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Messaggio N° 2010
16/11/2006 - 10:39:17

ABBIAMO PERSO LA SPERANZA?


Un tempo esistevano speranza e fede alla base di generazioni che si sono succedute fino all'inizio dell'industrializzazione e per l'appunto con il progresso industriale l'uomo ha lentamente reso possibile un cambiamento etico e sociale sbagliato, volto a credere nella sua onnipotenza .

Abbiamo permesso di essere tasselli di una macchina burocratica che influenza pensieri, sentimenti e gusti facendo si che ogni vantaggio sia rivolto ai paesi ricchi maggiormente influenti sulla scala sociale di un sistemaburocratico che ormai è padrone di tutto mettendo la cività umana sull'orlo di un disastro ecologico-nucleare.
Un tempo si parlava di amore,rispetto poi la politica iniziò a muoversi e a scendere a compromessi.almeno apparentemente,a patto da permettere l'espansione del progresso per il vantaggio di tutta la comunità,facendo persino pensare che fosse migliore di qualunque religione,perchè avrebbe permesso l'esistenza terrena di una città divina attirando persino l'attenzione di parecchi fedeli. Praticamente nella ricerca di maggiore energia,vitalità e speranza per il raggiungimento dello scopo terreno deviando l'equilibrio mondiale è stata smarrita l'etica su cui era stata fondata la concezione dell'esistenza umana volgendo l'ago della bilanca solo su un lato , quello del possesso e dell'avere e tutte le cognizioni che ne derivano.

Non voglio intendere che con il progresso , i mutamenti globali e tecnologici abbiano distorto l'essenza stessa della vita, ma con esso l'essere umano doveva essere in grado di guidare la popolazione verso un etica sociale e religiosa alla pari con la sua espansioneimmagine fin dall'epoca in cui era in atto tale cambiamento.
Ormai sono piena di dati in cui ogniuno ha testimonianza delle conseguenze di cio' che è stato fatto,ma neanche ci si cura piu di tanto, inquanto ci siamo affidati a leader politici che a loro volta non si danno da fare piu di tanto..Avro' fatto la scoperta dell'acqua calda, ma le campagne che si stanno facendo per scongiurare  imminenti catastrofi diano solo un impressione dell'interessamento dei potenti, ma pare sia sempre piu una mossa volta al proprio interesse . Dopotutto cosa ci si aspetta da un sistema sociale,che con il progresso ha permesso il fondamento dell'egoismo alla base dell'esistenza umana dove ogniuno raggiungendo la massima libertà è concentrato solamente dagli interessi privati senza aspirare a nessun mutamento (miglioramento) da preferire una catastrofe ai sacrifici. Abbiamo fallito la grande promessa?
Io non riesco ad accettarlo e non voglio crederci,
possibile che l'istinto di sopravvivenza non abbia nessun incentivo per fare si che le popolazioni reagiscano?

Prendano coscienza di un fondamento etico sbagliato invece di usarlo come un discorso futile quando non si ha nulla da dire a tavola o a un bar....

Che la speranza abbia cessato di esistere?
scritto da : mitica11

Inviato da: sissunchi Trackback: 0 - Commenti: 2



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Inviato da stella112 il 17/11/06 @ 11:17 via WEB
Non mi sembra giusto dare la colpa al progresso del male che ci circonda, il male è sempre esistito, è insito nell'uomo da sempre, ogni era ha i suoi problemi. Prendi ad esempio qualsiasi momento dell'esistenza dell'uomo sulla terra e trovami un periodo in cui erano tutte rose e fiori :-). I problemi cambiano, in teoria dovremmo cambiare anche noi, ma non esiste la bacchetta magica, è un percorso lungo e faticoso. Grazie alla globalizzazione che è in atto ci si può rendere conto di quante ere si stanno vivendo attualmente nel mondo. Vedi il terzo mondo, l'america del sud, l'asia.
(Rispondi)

 
 
Inviato da unamicoincomune il 21/11/06 @ 12:21 via WEB
una società che perde il valore del trascendente, di un valore fondante che vada oltre le ideologie politiche ed i particolarismi è una società destinata al declino. Il declino dei costumi e della morale non fanno altro che accelerare il tracollo. Ciao e complimenti per il post
(Rispondi)



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