quali farà capolino anche l'oscura WVBF ed il suo orco Jean-Pierre Seppey...ma questo nome non era già venuto fuori con la FIVB?

Alla prossima puntata.

 
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Beach Volley Gate: lo scandalo FIPAV/FIVB (10a puntata)

Post n°28 pubblicato il 23 Gennaio 2009 da emanuelemonduzzi
 
Foto di emanuelemonduzzi

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I PEZZI DA NOVANTA

Ebbene siamo alla 10a puntata e per 'festeggiare' questa ricorrenza non possiamo non parlare dei cosiddetti pezzi da novanta, i gestori del potere insomma i mammasantissima che tirano le fila.

Nelle puntate precedenti ho descritto a quale tipo di pressione sia stata sottoposta PROSERIES in particolar modo dagli enti che in teoria, molto in teoria, avrebbero dovuto difendere l'etica sportiva. Alla fine di questa matrioska del potere si stagliava la figura del CONI che, come si è detto, ebbe anche il tempo di prendersi cura della piccola PROSERIES.

Già avete potuto annotare quale tipo di frecce avvelenate fossero state usate per colpire PROSERIES (chi non lo avesse fatto può rileggersi le ultime puntate) ad ogni modo mancava la cosiddetta mossa finale che fu fatta direttamente dalla Presidenza del CONI in pratica dal sig.Giovanni Petrucci in persona, quello che vedete sempre in televisione. La Presidenza del CONI intimava a PROSERIES, tramite Libertas, la sospensione dell'attività se non della stessa PROSERIES, anzi il termine utilizzato, come da prove cartacee in possesso di PROSERIES, era quello di 'rimuovere'.

Che cosa fa il CONI? Proibisce la pratica dell'attività sportiva solo perchè ben fatta e scatena gelosie? Le associazioni sportive sotto l'egida degli Enti di Promozione sportiva non possono fare eventi con televisioni e sponsor? Che colpa ha PROSERIES se le federazioni annaspano ad organizzare i propri tour proponendo condizioni al limite dell'oltraggioso per promoter, atleti e terzi in genere? Forse la cosa più grave, al di là della vicenda PROSERIES, è che, in pratica, gli Enti di Promozione sportiva possono fare attività sportiva ma solo se 'cioccolataia' (con tutto il rispetto per pasticceri ed operatori del settore dei dolciumi)! Ovviamente questo argomento fu esposto anche ad altri organizzatori di eventi ed ad altri E.P.S., Enti di Promozione Sportiva, per capire che aria tirava anche da altre parti.

I referenti degli E.P.S. dopo i primi proclami "ma non è possibile che accada questo...! E' una vergogna!... Non è la prima volta che vinciamo cause contro il CONI...!" etc. ma poi, alla fine, tutto si perdeva in una bolla di sapone, non tanto perchè non ci fossero delle palesi ragioni a favore di PROSERIES ma solo per ovvi motivi di opportunità, gli stessi già indicati per esempio nella 9a puntata.

Furono poi contattati altri organizzatori di eventi sportivi extra beach volley che avrebbero potuto avere lo stesso tipo di problema nel caso la federazione di riferimento avesse voluto mettere le mani sui loro eventi (un esempio: tennis e beach-tennis per intenderci). Alcuni di questi avevano studiato le più incredibili alchimie fanta-sportivo-politiche: c'è chi vantava amici al Ministero dello Sport pronti a proteggerlo, c'è chi a metà del proprio evento ne inseriva uno di danza per avere il patrocinio della federazione di riferimento e quindi stare indirettamente a posto col CONI... non è uno scherzo: questa era e credo sia ancora la realtà... un vero e proprio teatrino dell'assurdo.

