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Mi presento: io sono qui!
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MI PRESENTO: IO SONO QUI!
Non so come ci siate arrivati, ma spero che vi tratterrete e che commenterete quelli che sono i miei pensieri.
A volte saranno banali, a volte tratteranno di argomenti seri, a volte vi faranno sorridere ed a volte no.
Vorrei condividere con voi ciò che mi passa per la testa e mi piacerebbe avere dei riscontri, anche delle critiche, perchè no!
Se vorrete conoscermi potrere iniziare dal mio primo post, quello del 31/10/2008.
Chi può scrivere sul blog
« Natale a modo mio! | Happy New Year! » |
E se per una volta a Natale non si dovesse essere per forza
felici?
E se qualcuno un giorno vi dicesse che detesta la festa più “buonista”
dell’anno?
E se qualcuno vi dicesse che “a Natale si può dare di più” è
una c…ta enorme?
E se il regalo di Natale non fosse un qualsivoglia soprammobile
destinato a rompersi, per caso, sul pavimento?
Questo è il mio racconto di Natale per tutti voi!
AUGURI!
“ E’ la sera della vigilia.
La città è illuminata a giorno dagli addobbi delle strade e
dei negozi e grossi Babbi Natale stanno appesi ai balconi, col loro precario
equilibrio, come ladri che stanno per compiere il colpo della loro vita, quello
che gli risolverà tutti i problemi e li libererà una volta per tutte da quel
fastidioso e ridicolo costume ingombrante e fuori moda.
La casa è vuota e le luci del piccolo albero di natale sul
tavolino del salotto sono spente.
La mezzanotte si avvicina.
Davanti alla finestra vedo gente camminare sulla neve appena
caduta; probabilmente si stanno recando in chiesa per assistere alla messa.
Anch’io tanti anni fa, quando ero un’adolescente semifelice,
come tutti gli adolescenti, uscivo con i miei amici ed andavo in una vecchia
chiesa fredda ad ascoltare le farneticazioni di un parroco troppo anziano per
condurre a termine quella lunga funzione senza strafalcioni degni di Superpaperissima.
Ora non più!
A volte mi chiedo dove sia finita quella persona così
ottimista da sperare che ogni anno nuovo sarebbe stato meglio del precedente,
perché doveva essere così, perché infondo era giusto che fosse così.
Sento i suoi passi dietro di me.
Lui è il mio uomo! Mio, forse.
In realtà lo conosco appena e non sono sicura di poter
definire quella tra noi una vera relazione.
Sesso? Certo!
Non è forse solo per sesso che uomini e donne si attraggono,
si frequentano?
Rimango affacciata alla finestra a guardare un punto
dell’infinito, un punto della notte nera, mentre rivedo me stessa bambina che
lascio sul tavolo un bicchiere di latte con qualche biscotto per Babbo Natale,
che nel portarmi i regali avrebbe trovato un po’ di sollievo alle sue fatiche e
magari sarebbe stato un po’ più generoso.
Ora non ci sono più regali in casa mia, detesto il Natale.!
Tutti si sentono in dovere di essere felici per forza, tutti
si sentono in dovere di acquistare regali per coloro dei quali magari non gliene
frega un cazzo, ma che arriveranno col loro bel pacco dal fiocco grande,
completamente inutile e anche fuori luogo. Si deve contraccambiare, no?
Detesto dover dire “Che bello, grazie, lo desideravo tanto”.
Io faccio i regali quando mi va, quando passo accanto ad un
oggetto e penso che stia lì proprio per la persona a cui lo voglio donare.
Detesto i pranzi in famiglia, quelli dove ci si ritrova con
quella parvenza di ebete felicità da “famiglia Bradford”; detesto le domande
idiote dei parenti che vedi una volta all’anno, le partite a carte o peggio
ancora le cartelle della tombola!
Sento il mio uomo dietro di me. Sento il suo respiro caldo
sul collo.
Non mi tocca, neanche mi sfiora, ma nel mio stomaco si scatena
un uragano.
Immagino le sue mani che si posano leggere sulle spalle, per
poi scendere lentamente sui fianchi, le vedo percorrere il mio ventre per poi
risalire verso i miei seni.
Sento la sua bocca sul collo, la sua lingua che gioca col
mio orecchio.
La mente si offusca per l’eccitazione. Ora non c’è
razionalità; tutto è istinto.
“Jingle
bells, jingle bells, jingle all the way”…
Ora lui è su di me, le spalle larghe, i muscoli tesi, gli
occhi infuocati di passione fissi sui miei; inarco la schiena e godo di ciò che
lui mi può dare.
Cos’è la passione? Perché sono ormai devastata dal costante
desiderio di lui?
Mi abbandono al piacere,da lontano le campane suonano a
festa… Buon Natale.”
Inviato da: mio cpaitano
il 24/10/2009 alle 10:02
Inviato da: Ombrasullerba
il 10/06/2009 alle 08:41
Inviato da: ingegnere.ssa
il 01/06/2009 alle 23:08
Inviato da: solic1
il 01/06/2009 alle 15:03
Inviato da: Trappolinax
il 01/06/2009 alle 09:22