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Messaggio N° 2056
27/12/2006 - 19:33:28

Formale atto d'accusa!

                                                   I FATTI

Mario Riccio è il medico che ha adempito le volontà di Piergiorgio Welby. Il medico, anestesista rianimatore a Cremona, ieri notte in torno alle 23.30 ha sedato e poi staccato il respiratore dell'uomo causandone il decesso per asfissia.

Welby aveva scelto il 21 dicembre perché, racconta Cappato, "aveva deciso che era ora". Cappato e Riccio, che ha aiutato Welby a morire, sono stati poi ascoltati a Roma dalla Digos, come persone informate sui fatti.

Pannella e i Radicali affermano: "Grazie a Welby non c'è solo un giudice, ma anche un dottore in Italia.

Riccio in conferenza stampa poi racconta: "La causa della morte è stata per arresto cardio-respiratorio alle 23.40".

L'accanimento terapeutico: causa principe tanto vantata e urlata da tutti i partecipanti in questa drammatica vicenda.

La moglie di Welbi ha dichiarato in conferenza stampa che il marito è deceduto per asfissia, procedimento che per la vittima, rappresentava il modo di morire più angosciante e pauroso, cosi come lo stesso Welby aveva, più volte, dichiarato in passato, " il terrore di morire soffocato".

                                                    L'ACCUSA

Il centrodestra sulla morte di Welby e Volonté (Udc) chiedono l'arresto dei "colpevoli di quest’omicidio". Di "barbara strumentalizzazione" da parte dei radicali, parla La Russa di An, e La Loggia (FI) afferma: "L'atto compiuto è illecito". Rutelli della Margherita condanna tale atto, e molti del centrosinistra sono contrari a comportamenti simili, senza parlare del mondo cattolico.

                                              IL REATO IPOTIZZATO

Art.579 cp. Omicidio del consenziente. Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni. Non si applicano le aggravanti indicate nell’articolo 61. Si applicano le disposizioni concernenti l’omicidio se il fatto è commesso:

1) contro una persona minore degli anni diciotto;

2) contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un’altra infermità o per l’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti;

3) contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno.

                                                 IN SUBORDINE

Art.580 cp. Istigazione o aiuto al suicidio. Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l’altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l’esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni. Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da uno a cinque anni, sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima. Le pene sono aumentate se la persona istigata o eccitata o aiutata si trova in una delle condizioni indicate nei numeri 1 e 2 dell’articolo precedente. Nondimeno, se la persona suddetta è minore degli anni quattordici o comunque è priva della capacità d’intendere o di volere, si applicano le disposizioni relative all’omicidio.

                                                    LA DIFESA

La teoria, portata a discolpa da questi personaggi, è l'accanimento terapeutico, che inesorabilmente ha inflitto sofferenze indicibili a Welby che decideva, volontariamente e senza pressioni esterne, a dir loro, in merito al suicidio assistito.

                                                  CONCLUSIONI

Il filosofo inglese Francis Bacon, che introdusse per primo il principio dell'eutanasia, invitava i medici a non abbandonare i malati inguaribili, e ad aiutarli a soffrire il meno possibile. Non vi era però, nell’idea di Bacon, il concetto esplicito di dare la morte.

Nel Giuramento d’Ippocrate (circa 420 a.C.) si legge: Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio, mentre troviamo riscontri nella cosiddetta “eutanasia nel nazismo", nata da un’idea di Hitler che avviò un programma che prevedeva l'eliminazione di malati giudicati inguaribili da apposite commissioni mediche.

La strumentalizzazione dei Radicali che, assieme al fortuito e quanto mai inatteso arrivo di Ricci, lasciano ben intendere quanto di politico ci sia dietro questo dramma vissuto da una persona che nelle sue condizioni era anche vicepresidente dell’associazione Luca Coscioni, la dice lunga in materia di strumentalizzazione.

