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Messaggio N° 2323 27-07-2007 - 20:23

Devo dirlo



Eccoci di nuovo, tempo fa, quando si verificò il caso di Welbi, tutti pronti a condannare quel desiderio di terminare il proprio calvario in modo dignitoso e responsabile, chiesto da una persona che di dignitoso ormai conservava solo la sua lucida mente ed altrettanto pronti a condannare, chi dopo tante richieste ha provveduto ad aiutare quella richiesta...

Mass media e clamore, scandalo e disdegno, quell'uomo addirittura non ha meritato un funerale religioso, mentre chi si suicida nel pieno delle facoltà fisiche, ma non lo dichiara apertamente ne può godere...

Ieri è morta un altra persona in Sardegna, nelle stesse condizioni di Welbi, anch'essa da tempo aveva chiesto di porre fine alle sue sofferenze e ad una condizione inumana, alla quale è stata relegata dall'attuale tecnologia medica; ma le sue richieste sono state puntualmente ignorate, tanto da spingere quest'uomo, o per lo meno ciò che rimaneva di lui a decidere di fare uno sciopero della fame e della sete, che nella totale indifferenza del paese lo ha portato a morte, con ulteriori sofferenze...

Mi sento profondamente soddisfatto dell'assoluzione piena del medico che con coraggio ha deciso di aiutare Piergiorgio e nella speranza che voltare lo sguardo dall'altra parte non sia più possibile e che certe questioni debbano essere affrontate con coraggio ed onestà, come già accade in altri paesi, debba divenire un obbligo morale per ognio persona dal tiolo: "ESSERE UMANO"

FAR FINTA DI NON SENTIRE O NON VEDERE, NON ESONERA DALLE PROPRIE RESPONSABILITA' NESSUNO DI COLORO CHE HANNO IL DOVERE ISTITUZIONALE ED UMANO DI INTERVENIRE; ma...

L' assoluzione è passata in silenzio, senza troppa pubblicità, questo mi indigna ulteriormente, i giochi mediatici, del dire sottovoce o dell'evidenziare solo quello che si vuol far sapere, sono sporchi...

Al tempo della condanna, si sono fatte mille trasmissioni e ogni giorno si parlava della questione, oggi tutto tace; non so se le coscienze di alcuni  potranno rimanere così silenziose.

di: JON.L



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