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Messaggio N° 1961
05/10/2006 - 16:13:47

I messaggi subliminali dei film di Totò

In estate, come ormai noto, i palinsesti televisivi cambiano drasticamente ritmi e programmi. Chi decide cosa mandare in onda da giugno a settembre sembra dimenticarsi che non tutti i telespettatori vanno in vacanza e soprattutto non ci vanno tutti contemporaneamente.

Il signor Palinsesto, entità astratta che si fa reale sui nostri teleschermi, nel corso degli altri mesi non si può certo definire entusiasmante, ma almeno i programmi sono "freschi di giornata", a volte si possono trovare film accettabili e anche le fiction sdolcinate denotano un certo sforzo nella direzione di accalappiare qualche punto in più dell'auditel.

Ma c'è un momento in cui il signor Palinsesto inizia a mutare, i programmi finiscono tra saluti commossi e ringraziamenti strappalacrime, i film si perdono di vista e le fiction sono solo repliche dei successoni dei mesi precedenti. Il signor Palinsesto cade così lentamente in un letargo estivo fatto di ore vuote che devono essere in qualche modo colmate.

L'inizio dell'oblio in cui sprofonda il nostro Eroe mi fa scivolare sulla lingua ogni anno e nello stesso periodo la classica frase di rito: "E ora inizieranno i film di Totò…". E ogni anno, nello stesso periodo, i film di Totò iniziano.

Considerando che non mi ritengo un oracolo e non sono neanche una persona segretamente informata delle intenzioni delle singole reti televisive, evidentemente una certa ripetitività di fondo deve esserci.

Il signor Palinsesto riesce a sfornare ogni singolo giorno un film di Totò. Da giugno a settembre.

Siamo a ottobre, il signor Palinsesto comincia a risvegliarsi e alle prime ventate di inaugurazioni festose di programmi nuovi già visti scatta la fatidica frase: " E ora i film di Totò finiranno…".

Sfoglio un settimanale che contiene i programmi dell'ultima settimana di settembre e la prima di ottobre e lascio un segno per ogni giorno in cui c'è un film di Totò. Mi ritrovo con un segno quasi ogni giorno fino all'1/10. Poi iniziano a scomparire. Ora, senza voler entrare nel merito della bellezza o meno di questi film su cui si potrebbe discutere all'infinito per poi arrivare alla conclusione che "tutti i gusti son gusti", mi piacerebbe sapere perché.

Perché ogni anno d'estate ci somministrano tutti i film di Totò, dal primo all'ultimo, anche su diverse reti e diverse volte al giorno? Hanno un effetto terapeutico che noi comuni mortali non conosciamo? Oppure nascondono un messaggio subliminale che qualcuno vuole imporci? Trasmettono un ordine segreto per far restare sedate le persone che invece di essere in vacanza sono rinchiuse in casa a guardare la tv sotto l'effetto allucinogeno dell'afa? E se i film di Totò fossero come quelle canzoni diaboliche che se ascoltate al contrario contengono frasi in grado di influenzare le nostre azioni senza che ce ne accorgiamo?

Questi dubbi fanno nascere in me ipotesi di complotti superiori sul vero significato dei film di Totò che forse nessuno di noi miseri telespettatori estivi conosce sul serio. Se non c'è nessun messaggio recondito, mi chiedo quale sia il moto scatenante che spinge chi plasma il signor Palinsesto a inserire sempre Totò tra gli ever green. Pigrizia? Abitudine? Sadismo?

Posso capire che ci siano individui che vanno in visibilio ogni volta che vedono i film di Totò, ma ci sono altrettante persone che provano lo stesso piacere nel guardare altri film. Mi piacerebbe sapere per quale ragione esclusivamente i primi debbano essere accontentati e non solo ogni giorno, ma addirittura con una cadenza regolare annuale. 

Qualunque sia il motivo ormai il sospetto si è insinuato tra le mie membra e se già in precedenza non ne ero una grande sostenitrice, ormai non potrò più guardare i film di Totò senza avere il timore che dietro a una battuta o a un espressione ci sia un tentativo di influenzare la mia mente.

Un ultima domanda: ma quanti sono i film di Totò?

di:
darxlady

Inviato da: il_giornalaio Trackback: 0 - Commenti: 9



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Inviato da sientmamme il 07/10/06 @ 14:15 via WEB
credo con le comparse circa 100....
(Rispondi)

 
 
Inviato da xerma il 07/10/06 @ 17:32 via WEB
allora cara darxlady i film di Totò compresi quelli in cui era una semplice comparsa sono, se non erro, 108 ed inoltre a scritto oltre 70 canzoni ...... è ancora lunga la serie!!!
(Rispondi)

 
 
Inviato da darxlady il 07/10/06 @ 21:17 via WEB
Per fortuna, ero arrivata a credere che non ci fosse un limite! Grazie per l'informazione, ora inizierò a contarli! Delle canzoni però non ne sapevo niente..
(Rispondi)

 
 