In merito all'eutanasia si deve tenere ben presente che i criteri di stadiazione agonica non sono un termine medico, ma sono un indice pratico per capire a che punto temporale è l'agonia. Per agonia di solito, s’intende il momento più prossimo alla morte, però, nel momento in cui è diagnosticata una malattia terminale che conduce sicuramente alla morte per quel paziente inizia un'agonia che può durare da pochi mesi a qualche anno, nei quali casi la malattia ha degli alti e bassi e nonostante il dolore, le cure non sono considerate accanimento terapeutico.

Entrando nel merito della "vicenda Welby" si è, giustamente, colti da un senso di pietà che ci spinge a concordare e a dare il nostro pieno consenso ad un’eutanasia che lasci libero il malato terminale da pene e sofferenze spesso uniche, ma una società che si raccoglie per aiutare a morire è contraria al senso stesso di società che ha l'obbligo di aiutare a vivere ed assistere chi soffre, utilizzando tutte le sue conoscenze mediche e scientifiche.

I Radicali che tanto si battono contro la pena di morte e poi sono a favore dell'eutanasia o delle droghe che ammazzano i nostri ragazzi..... sicuramente non hanno ben chiaro il concetto di vita e di diritto alla vita...... forse è ora che Pannella , la Bonino e Capezzone lascino il mondo politico per un lungo... lungo... lungo periodo di riposo.

Mio personale convincimento è che tutti i partecipanti a quest’atto delittuoso siano da condannare aspramente, perché esempi simili mai siano rielaborati e conseguiti da chi volesse emularli. La sofferenza come la gioia, appartengono al genere umano, ed hanno a supporto e difesa, in chi è credente..... la Fede, mentre per chi è laico.... il convincimento al rispetto e all'attuazione dei diritti.

Il diritto alla vita è inalienabile, difeso dalle Leggi Internazionali, dalla Carta dei Diritti dell'Uomo e dalla nostra Costituzione, e nessuno ha il diritto di uccidere un altro uomo e passare per santo.

di: il.corsaro.nero

Inviato da: il_giornalaio Trackback: 0 - Commenti: 23



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Inviato da il.corsaro.nero il 27/12/06 @ 23:29 via WEB
E di questa sera la notizia che Ricci è sotto inchiesta disciplinare da parte dell'Ordine dei Medici di Cremona..................
(Rispondi)

 
 
Inviato da patriota64.cr il 28/12/06 @ 16:49 via WEB
Caro corsaro, non ho nè le capacità giuridiche, nè quelle mediche nè tantomeno quelle morali ed etiche per giudicare simili azioni, ma io credo a pelle, e ripeto sensazione a pelle, che i RADICALI, i CATTOLICI, i MEDICI, i PARENTI, i GIORNALI e TELEGIORNALI, siano soltanto uno strumento bieco di un male della società che si diffonde a macchia d'olio. LA NOSTRA INCAPACITA' UMANA DI MISURARSI CON L'INFINITO !!!!! Spiego: saper vedere le stelle e non poterle raggiungere con una Astronave, è frustrazione, capire che il 90% delle malattie è genetico e non poter cambiare ancora i geni umani è frustrazione, sapere che basta 1 euro per ognuno di noi borgesotti per togliere la fame nel mondo e non riusirci è frustrazione, ecc. ecc. Ecco questa frustrazione si trasforma in violenza, la violenza del medico che stacca il respiratore, perchè arrabbiato con se stesso perchè sa che nessun medico può guarire Welby, lo scienziato che ammira le stelle e impazzisce perchè non esiste astronave per arrivarci, il fervente cattolico che non ha il coraggio di dire basta lasciamolo morire perchè ha paura di non aver la vita eterna, perchè sa che commette peccato, pure questa è violenza, i Radicali che strumentalizzano la scienza a loro uso politico anche questa è violenza, ecc. ecc. POSSIAMO DISQUISIRE ANNI SUL GIUSTO E NON GIUSTO, ma l'uomo è un microbo di fronte all'Universo e nulla può fare senza fare violenza.
(Rispondi)

