Creato da: garfield007 il 31/10/2008
Considerazioni da working holiday maker a beneficio di amici e conoscenti vicini e lontani

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

desanctissncfabianomulti0majordgl3laurettamasi2002ilariaselvaggiofoladori.aandrea.pirovanoferrialsara.gsfdiuman55atusealbertnicIronMasugarfield007ddw73
 

Ultimi commenti

Non cambierà tanto quando tornerai in Italia! Il livello...
Inviato da: IronMasu
il 18/10/2009 alle 19:18
 
preparate le valigie?
Inviato da: ddw73
il 27/09/2009 alle 07:39
 
No, il flusso di coscienza nooooooo...!!!
Inviato da: liksan
il 16/08/2009 alle 13:04
 
tutto mondo è paese allora. cambierà, forse, la marca dei...
Inviato da: ddw73
il 17/06/2009 alle 07:11
 
attendiamo frementi nuove comunicazioni di servizio. o...
Inviato da: ddw73
il 20/04/2009 alle 18:12
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Quel connerie, la guerre...Pieni di acqua »

Comunicazioni di servizio

Post n°30 pubblicato il 10 Aprile 2009 da garfield007

Quattro comunicazioni di servizio per i due lettori del blog (a cui tra l'altro potrei mandare tranquillamente una e-mail invece di inondare la rete di altre scemenze - ma ormai che ho iniziato): numero uno, a partire da questo post ho cambiato la grafica del blog (ne ho scelta un'altra seguendo lo stesso criterio con cui ho selezionato la prima: a caso).

Numero due, a partire da questo post non terminerò il resoconto delle mie (come chiamarle?) "cose" che scrivo con la solita frase del "Se anche voi, eccetera, allora leggete eccetera" perché il mio amico, quello del romanzo, mi ha detto che tanto non cambia niente per quel che riguarda la promozione del suddetto prodotto, quindi mi ringrazia e mi invita a non perdere tempo e trovare un altro finale per i post.

Numero tre, a partire da questo post - almeno fino a quando non ci ripenso - eviterò commenti sarcastici o denigratori sulla situazione socio-politca italiana. Perché? Perché fondamentalmente non ne ho più voglia e mi sembra di fare il cane che abbaia al vento che muove i rami di notte (è un'immagine sufficiente ad esprimere l'idea di una cosa inutile? - oggi non sono molto in forma).

Numero quattro, infine, sempre a partire da questo post, eviterò anche i commenti sarcastici e denigratori sull'Australia per diversi motivi. I principali sono che non ritengo giusto che la mia esperienza personale trasmetta un'idea sbagliata a chi questa esperienza l'ha già fatta, la sta facendo o è in procinto di farla. Ci sono, a tal proposito, altri blog più attendibili del mio con esperienze molto più verosimili a quelle della gente comune, più eccitanti; voglio dire di persone che si divertono, conoscono gente, frequentano posti e feste, e si godono in tutti i sensi il meglio che può offrire il posto e con lo spirito adatto. Non trovo giusto quindi - solo perché io non amo molto alcune delle cose trovate qui, avrei voluto essere da qualche altra parte in Europa, ma per una serie di ragioni sono finito qui (comunque l'ho deciso io, non me l'ha ordinato il medico), e solo perché ho lo spirito misantropo di un dottor House e quindi fatico a creare una rete sociale propriamente detta, ma solo alcuni piccoli rapporti -, non trovo giusto dicevo far passare un'idea corrotta dal mio personale punto di vista e dal mio personale modo di "sentire" le cose, che - ripeto - è differente dalla media di persone che vengono qui e si divertono. La mia esperienza è diversa, e comunque sto raggiungendo gli obiettivi che mi ero prefissato, quindi non la posso certo definire negativa, anzi. Ma non è un buon motivo per denigrare quello che mi circonda solo per un senso di inadeguatezza e di insoddisfazione cronica (cronico come il raffreddore che mi è venuto).

E poi mi sembra evidente che non sono un piccolo Bruce Chatwin (sto leggendo "In Patagonia" in questi giorni).

Dunque, dopo queste note di lucida autocritica e autocensura da buon samaritano che non so dove sono andato a pescare, vi chiederete - cari lettori - cosa rimane in questo blog se togliamo la frase finale, i commenti sull'Italia e i commenti sull'Australia? Rimangono le nuove rubriche.

Rubrica numero uno: l'angolo della barzelletta australiana. Un tizio entra in un bar con un canguro sotto braccio e chiede al barista... Su un aereo ci sono un uomo di Melbourne, uno di Sydney e uno di Brisbane, e c'è un solo paracadute. Il tizio di Melbourne dice...

Rubrica numero due: l'angolo delle domande dei lettori. "Caro Lei", mi scrive il signor Villanova da Albenga, "ma è vero che in Australia la carne di canguro si trova al supermercato?". "Caro signor Villanova, sì, è vero. Cordialità".

La scorsa settimana, ho dimenticato di diverlo, ho fatto piangere una studentessa. Non è proprio così, è lei che si è messa a piangere da sola perché non capiva come dire l'ora in italiano, mentre il resto della classe comprendeva velocemente. Credo che la ragazza sia un po' frustrata dal fatto che sta per partire per l'Italia e credeva con dieci lezioni di italiano di padroneggiare la lingua senza fare esercizi a casa e senza riconoscere un verbo da un nome. Un problema di alcuni studenti è che spesso cercano di tradurre letteralmente strutture che in inglese non hanno senso. Per di più la ragazza si fa gli affari suoi mentre spiego, sfoglia il libro a caso o maneggia il celullare, e poi rompe l'anima con domande ridicole. Ma è l'unica con cui ho avuto queste frizioni e direi che su un totale di una trentina di studenti tra i vari corsi non è male.

Questa settimana, invece, mi sono sentito offeso come un bambino da un discorso fatto nell'altro posto dove lavoro, il distributore di chiavi. C'è stata una riunione di quasi un'ora dove sono state spiegate alcune cose, e poi ci è stata chiesta più attenzione mentre lavoriamo nel controllare le chavi, le spedizioni e le fatture, e di rispettare i dieci minuti di pausa. La cosa mi ha profondamente deluso quasi fosse stato tutto rivolto a me: primo, credo che nessuno commetta volutamente errori, ma la gente ha anche altre cose per la testa, che per quanto uno si sforzi di isolare dal lavoro incidono comunque, e poi solo chi non lavora non sbaglia mai; secondo, anch'io ho sforato i dieci minuti di morning tea perché il tempo in cui uno si lava le mani, sale le scale, si fa il caffé, sfoglia il giornale e mangia una banana, trova qualcuno in corridoio con cui parlare del clima, sta presto a passare. E quindi mi sono sentito ferito nell'orgoglio come una ragazzina, non so perché, senza un vero motivo. Forse voglio un po' crogiolarmi nell'autocommiserazione in questi giorni perché sta arrivando (finalmente) l'inverno.

Se anche voi fate piangere le studentesse, leggete... ah, no... Mm... beh, sentite lasciamo il finale un po' indeterminato per oggi, poi penserò a qualcosa.

Comunque grazie della visita e della paziente lettura.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963