Creato da: Blog_Magazine

Blog Magazine

Il Blog Ufficiale della Community di Libero

Area personale

- Login

Cerca in questo Blog

 
trova
 

Archivio messaggi

  << Luglio 2024 >>  

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do

 1   2   3   4   5   6   7 
 8   9   10   11   12   13   14 
 15   16   17   18   19   20   21 
 22   23   24   25   26   27   28 
 29   30   31         

Guarda le immagini del Mese

I miei Blog Amici

Leggi e diffondi

Scrivi anche tua.gif
 
Citazioni nei Blog Amici: 397

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

RSS (Really simple syndication) Feed Atom

BlogMagazine

Top 100 Italia di BlogItalia.it e Technorati

Cunctator

Free Hit Counter Code

 

Messaggio N° 2383
Tag: cronaca
11-10-2007 - 11:23

Strage di Erba, 10 Ottobre 2007 

....peccato che non abbiamo completato il nostro piano, "mancava" Marzouk "....

Questo aveva dichiarato solo pochi giorni fa, Rosa Bazzi quando aveva chiesto di parlare con il Procuratore e raccontare tutto a distanza di dieci mesi dal delitto. Ebbene stamattina è iniziata l'udienza preliminare del processo a carico dei due coniugi rei confessi, udienza tanto attesa.

Ma...Rosa Bazzi non era presente in aula. Aveva però affidato ai suoi avvocati un memoriale difensivo in cui affermava che "non corrisponde a verità" quanto dichiarato da lei in precedenza rinviando alle prossime udienze i dettagli della nuova confessione. Peraltro, in apertura d'udienza, anche suo marito Olindo Romano ha cambiato versione ed ha sorpreso tutti con una dichiarazione spontanea: "Sono innocente". Lui che "non mostrò alcun pentimento nè alcuna emozione" all'interrogatorio di convalida dell'arresto, come scrisse allora il gip di Como, oggi invece ha cambiato strategia difensiva e respinge le tutte accuse. Eppure lo ammise subito: "Mia moglie ha partecipato con me fin dall'inizio dell'irruzione e in particolare ha commesso l'omicidio del bambino, l'incendio della cameretta e successivamente l'omicidio della Cherubini, al quale ho partecipato anch'io: io la spranga e lei il coltello", è scritto nero su bianco nell'interrogatorio.

Proprio stamattina prima dell'udienza, il padre del piccolo Youssef aveva chiesto la pena di morte per i coniugi, dichiarando che si sarebbe aspettato come minimo due ergastoli, pur non ritenendo tale pena comunque sufficiente. Vorrebbe la pena di morte, perchè ci sono quattro persone uccise e una si è salvata per miracolo...


La strage era stata tutta pianificata, una strage compiuta con premeditazione e non per un’impulso improvviso: una strage attentamente pianificata nei dettagli e perpetrata con crudeltà ed intenzioni precise. Questa diabolica coppia di assassini non aveva lasciato nulla al caso e forse, se non fosse stato per il ritrovamento delle tracce ematiche della donna, ci sarebbe voluto ancora molto tempo per scoprire gli autori dell’aberrante azione.
Fu lei a parlare come un fiume in piena ed a spiegare ai magistrati cosa accadde in realtà quella maledetta sera dell'11 Dicembre del 2006. Un racconto disgustoso che lasciò tutti, ma proprio tutti, a bocca aperta. Lessi e sentii i notiziari di quei giorni, ed immaginai la scena agghiacciante di quando lei, riconosciuta da uno Youssef piangente ed impaurito, venne salutata con gioia: sì, si era tranquillizzato, il bambino, perchè l'aveva riconosciuta come amica e l'aveva anche salutata con uno "ciao". Senza sapere che quella donna, come in un film dell'orrore, lo avrebbe preso per i capelli e una volta sollevato, gli avrebbe reciso freddamente la gola.

"Sì, l’ho sollevato per i capelli e l’ho sgozzato, gli ho piantato il coltello in gola, colpendolo dal basso verso l’alto, poi ho girato la lama. Youssef, mi aveva sempre dato fastidio, anche quella sera piangeva, non la smetteva di piangere,e io non ne potevo più"....

Racconta tutti i particolari quella donna. Donna? Beh, chiamiamola così….

Racconta l'agghiacciante freddezza e furia selvaggia avuta nel compiere la strage, l'ammucchiamento dei corpi uno sull'altro e l'intenzione di incenerire tutto per far sparire le prove..

Poi, gettato tutto in dei cassonetti, raccontò Rosa, i due mostri si allontanarono in auto, si recarono in un McDonald's, mangiarono senza particolari problemi, conservarono lo scontrino per crearsi un alibi e tornarono a casa. Tutto sembrò andato per il meglio, all’orrenda coppia.
Ma, nei giorni seguenti alla strage, le cimici ambientali dei Carabinieri, registrarono le loro parole:

"Si sta proprio bene, adesso si che possiamo dormire, senti che silenzio"....

Già, che "silenzio"....Il silenzio di una lucida, lucidissima follia assassina,  la stessa che adesso, in una fredda, isolata cella gli permette anche di ritrattare. O forse no, forse il parlare di follia può avere il significato di una scusante, in qualche modo: forse si trattò solo di un lucido, lucidissimo calcolo, di un progetto spaventoso e disumano.

Clo, disgustatissima......

Scritto da: carol042004



© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963