Il periodo del mini-scandalo fra CONI-FIVB-CEV-FIPAV-LIBERTAS-PROSERIES ero lo stesso di quello ben più grosso di calciopoli. Lo stesso CONI, la FederCalcio e chi più ne ha più ne metta erano nel marasma più assoluto, tutti pronti allo scarica barile per cercare di salvare la poltrona, ben sapendo però di avere sempre un asso nella manica, poiché la giustizia sportiva è amministrata sempre dagli stessi... chissà perchè CONI e federazioni hanno sempre mosso mari e monti per gestirsela sempre "in casa".

Un piccola digressione sul mondo del calcio, comunque da me tanto amato: è incredibile quali e quante porcate siano capitate all'interno del mondo del calcio senza che nessuno batta ciglio, non parlo per rigori non dati o di  fuorigioco inesistenti bensì di tutta quella poltiglia societaria ed economica che ci gira attorno, senza che nessuno dica niente nonostante ci siano ogni giorno decine di trasmissioni sportive e ben 3 quotidiani nazionali che parlano solo di sport. Anche con calciopoli si è adottata la soluzione all'italiana ed in pratica l'unica cosa che ha fatto la FederCalcio è stata quella di cambiare l'allenatore della nazionale! Questo la dice lunga sulle linee guida politiche adottate nel mondo federale. Se capita così nel calcio figuratevi nel beach volley!

Al mondo del calcio è legato l'aneddoto della puntata: le malefatte del CONI e delle federazioni erano infatti sotto l'attacco di Lucianone Moggi, proprio lui, il capo della triade, l'imputato numero uno di calciopoli. Ebbene capitò che venni in contatto proprio con Luciano Moggi, cosa per me non indifferente essendo cuore granata al 100% con odio puro nei confronti dell'altra squadra di Torino (non fatemela nominare sporcando questo blog... devo però riconoscere che mai come ai tempi di Moggi il Torino Calcio fu così forte quando lo ebbe come direttore sportivo). Fu abbastanza emozionante sentire la sua voce inconfondibile al telefono dire: "Pronto?! Monduzzi sono Moggi!" sapendo poi che il mio numero di telefono sarebbe finito nella lista di qualche procura (mai stupirsi in Italia della Giustizia!). Fu una breve ma piacevole chiaccherata cui seguì la pubblicazione su "Libero" (non il portale ma il quotidiano di Feltri) di un articolo dal titolone "Anche Monduzzi attacca Petrucci" in cui si narrava, assieme ad altre malefatte federali e del CONI, anche della vicenda beach volley. Ovviamente conservo ancora l'articolo che sarà tramandato ai posteri ed alle coscenze di alcuni.

Alla prossima puntata

 
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Beach Volley Gate: lo scandalo FIPAV/FIVB (9a puntata)

Post n°27 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da emanuelemonduzzi
 
Foto di emanuelemonduzzi

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LA PENTOLA A PRESSIONE

Come ricordato nella puntata precedente la pressione politica contro PROSERIES crebbe a vista d'occhio. La strategia adottata da FIVB e FIPAV era quella di tartassare PROSERIES, tramite l' "autorevole" intervento del CONI.

Già è stato ricordato come il primo attacco fu concentrato sul "criminoso" utilizzo del logo CONI da parte di PROSERIES, la cosa fu subito risolta ma la strada era stata aperta per altre azioni similari. Infatti la FIPAV si mosse subito affinché tutte le sedi del CONI, ivi comprese quelle provinciali e regionali, fossero attivate per scagliarsi contro PROSERIES. PROSERIES si trovò a fronteggiare questo attacco praticamente da sola perchè Libertas, cui era affiliata con tutti gli onori, piano piano abbandonò la piccola associazione sportiva in balia delle onde del mare della politica sportiva.

Come biasimare Libertas? Meglio schierarsi a favore di una piccola associazione sportiva con un esiguo numero di tesserati oppure spalleggiare il colosso pubblico nazionale che foraggia gli enti di promozione sportiva ben oltre il 50% dei loro bilanci? La risposta fu ovviamente quella più scontata. Nel frattempo PROSERIES aveva pubblicato il proprio calendario degli eventi sul proprio visitatissimo sito web, e quindi ora FIPAV/FIVB (e CONI) sapevano dove poter sparare le loro cartucce.

