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Messaggio N° 1948 21-09-2006 - 20:26

Ratisbona!!!!

Il credere in qualcosa ci porta al convincimento personale che la ragione sia ipso fatto dalla nostra parte, vuoi per ignoranza o per semplice presunzione personale che ci spinge a dimostrare a chi è contrario al nostro credo l'errore in cui vive.

Parlare di religione partendo dal concetto su espresso, diventa cosa poi ancora piu difficile e nello stesso tempo tarata a convincimenti che s'imperneano su credenze, fervore e fede.

La nostra Religione come tutte le altre è basata sul concetto del credere senza avere materiali prove che documentino il reale effettivo e scontato fondamento della cosa, sta di fatto che la preghiera principale per noi cattolici resta il Credo, e alla base di tutto la Fede che c'impone di credere senza chiedere vere prove materiali.

Ma, i cristiani nella storia sono sempre stati vittima di chi, nella qualità, si riteneva l'unico assertore di verità assolute, come poi la Chiesa nel proseguo dei secoli ha evidenziato con pratiche assolutistiche e violente, vedi i famosi Tribunali della Santa Inquisizione e le famose Crociate, forse eventi scaturiti per la cattiva interpretazione della visione di san Paolo, davanti al quale si erano chiuse le vie dell’Asia e che, in sogno, vide un Macedone e sentì la sua supplica: «Passa in Macedonia e aiutaci!» .

Ma resta ben evidenziato che queste "pratiche" erano dettate dall'uomo, che per interessi personali e politici aveva elaborato a suo favore e non di certo dal Dio cristiano a cui noi tutti ci rapportiamo, quindi una vera politica umana che di Divino non aveva nulla.

In ogni popolo il valore dello stesso è dato dal modo in cui si rapporta con altri popoli e da come è riuscito ad innalzare il suo stato da ignorante a culturalmente edotto, portando di fatto il suo modus vivendi a livelli di netta diversificazione dagli altri e nello stesso tempo ad un livello di vivibilità migliore.

Esiste una netta differenza dal mondo orientale a quello occidentale, che non si basa solo su affermazioni economiche, ma che è ben evidenziato dal modo di vivere, dal modo di rapportarsi e di come siano usciti dalla fase embrionale di violenza dettata dall'ignoranza delle parti in causa.

Ma cosa è successo a Ratisbona.

Il Papa, Benedetto XVI, in un ambiente universitario ha elaborato un discorso che alla base aveva un concetto espresso dal re bizantino Manuele II Paleologo, «Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava» pensiero che esprime la jihad (guerra santa).

Concetto completamente differente dal " logos " cristiano, e per logos intendiamo la ragione, intendiamo Dio, che invece ben esplicita il pensiero di ragionare e di convincere, "lasciate che essi vengano a me ", completamente contrario alla guerra come mezzo per diffondere la fede nel mondo, ed è inutile confondere il Dettato di Dio da quello poi applicato dagli uomini per interessi di parte.

Quindi Dio non parla di guerra o di ijhad, ma parla di come portare alla fede una persona, tramite il convincimento e il buon comportamento, e non tramite la violenza che resta contraria alla natura di Dio che predica l'amore e la pace tra i popoli.

Questi concetti in un ambito culturalmente avanzato sono la base di disquisizioni, sono il vero sale della mente che porta uomini di cultura ad interrogarsi su tanti concetti che restano difficili per un uomo comune occidentale, che tra problematiche di vita quotidiana e ricerca della sopravvivenza pone un interesse relativo, e che diventano incomprensibili per un uomo orientale, per il motivo di seguito riportato.

Ora, quello che le televisioni ci propinano e quello riportato dal visus di quanti recatosi in paesi mussulmani hanno raccontato, ci lascia tranquillamente pensare che buona parte del mondo orientale sia culturalmente non abile al discernimento di tali affermazioni, che montate ad arte da fautori di ijhad e dittatorelli rampanti hanno usato per infiammare gli animi di popoli che vivendo in miseria ed ignoranza vedono nella cultura della loro religione l'unica fonte vera, ovvero l'unica ricchezza di cui sono possessori e che li rende superiori a tutti gli " infedeli" che non appartengono alla loro casta.

Ma se posso capire e non scusare il comportamento di tali genti, mi resta impossibile capire e scusare il comportamento di chi è preposto alla guida di governi, quando il capo del nostro governo, On. Prodi, a espicita domanda sulla sicurezza del Papa durante il viaggio di novembre in Turchia, risponde: "Non ne so nulla. Ci penseranno le sue guardie", mi lascia perplesso, e mi lascia pensare che forse per Prodi solo chi appartiene a bandiere monocolore, possibilmente rosso Cina, sia da difendere, oppure che il suo NON SAPERE sia continuo, vedi i fatti della Telecom, ma certamente sapra come ergere sù una nuova figura che ha conosciuto in Cina i famosi Ispettori Politici.

Mentre quando a Roma , un fascicolo è aperto contro ignoti perche le minacce apparse su alcuni siti riconducibili ad organizzazioni terroristiche rivolte al Papa, alla Santa Sede e alla città di Roma hanno spinto gli inquirenti della procura romana ad aprire un'inchiesta, la cosa mi mette agitazione.

Pepone e Don Camillo insegnano che nel vociare delle piazze, nello sguazzare dei comizzi sia inteso che ogni parte giochi il suo ruolo, ma quando Pepone o Don Camillo, distintamente, per avverse situazioni di vita si sono trovati in difficoltà serie, allora, l'uno è sempre corso in aiuto dell'altro prescindendo dal colore della tunica o da quello dei pensieri politici, perche anche Pepone battezzo il figlio e nei momenti bui si è sempre rivolto con gli occhi a Dio a chiedere aiuto.

In ultima analisi, provate per un attimo ad immaginare tutto il mondo gay o a tutti coloro che per i famigerati pacs, o per l'aborto o per le manipolazioni genetiche e motivazioni simili imprecano contro il Papa e la Chiesa, credete che se la nostra Religione fosse simile ad altre sarebbero ancora vivi???

di: il.corsaro.nero



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