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Messaggio N° 2447 18-12-2007 - 11:22

PENSIONI

Al 31.12.2007 finisce il Bonus che veniva concesso a chi, pur avendo i requisiti per andare in pensione continuava a lavorare. ( legge Maroni dell'ottobre 2004)

Queste persone percepivano i contributi previdenziali che pagavano le aziende, che anzichè finire all'Inps andavano ad arrotondare la busta paga del dipendente. La pensione di questo dipendente veniva congelata alla data di presentazione della domanda di Bonus.

Secondo dati ufficiali circa 96.000  persone hanno usufruito di questa opportunità, ma sempre secondo questi dati ufficiali il Bonus non ha frenato le domande di pensione ed è stato praticamente inutile.

Mi sia consentito contestare questo dato:

1) se queste persone fossero andate in pensione l'Inps avrebbe dovuto erogare almeno il 70% dello stipendio come pensione, quindi concordo con l'Inps che dice che questa legge ha portato un risparmio di circa 2 miliardi di euro. Queste persone continuando a lavorare hanno percepito il 30% invece del 70%, con un risparmio per l'Inps di circa il 40%.

Concordo inoltre con l'Inps che in assenza di questa legge, la maggior parte di queste persone avrebbero presentato la domanda di pensione.

Avrebbero comunque continuato a lavorare come consulenti.

Solo l' 11,7% di queste 96.000 persone sono donne. Operai, impiegati, quadri e dirigenti sono equamente rappresentati.

Il 23,56% di queste persone lavorano in Lombardia, il 12,33% nel Lazio. ( l'8% circa in Piemonte, Emilia Romagna).

Un quarto di queste persone sono concentrate nella sola Lombardia, perchè?  Scritto da: fatamarie



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