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Messaggio N° 2623 12-10-2008 - 12:09

La morte, a volte non è sempre -sacra-

*

La morte è argomento forte, e per -definizione- il morto è sacro.

Non voglio parlare del morente, che merita sempre rispetto e pietà, e che è sacro a prescindere, in quanto soggetto -ancora- vivente.  E non parlo nemmeno del corpo senza vita, che è la parte più trascurabile del morto.

Parlo del  -chi era – del -chi fosse –  il morto.

Qui, devo mettermi d’accordo con la mia coscienza e chiedermi: la morte lo ha reso migliore? Se sì, io mi sto servendo della sua morte per farlo migliore di quanto fosse. E perché lo faccio?
Su questo permettetemi d’essere spietata, cioè impossibilitata a concedere pietà: se lo faccio, lo faccio perché non considero quella morte una perdita, ma un guadagno collettivo. E si tenga presente che per guadagno collettivo indico comunque una sottospecie di guadagno personale perché la collettività che presumo tragga guadagno ,è una mia proiezione.
E dunque? Non dovrei impormi più onestà rispetto verso il morto? Non dovrei evitare l’orrore morale di sorprendermi a pensare -uno in meno-? _ E come posso evitarlo?
Io penso di poterlo fare in un solo modo e così faccio: m’impongo sempre di trattare il morto come se fosse ancora vivo. _ È il mio modo di rispettarlo, senza guadagnarci nulla, anzi, ricavandoci solo il sentirmi onesta dinanzi a me stessa (che è roba di un egoismo bestiale....).....

......ecco perchè mi sentirei di dire che la morte non ha reso migliore Haider, penso che  anche da morto rimanga quel che era da vivo: nazista, fascista, razzista e xenofobo, un conservatore della peggior specie....

*

***

Di chi parlo?

Parlo di Haider, quel politico austriaco fondatore del partito nazista austriaco , quello  che ai suoi comizi distribuiva monete con l'effige di Hitler, quello che  riteneva con terribile cinismo che:   - l’Olocausto era solo un fatto un fatto marginale _  Haider proveniva da una famiglia coinvolta nel nazismo (il padre era stato membro delle Sa, truppe d’assalto, e la madre una insegnante membro della Hitler Jugend), nel corso della sua carriera, è più volte scivolato sul nazismo.
La sua -uscita- più famosa fu una dichiarazione nel Parlamento (a Klagenfurt), in cui elogiò la -appropriata politica di occupazione nel Terzo Reich-  avviata da Hitler.

......dall'Italia, molti messaggi di cordoglio, in primis quello di Bossi ( lo ha definito "vincente"), ma anche da molti politici governatori del nord est, infatti piaceva molto a una buona fetta della base leghista. _

NO COMMENT.




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