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Messaggio N° 1818
20/04/2006 - 14:36:53

NESSUNO TOCCHI CAINO!

Ho letto un articolo su un giornale che mi ha fatto pensare, lo so penso troppo, e se qualcuno trova l'interruttore per spegnermi mi fa una cortesia.


Caino e Abele, l'eterna lotta tra il bene e il male, ha un terzo soggetto da inserire nello scenario: il buonista o per meglio dire " il furbetto della bontà"


Credo che sia più deleterio ascoltare uno di loro per qualche minuto, che stare per ore ad ascoltare un "cattivo" che mi scarica addosso la sua vera faccia, il suo vero pensiero, riguardo alla vita, riguardo me stessa, e l'mmirazione che mi suscita direi è smisurata.



Ci vuole coraggio ad essere "cattivi" è faticoso, bisogna prendersi la responsabilità totale di questa scelta, bisogna esporsi in prima persona, trovare il coraggio di dire " mi stai sulle scatole" e pagarne le conseguenze.

Nessuno è totalmente buono, forse i santi per chi ci crede, abbiamo tutti i nostri lati negativi, ma questo esercito di Abeleboys e girl, si moltiplicano e si insinuano ovunque, nella nostra vita, nella politica, in televisione, nei media, nel web e ci propinano una visione ipocrita di se stessi e del loro modo di rapportarsi con gli altri.


Basta guardare tantissimi siti nel web, tutti espongono 2000 bannerini, salviamo i cani, i gatti, i criceti, una candela per tutti, ricordiamo, non dimentichiamo, salviamo...ma la domanda è: chi ci salva da loro? Chi ci salva dalla melassa appiccicosa di parole dette per fare effetto, da nuvolette e fiorellini e stelline, che non partono dal cuore ma dall'esigenza di mostrarsi buoni, magnanimi, nascondendo un coltello dietro la schiena? Gli indiani d'america la sapevano lunga " il cane che lecca la mano non vede il coltello che l'altra nasconde" citava un capo indiano.


Rivaluterei il "Caino" così tanto bistrattato negli anni, quello che non fa il simpatico per forza, ma ha dalla sua la lealtà, la chiarezza, i cui intenti sono alla luce del sole, quello dal quale so cosa aspettarmi, anche niente, ma so a chi mi sto rivolgendo, che non mi illude e non si insinua in modo mellifluo.


E la televisione che propone programmi che grondano miele, addirittura usando le adozioni a distanza, non chiamate con il loro giusto nome, aiuto, sostegno...non sarà tuo quel bambino, nessuno ti dice che forse i tuoi soldi non andranno a lui, ma a tutti quelli che ne avranno bisogno, ma allora diciamolo...non facciamo leva sui sentimenti dei genitori mancati, non facciamo uscire quelle inutili lacrime, non diamo spazio a chi si presenta come portatore di bontà.


Posso solo augurarmi che questa schiera di buonisti abbia una vita breve, che i cainoboys riescano a sconfiggerli, meglio una carezza al mese vera, che 100 al giorno false, non è un inno alla cattiveria gratuita, o al cattivismo che fa tendenza, ma è un "basta" al qualunquismo che fa tanto rima con opportunismo.




scritto da: sissunchi


Inviato da: sissunchi Commenti: 11



 
 
Inviato da sweet.roses il 20/04/06 @ 15:06 via WEB
Carissima sissunchi siamo in tanti ad essere d'accordo con te.Diciamo pure che sposiamo appieno la tua tesi...un augurio...
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da estallido il 24/04/06 @ 12:13 via WEB
hai ragione è meglio essere cattivi,che ipocriti,una maschera di perbenismo che sotto cela la peggior cattiveria e cinismo,il tipico esempio di perbenismo falso e stomachevole l'ho dato per 5 anni....indovinate chi?
(Rispondi)

 
 
Inviato da gb00053 il 20/04/06 @ 16:50 via WEB
ciao, sono d'accordo con te, l'unica cosa che ti volevo far notare è che la frase"nessuno tocchi caino" Sta a significare che un omicida non deve e non puo' essere giudicato da altri uomini perchè solo Dio saprà quale giusta pena infliggergli. E' un concetto alquanto buonista, tutt'altro che un inno alla "sana cattiveria" e alla sincerità obiettiva come tu intendi
(Rispondi)