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Inviato da il.corsaro.nero il 28/12/06 @ 22:25 via WEB
Patriota concordo in pieno sulla tua tesi, ma rimane una delle cause che possono di certo vagliare la cosa a livello filosofico, inteso come stile di vita. Ma quelli sopra citati son fatti avvalorati ancora di piu dal 'intervista del Ricci di oggi su Rai uno in cui dice che nn rifarebbe mai un atto del genere. questo lascia pensare.......
(Rispondi)

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Inviato da patriota64.cr il 29/12/06 @ 00:35 via WEB
Infatti ciò che spinge tutti a dire, fare, pronunciarsi, esporsi è solo il protagonismo e la demegogica venerazione di se stessi. Fra 3 giorni di Welby non gliene fregherà nulla a nessuno, nemmno a PANNELLA alla BONINO e a TG GIORNALI ECC. ciao Buon 2007
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Inviato da barbadav il 30/12/06 @ 12:14 via WEB
Caro Corsaro, cari Moralisti, siete tutti molto bravi e ben educati, avete tutti studiato bene il compitino e recitate la parte degli indignati davanti a questo fatto. Probabilmente siete stati così fortunati in vita vostra da non avere avuto a che fare con persone molto care sofferenti, e non ve lo auguro neppure. Ma la vera violenza non è il fatto di averlo aiutato a non soffrire più, ma strumentalizzare la cosa, aprire dibattitti politici ed eccesiastici, mentre questo povero cristo chiedeva di essere lasciato in pace. La chiesa dice che la morte deve sopraggiungere per cause naturali, ma se a Welby non attaccavano la macchina sarebbe già morto "naturalmente" da tempo. Oltre alla sofferenza che ha patito in vita, pure la beffa nella morte, lo stato considera colpevole lui e chi lo ha aiutato a morire, la chiese considera colpevole lui per aver chiesto il suicidio assistito. BASTA mi fate ridere, anzi no mi fate rabbia! Viviamo in un mondo libero? così ci dicono. Se io compro una cosa quella è mia? così ci dicono! Ma vediamo, se compro una casa io devo versare tasse assurde allo stato, se compro una macchina io devo pagare tasse assurde allo stato. Cosa mi rimane? La vita, la vita è la mia oppure no? Allora io sono libero di decidere di farne quello che voglio, sempre nel rispetto degli altri. Se decido di morire devo essere libero di farlo, non faccio del male a nessuno, e nessuno mi deve poter togliere questo diritto! E questo è il normale iter in cui si dovrebbe almeno vivere, poi io sono molto più estremo. Se io ho una cosa di mia proprietà, una casa appunto di cui oltretutto pago allo stato tasse incomprensibili, quella è mia e la devo poter difendere a tutti i costi, quindi chiunque entra nella mia proprietà senza autorizzazione deve sapere che lo fa a prorpio rischio e pericolo, e non che io mi devo fare legare picchiare violentare stuprere la famiglia e poi se dopo anni lo prendono gli danno 2 mesi e GRAZIE alla STRONZATA dell'indulto esce e fa di nuovo le stesse cose! Ma se uno vi violenta un famigliare voi che fate Porgete l'altro figlio? Ma andate via, mi fate RIDERE, io sono dell'idea che se becco uno che violenta ammazza o fa cose del genere, non serve neppure il processo e tante menate, lo si fa fuori all'istantre. Ma no, noi siamo una bella società li dobbiamo reintegrare, allor atutti al Grand Hotel Prigini d'italia!!! Poi se siamo condannati a 12 ergastoli e facciamo i buoni per Natale ci fanno andare a casa a festeggiare, poi indulto, sconti di pena buona condotta e cazate varie. No No e poi NO! Se sbagli paghi ma paghi davvero! Associazione NESSUNO TOCCHI CAINO : RIDICOLI ASSURDI INUTILI, ma in Italia siamo tutti buoni tutti brava gente, tanto se ti ammazzano il padre che lavora 12 ore al giorno per rubargli l'incasso cosa fa ci sono quelli di NESSUNO TOCCHI CAINO che vengonoa casa a sostituirti il padre! VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
(Rispondi)