Inviato da horus00 il 07/10/06 @ 22:02 via WEB
Totò è stato un grande attore comico, se a distanza di tanti anni fa ancora ridere, cosa molto difficile con i comici moderni. è giusto che anche le persone giovani abbiano la possibilità di conoscerlo. Poi, come ultima soluzione c'è sempre la possibilità di cambiare canale.
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da darxlady il 07/10/06 @ 22:05 via WEB
Sì...ma sull'altro canale c'è di nuovo Totò...vedi il problema non è nella qualità che non discuto, ma nella quantità!In estate la scelta è decisamente limitata..
(Rispondi)

 
 
Inviato da LaLuceInCucina il 08/10/06 @ 00:10 via WEB
Antonio Vincenzo Stefano Clemente, rappresenta certamente un momento della Cinematografia Italiana di tutto rispetto. Momento abbastanza ampio, considerato che la sua carriera ricopre un periodo che va dal ’37 al ’68, anticipato da regolare gavetta e costanti successi teatrali (ah! dimenticavo: Poeta, Cantante e Paroliere (le maiuscole sono volute). In quegli anni, a cavallo di una Guerra Mondiale, l’Italia trova fra un bombardamento ed un altro, leggeri sospiri di allegria e si permette il lusso di qualche risata. Il 18 luglio del ’45, il Tribunale di Napoli gli riconosce il diritto di fregiarsi dei nomi e dei titoli di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo, Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, Altezza Imperiale, Conte Palatino, Cavaliere del Sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponto, di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e di Durazzo (solo PRINCE ha fatto di meglio… Prince, quello Americano…) Nel 1951, riceve il Nastro d'Argento dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici come miglior attore protagonista dell'anno per "Guardie e ladri" di Steno e Monicelli. Nello stesso anno scrive musiche e testi di numerose canzoni, tra cui la celebre "Malafemmina" (nessun riferimento a cose o persone). Nel 1958 riceve il Microfono d'Argento, nel Novembre del ’59, riceve dall'Anica una targa d'oro in riconoscimento della sua lunga carriera artistica e del suo contributo al cinema italiano. Nel 1964 pubblica con l'editore Fausto Fiorentino di Napoli una raccolta di poesie napoletane scritte negli ultimi decenni, intitolato "A livella". (ne hai mai sentito parlare??? Fa’ attenzione, potresti ritrovartelo a recitarla anche sul tuo loculo – sul mio, è già stato invitato). Infine, nel ’66 incontra Pier Paolo Pasolini (ma lui non lo passano ogni estate in TV – non ha una filmografia abbastanza di spessore???) per cui interpreta "Uccellacci e uccellini" e i due cortometraggi "La terra vista dalla luna" e "Che cosa sono le nuvole?". Per l'interpretazione di "Uccellacci e uccellini" gli vengono assegnati il Nastro d'Argento, e il Globo d'oro. "Sono ormai all'eta' in cui si tirano le somme e non ho fatto nulla. Sarei potuto diventare un grande attore, e invece su cento e piu' film che ho girato, ve ne sono di degni non piu' di cinque. Ma anche se fossi diventato un grande attore ,cosa sarebbe cambiato? Noi attori siamo solo venditori di chiacchiere . Un falegname vale certo piu' di noi: almeno il tavolino che fabbrica resta nel tempo ,dopo di lui" Dimenticavo: si tratta di Totò.
(Rispondi)

 
 
Inviato da ComeDueCoccodrilli il 08/10/06 @ 00:32 via WEB
Pur "senza entrare nel merito", come direbbe darxlady, questo pseudoarticoletto ha provocato in me alcuni dubbi circa la competenza necessaria da parte della scrivente di poter disquisire di cinematografia, come ella liberamente fa. Ad ogni modo esiste ancora la libertà d'opinione, e pertanto non intendo criticare il suo punto di vista, ma ritenere che è forse "per sadismo" che nel palinsesto vi infilino i film di Totò, ecco, questa mi sembra un'offesa completamente gratuita nei confronti di uno dei capisaldi della comicità d'autore italiana. Pertanto dissento in toto (o in Totò) da quanto scritto da darxlady, e mi permetto di consigliarle la visione, nei mesi estivi soprattutto, di tutta la cinematografia dei Fr.lli Vanzina, iniziando da "Vacanze di Natale", passando per "Barzellette" e terminando con "Il ritorno del Monnezza": sono certo che apprezzerebbe tantissimo.
(Rispondi)

 
 
Inviato da darxlady il 08/10/06 @ 14:25 via WEB
La mia critica non è rivolta ai film di Totò, è vero che io non li amo ( ovviamente li ho visti, se no non ne parlerei),ma so benissimo che a molte persone piacciono e soprattutto so che Totò è stato un grande artista. La critica è rivolta alla scarsa fantasia di chi programma il palinsesto.E' vero, la mia cultura cinematografica non è assolutamente completa e rientra nella squallida mediocrità del pubblico medio, proprio per questo motivo mi piacerebbe aumentare le mie conoscenze guardando film di qualche anno fa e di alto spessore che però non vengono mai riproposti. Tra i film di Totò e Vanzina ci sarà pure una via di mezzo...
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da gigi_76 il 09/10/06 @ 12:27 via WEB
Se non le piacciono i film di questo grandissimo e insuperato artista cambi canale o si affitti un dvd. Io, di contro, sono grato di non dover faticare troppo per gustarmi certi film... guardi non vorrei esagerare ma dell'arte non ci si stanca mai!
(Rispondi)



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