Gli eventi più colpiti furono quelli di Scoglitti (Sicilia) e Termoli (Molise) più esposti politicamente, nel senso che gli enti pubblici locali sostenevano direttamente ed indirettamente le manifestazioni di PROSERIES. Arrivarono le prime lettere del CONI ai referenti degli enti pubblici locali in cui in pratica si diffidavano gli stessi a supportare tali manifestazioni aggiungendo il solito mare di connotazioni negative che riempivano gli scritti di tali soggetti. Questo è uno dei rarissimi casi in cui il redattore che qui scrive non ha le prove cartacee, ma al bisogno potrebbero saltar fuori in quanto è nota l'ubicazione degli stessi. L'evento più colpito fu quello di Termoli che PROSERIES fu costretta a cancellare; sin dall'inizio si sapeva che l'evento di Termoli sarebbe stato un azzardo perchè troppo soggetto agli umori politici, l'ingerenza del CONI a monte e le interferenze di alcuni infiltrati a valle misero in scacco l'evento nonostante la buona volontà del referente locale di PROSERIES. All'interno di alcuni enti pubblici locali lavoravano infatti alcuni federali che avevano accesso alle carte (permessi, autorizzazioni, richieste particolari etc.) e quindi riuscivano a prevedere in anticipo e con efficacia ogni mossa che PROSERIES avrebbe fatto in loco. PROSERIES incassò il colpo ma nello stesso tempo fece tesoro dell'esperienza fatta.

Anche per l'evento di Marina di Ravenna, dove il sottoscritto giocava in casa, ci fu qualche tentativo di interferenza e proprio a questo evento è legato l'aneddoto della puntata.

Alla gremita conferenza stampa di presentazione dell'evento si presentò un notissimo giornalista sportivo locale nonché ex-arbitro internazionale Fipav nonché pappa-e-ciccia coi mammasantissimi federali di Roma nonché presidente del Coni della provincia di Ravenna. Notai subito, con stupore, ma non troppo, la presenza in platea del soggetto; la conferenza stampa era stata ben preparata anche per quanto riguardava gli aspetti d'immagine con tanto di backdrop, rivista ufficiale etc. qualcosa di sicuramente atipico per il contesto ravennate abituato principalmente ad eventi sportivi molto locali e circoscritti. In un primo momento pensai che la presenza del soggetto sopraindicato, che raramente presenziava a questo tipo di eventi, fosse dovuta al buon lavoro svolto ma a pensar male non si sbaglia quasi mai. E così fu: dopo le prime domande di rito fatte dai colleghi iniziò l'attacco del soggetto che cercò di screditare con ogni possibile illazione negativa l'evento di fronte ai media ed alla stessa amministrazione comunale. L'atteggiamento del soggetto fu abbastanza grottesco, al limite del ridicolo, nel senso che in pratica faceva il finto-tonto chiedendo spiegazioni  su cosa fosse PROSERIES e della discrepanza perchè nello stesso weekend ci fosse un altro evento di beach a Zagabria (Fivb World Tour) quasi come se fosse un giornalista che si occupava di volley per la prima volta. Gli attacchi furono ben attutiti nonostante gli articoli del giorno dopo furono dello stesso tenore anche se non troppo offensivi. Non credo che fosse tutta farina del suo sacco, sicuramente il soggetto era stato adeguatamente "stimolato" dai federali nazionali a muoversi per colpire PROSERIES altrimenti non sarebbe neanche venuto alla conferenza stampa. 

Questo ad ogni modo la dice lunga su tutti gli strumenti che il POTERE (ma và?!? ancora questa parola) può utilizzare contro qualcuno!

Colgo l'occasione per augurare Buone Feste a tutti tranne ai traditori ed ai "parasederi, eufemismo, che ho avuto il modo di conoscere in questo lungo viaggio nel mondo del beach volley. Loro sanno bene chi sono.

Alla prossima puntata.

 
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