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Inviato da il.corsaro.nero il 30/12/06 @ 15:56 via WEB
il tuo sfogo per lo più iroso e sentito lascia pensare una cosa fondamentale, quanto la gente sia stanca di sopprusi subiti in nome di parlamentari che per meri interessi personali fanno quello ke vogliono. Ma, caro barbadav, chiediamoci una cosa: siamo o meno un popolo evoluto??? se è si allora dobbiamo comportarci di conseguenza. Se entrano in casa e metto a repentaglio la tua vita HAI IL DIRITTO di difenderti in tutti i modi, e con la nuova modifica alla legge sulla legittima difesa ORA (passato governo) cio è possibile. L'indulto (attuale governo) ha messo in circolazione,come sai tanti delinquenti che pian piano ritorneranno in galera, giusto dopo aver razziato beni. quello che la tua ira piu chiede è la certezza della pena che uno stato di sinistra in passato e odiernamente (vedi la modifica della legge Turco sulle droghe) rende sempre piu labile e improbabile. In base alla situazione del caso Welby, il fatto in se ispira giustamente un senso di pietà, ma se siamo uno stato democratico e civile viviamo sub legis equindi dobbiamo attenerci a regole e norme che NOI stessitramite gli eletti al parlamento ci imponiamo. La tua vita non appatiene a te, appartiene a tutti noi all'intera società che su essa conta per l'avanzamento sociale qualitativo della stessa. Il Ricci, il medico che ha staccato la spina, ha poi dichiarato in conferenza stampa che mai piu rifarebbe un atto simile. Concordo con te per la strumentalizzazione fatta dai Radicali e dalle televisioni, ma le associazioni come Nessuno tocchi Caino hanno comunque un loro valore, sono calmieri che servono ad evitare che l'uomo nella sua grettezza e sotto l'impulso dell'emotività si scordi di essere un essere umano e si comporti sempre piu come un animale.
(Rispondi)

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Inviato da patriota64.cr il 30/12/06 @ 21:29 via WEB
Tu confondi il Diritto con il Possesso, studiati bene un libro di DIRITTO ROMANO (a quel tempo c'era la pena di morte e la democrazia era teorica) e nonostante tutto quei codici sono ancora la base al 90% di quelli attuali, salvo le schifezze della DEMAGOGIA POLITICA E CULTURALE, che produce leggi infami che non vengono nemmeno spiegate alla gente che si fa trascinare solo sulle emozioni, e poi quando scopre la fregatura che ci sta sotto (vedi come andranno a finire i PACS, che pagherà al comune più tasse) poi piangere. Per cui quando avrai capito la differenza puoi continuare a scrivere :-)) Saluti
(Rispondi)

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Inviato da vpcin il 04/01/07 @ 13:07 via WEB
finalmente una persona che usa il cervello per pensare e scrivere cose intelligenti e sensate, grazie innanzitutto di esistere barbadav ( di questi tempi sei merce rara, credimi), poi ti posso dire con certezza, faccio l'avvocato ( dei poveri diranno in molti, ma chi seennefrega) che quel corsaro li' sta provando a fare il compitino a casa dei neolaureati in legge, facendo il figo, mica lo sa che col decreto Bersani faremo la fame tutti quanti, dire che fai l'avvocato equivarra' a dire che sei disoccupato a vita......... Cmq il punto per me è che la mia amica Paola è ammalata da dieci anni di distrofia, alterna carrozzina a stampelle, 30 anni è giovane e 10 anni fa quando si è accorta di essere stata colpita dal male ne avevamo 20 tutte e due.... La cosa peggiore è di sapere come morirai, soffocando...........io non lo permettero', e chi vuole intendere intenda. DIGNITA' NEL VIVERE E NEL MORIRE.
(Rispondi)