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Inviato da sissunchi il 20/04/06 @ 17:28 via WEB
Peccato che io non sono credente, quindi non credo alla giustizia di Dio. Quel non toccate caino...è un titolo ironico, per nulla legato alla religione.
(Rispondi)

 
 
Inviato da gb00053 il 20/04/06 @ 17:35 via WEB
certo! stavo solo dicendo che è inappropriato, perchè è tanto buonista quanto le altre cose che elenchi!!non c'è bisogno di essere credenti, x capirlo, e per saperlo.
(Rispondi)

 
 
Inviato da davi_sc il 20/04/06 @ 17:51 via WEB
Ci sono occasioni in cui la lettura di una frase, un brano, un racconto, o qualsiasi altra produzione letteraria ti provoca una sorta di risveglio. Sono quei momenti in cui ti accorgi che forse ti "sei addormentato" e il tuo pensiero assopito non è più in grado di produrre analisi che non siano intrappolate da luoghi comuni e banalit. Ecco, sissunchi, leggendo il tuo scritto ho avuto quella splendida sensazione che si prova ogni qualvolta si può prendere una boccata di ossigeno. Ogni volta in cui il pensiero di un'altra persona non scivola via, ma mette in moto anche i tuoi neuroni. Capita ogni volta che qualcuno trova le parole giuste per esprimere un pensiero latente, un pensiero che è un modo diverso di guardare alle cose. Ma non vorrei risultare seguace di Abele, eheheh, pertanto aggiungo che la dissimulazione sembra insita nella natura umana e soprattutto nella mente di noi italiani. Schiettezza, lealtà, coraggio sono apprezzate e ricompensate con la stessa moneta solo da chi ha la fermezza e la forza interiore di "andare avanti per la propria strada". Il percorso più breve per ottenere riconoscimenti, approvazioni e adulazione rimane sempre la dissimulazione, che io interpreto differentemente dal buonismo. La bontà, quella vera vale quanto la schiettezza, a mio avviso. In fin dei conti, meglio buoni che male accompagnati ;-)
(Rispondi)

 
 
Inviato da gmm01 il 21/04/06 @ 13:16 via WEB
La visione che hai tu del cattivo è un pò distorta .. secondo me . Quello che vedi è solamente uno che dice quello che pensa , i cattivi sono altra cosa Ciao Gianfranco
(Rispondi)

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Inviato da VociDiDonne il 21/04/06 @ 14:30 via WEB
Ovviamente il termine buono o cattivo, caino e abele, sono metafore. Non sto certo parlando di gente "cattiva" nel senso di persone in grado di uccidere, fare del male fisico.
(Rispondi)

 
 
Inviato da stella112 il 21/04/06 @ 13:21 via WEB
Quello che, potrei dire quasi per certo, sissunchi vuoleva far evidenziare, è la sua voglia di veder finire tanta ipocrisia per un sentimento che non è dentro a quelle persone che vorrebbero evidenziare la loro bontà d'animo attraverso vari gesti , facili da fare, ma che troppo spesso non sono animati da uno stato interiore vero che differenzia una persona limpida con sè stessa e con gli altri. Condivido il suo pensiero, ho visto troppo spesso degli agnellini travestiti da lupi. Quanto sarebbe bello se tutte le persone avessere sulle labbra le parole che sussurra loro il cuore, di sicuro sarebbero molto più semplici i rapporti umani.
(Rispondi)

 
 
Inviato da bibitiritiridilli il 23/04/06 @ 20:22 via WEB
Una cosa che non concepisco è: se si è agnostici o atei non puoi permerterti di bestemmiare ( che ne so) quando sei alterato e dici Cristo oppure Dio santo o porco demonio o simili imprecazion, penso non sia correto nei confroti di chi crede.
(Rispondi)

 
 
Inviato da ice_age il 30/04/06 @ 13:41 via WEB
Ciao, sono perfettamente d'accordo con te, il buonismo a tutti i costi mi ha davvero nauseato, soprattutto perchè il più delle volte è un'atteggiamento di facciata. Quindi mi schiero sicuramente tra quelli che non riescono o non vogliono perdonare il pirata della strada, o il chirurgo che sbaglia, o chiunque altro che faccia del male... ice.
(Rispondi)



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