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Messaggio N° 1744 02-02-2006 - 16:08

Che fatica essere un genitore…



Quando avevo 18 anni vivevo il rapporto con mia madre molto male, la mia non era una madre attenta ai  miei bisogni primari e tra questi non dimentichiamo il dare affetto , non gliene faccio una colpa in quanto considero la sensibilità di una persona soggetta anche al grado di scaltrezza interiore sviluppata nell’arco della nostra vita, malgrado tutto sono diventata grande lo stesso .

Mentre vivevo quegli anni immaginavo come sarei stata io come madre e mi ripromettevo di non fare gli stessi errori che mia madre aveva fatto con me, avevo anche pensato al nome che avrei dato a mia figlia, Valeria ,non so perché ma  quel nome mi rilassava.

Tornando ai giorni nostri, mi sono ritrovata mamma di una ragazza che aveva una fretta di crescere inverosimile, ed è cresciuta sia fisicamente che mentalmente, a 14 anni voleva gli stivali con il tacco, la mini gonna, scollature,(per far vedere cosa poi non si sa   a quell’età il loro corpo è ancora così acerbo che fanno tenerezza) , il cellulare diventa intoccabile, ogni volta che suona la ragazza sparisce, chissà quali segreti avrà da conservare…
Fin qui tutto bene, o per meglio dire fa parte del gioco della vita il voler sentirsi donna quando sei a malapena una bambina, ed è qui che entra in gioco la mamma.

Essere madre vuol dire saper leggere tra le righe, filtrare tutto quello che una figlia/o ti dice. Non sono mai stata favorevole alle sberle e nemmeno le ho mai date, non sono per i castighi o le proibizioni, solo in casi estremi e molto gravi. Se ho imparato qualcosa nella mia vita è parlare. A mia figlia ho detto chiaramente "tieni sempre presente che prima di tutto ai miei occhi sei una persona e poi mia figlia”, con questo le ho voluto far capire che non la considero una mia proprietà ma una persona che devo aiutare a crescere nel migliore dei modi. Recentemente ad un incontro organizzato dalla scuola di mia figlia  con uno psicologo ne ho sentite di tutti i colori, genitori che proibiscono al proprio figlio di vedere un DVD perché considerato un capriccio, figlie che  prendono per il collo il loro padre e picchiano la madre, devo ammettere che visto il comportamento della madre non mi meraviglio di tale risultato. Mi ha fatto piacere vedere una presenza massiccia di padri, ciò significa che qualcosa sta cambiando perché in passato delegavano molto spesso alle madri il compito di allevare i figli. Mi ritrovo spesso a pensare come sarà il passaggio dall’adolescenza alla pubertà della mia seconda figlia che ora ha 9 anni e malgrado ci sia già passata con la primogenita sento dentro quel misto di eccitazione ansia causato dal difficile mestiere chiamato genitore.

di: stella112



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