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Messaggio N° 2125 13-02-2007 - 13:59

BRIGATE ROSSE??? No, grazie...preferisco lo Stato




Discorrere sull'origine, sulla nascita, sulle motivazioni storico-politiche del fenomeno delle Brigate Rosse, che in questi giorni concentra su di sè l'attenzione dei media, sarebbe lungo e dispersivo, impossibile farne un'analisi dettagliata in poche righe, per cui mi soffermerò su alcuni aspetti, per me rilevanti di questo fenomeno, che di politico ha ben poco.
immagineAbbiamo assistito all'arresto di un gruppo di neobrigatisti, di varie età, varie generazioni, 20enni, 30enni, 40enni, 50enni, soggetti che teorizzano l'uso delle armi per sovvertire i princìpi dello Stato, un'organizzazione comunista combattente, che teorizza e mette in pratica l'unione dell'aspetto politico con quello militare. Un fenomeno, la cui ombra, è ricaduta sul nostro paese già dal 1999, con l'omicidio del professor D'Antona, all'epoca consulente del Ministero del Lavoro e docente di diritto del lavoro, e a cui è seguito l'omicidio di un altro giuslavorista, Marco Biagi, nel 2002.
I "combattenti" si avvalgono di un opuscolo clandestino chiamato " L'Aurora ", diffuso una volta l'anno, in cui si delineano le linee progettuali del disegno di costituzione del partito comunista politico-militare. Gli obiettivi primari consistenti in quelli di alimentare conflitti sociali, inserendosi in varie categorie di lavoratori ( autoferrotranvieri, metalmeccanici ), resistenza di massa per la presa del potere e rivalutazione dei valori dello Stato.
Evitando di prolungarmi sull'inutile, quanto assolutamente condannabile posizione, di questi movimenti sovversivi, va evidenziato ancora una volta il nostro Diritto di NON STUPIRCI.
Si. Il Nostro Diritto a NON STUPIRCI dinanzi ad uno Stato che fin'ora è rimasto assente, per lo più sui problemi sociali, continuando a diffondere ideologie antiquate, obsolete, intolleranti, leggi errate in materia di lavoro, leggi simbolo di faziosità e di schieramenti politici.
Queste le cause principali di tutta la violenza, che parte dalle teste, per arrivare ad impugnare armi corte e lunghe, in nome di una POLITICA che in questi casi non esiste, ma è solo PATTUME ideologico-militare.
Per un cambio radicale dello Stato, che sia più attivo, più partecipe, padre di un potere legsislativo in grado davvero di modernizzare la vita attuale, bisogna davvero rassegnarsi all'omologazione di gruppi di estrema destra o sinistra ??? Altrettanto pericolose le posizioni di Forza Nuova, al cui comando ritroviamo esponenti della destra estrema, radicale, condannati in passato per azioni sovversive e bande armate.
Bisogna rassegnarsi agli estremismi???
Alla violenza ??? All ' uso della forza  ???
Giammai.
Queste parvenze di pensiero armato nulla hanno a che fare con lo Stato.
Forse aveva ragione Leo Longanesi, giornalista e scrittore italiano, quando diceva che in Italia l'unica cosa che funziona davvero è " il disordine " .


scritto da:  julia974



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