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Messaggio N° 1857
Tag: Sport
01-06-2006 - 20:06

CAPELLO ATTACCA: "SIAMO PULITI E RESTEREMO IN A"

Dalla sua casa di Pantelleria il tecnico bianconero difende l'operato di squadra e società, condannando il pesante clima giustizialista che  si è venuto a creare: "Mi sembra di rivedere Tangentopoli. La Juve è come il partito socialista di allora. Le intercettazioni non provano nulla, al massimo possono costare qualche punto di penalizzazione.  Abbiamo vinto un campionato regolarmente e stiamo lavorando per costruire una grande squadra".


Tutti zitti, adesso parla Fabio Capello. L'allenatore bianconero irrompe come un caterpillar sul muro di polemiche che adombra la società bianconera, e lo fa rilasciando una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dalla sua tenuta estiva di Pantelleria. Niente giri di parole o frasi di circostanza, ma vere e proprie freccette al curaro indirizzate ad avversari e moralisti, giornalisti e opinionisti.  Don Fabio non risparmia nessuno: "Io sono convinto che la Juventus rimarrà in Serie A e stiamo lavorando per questo. Abbiamo vinto un campionato regolarmente, che è stato giusto festeggiare", esordisce davanti al taccuino di Alberto Cerruti -Io sono uno concreto. Per me i "se" e i "ma" non esistono. Stiamo pensando a creare una squadra competitiva per la massima serie, poi, quando sarà il momento, ci troveremo tutti insieme per rielaborare eventualmente altri progetti: bisogna vedere cosa vogliono fare i giocatori, ma io sono fiducioso e penso positivo. Al massimo ci potrà essere una penalizzazione, visto che di mezzo ci sono dei dirigenti". Il tecnico di Pieris difende la Juventus, i suoi giocatori ed i suoi dirigenti, condannando il clima giustizialista che si è venuto a creare nelle ultime settimane: "Mi sembra di rivedere la storia di Tangentopoli, quando venne preso di mira il Partito Socialista – afferma il tecnico bianconero –. Ecco, la Juventus è come il Partito Socialista di allora, c'è una campagna anti-Juve. Ma la Juve non ha mai comprato le partite, nelle intercettazioni si parla di alcune cose, ma che poi si siano avverate è un altro discorso. Io non rinnego i miei sentimenti nei confronti delle persone con cui ho lavorato bene per due anni. Anzi in un momento di difficoltà sono ancora più vicino a loro". E su Luciano Moggi, non ha paura di esporsi:"Le sue colpe? Dico soltanto una parola: superficialità". Capello guarda avanti, parla di programmi e del futuro senza la più la Triade: "Con un nuovo gruppo dirigente dopo 12 anni, per me sarà una sfida ancora più eccitante - ammette il mister, anticipando quello che sarà il suo ruolo  -. A me piace stare sul campo. Posso dare qualche indicazione, ma la scrivania la lascio ad altri, perchè non voglio occuparmi dei contratti". Sul fronte tecnico, Don Fabio sottolinea la qualità dei nuovi innesti Marchionni e Zanetti, prefigurando un possibile rientro alla base di Palladino e Mirante. "Alessio Secco è uno molto in gamba e sta lavorando per completare l'organico con un paio di rinforzi importanti". Capello svela di aver incontrato nei giorni scorsi alcuni emissari del Real Madrid, intenzionati a portarlo in Spagna assieme all'ex Ds romanista Baldini: "E' vero, però,  a loro, come a tante altre squadre che mi hanno cercato,  ho sempre ripetuto che mi sento un allenatore della Juventus. Tra queste c'era anche l'Inter, che mi ha cercato quattro o cinque volte con il suo presidente in persona. Prima dell'ultima partita di campionato mi ha fatto chiamare dicendomi che non se ne faceva più niente, inventandosi la scusa che era scoppiato lo scandalo. Siccome non è la prima volta che accade ho avuto l'impressione che a Moratti piaccia fare l'allenatore". Capello allenta il mascellone e saluta. Arrivederci al 15 luglio, al Centro Sisport ed in Serie A.  

di: corsivo79



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