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Inviato da barbadav il 04/01/07 @ 14:44 via WEB
Pienamente d'accordo con te. La dignità di una persona prima di tutto. Non si può COSTRINGERE (e ditemi se questo non è egoismo o emulazione divina) una persona a vivere, o meglio a non vivere, in condizioni disumane, allora vi chiedo, chi è l'animale, chi è il boia, colui che aiuta una persona ad andarsene con serenità e dignità (badate bene dico aiuta, non costringe o fa di sua iniziativa) o coloro i quali Testo alla mano, che poi si chiami Bibbia o si chiami Giuramento d'Ippocrate poco importa, COSTRINGONO a rimanere in vita contro la loro volontà e contro la loro dignità queste persone? Siamo nel 2000 ormai, speravo che vi fossero molte più persone che ragionassero con la loro testa e non sotto dettami religiosi come nel medioevo
(Rispondi)

 
 
Inviato da domai79 il 30/12/06 @ 17:22 via WEB
Caro Barbadav ciò che hai scritto mi ha particolarmente “scioccata” pertanto ho deciso di scrivere la mia. Nel farlo, per chiarezza espositiva, andrò per punti. 1-Nella prima parte del tuo discorso fai appello alla esperienza personale. Ecco io ne ho e posso assicurarti che ringrazio Dio tutti i giorni perché ha dato la forza a chi si prendeva cura di me di aiutarmi a nn soffrire. Come?? Lottando con estrema tenacia per ottenere le cure migliori, che putacaso sono pure quelle che mi permettono di vivere. Una vita diversa ma ti garantisco, estremamente soddisfacente. Quella della morte è l’ultima alternativa alla sofferenza, prima sai quanto ce ne sono…. . 2-Tu dici che la chiesa predica la morte naturale, verissimo… ma prima ancora nei suoi precetti base (i comandamenti) dice “ama il prossimo tuo come te stesso”. Rapportando ciò al caso del dott. Ricci (e di Welby) questo avrebbe potuto significare, e mi riallaccio al punto sopra, impegnarsi per trovare quella agognata cura che oggi avrebbe potuto giovare anche ad altri. Perché Welby invece di lasciarsi morire nn ha usato i suoi ultimi momenti di vita offrendosi volontario per sperimentare, che so, un nuovo farmaco per la distrofia muscolare?? Perché il dott Ricci nn si è buttato anima e corpo sulla ricerca?? Avrebbero dovuto lottare lo stesso (fondi, etica, ecc..) ma credo che il risultato sarebbe stato diverso…. 3-Nel mezzo del tuo discorso parli di libertà di scelta. Giustissimo!! Ma tu dimmi come fa a scegliere saggiamente una persona che ha la mente offuscata dalla sofferenza. E’ scientificamente (e personalmente posso testimoniare!!) provato il fatto chi soffre tende a perdere lucidità nel giudizio. Quantomeno si tendono a vedere le cose con occhi diversi… quelli della sofferenza !!! 4-Infine tu parli di una sorta di “legge del taglione”. Bè…..anche nei casi di atti così disumani come quelli da te citati, la morte in quanto tale cancella la materia ma nn il ricordo. Restando il ricordo persiste pure l’esempio diseducativo, e quindi nulla di nuovo e di buono si genera. Il cambiamento si ottiene solo offrendo un nuovo stimolo capace di generare una nuova risposta (Watson). Offrire modelli alternativi, rinforzare negativamente un gesto.. questi sono stimoli utili per il cambiamento; nella morte ci vedo solo un atto fine a se stesso!!! 5-Sulla strumentalizzazione fatta del caso concordo con te e pure, in parte, sull’indulto
(Rispondi)

 
 
Inviato da rolypolyholy il 03/01/07 @ 17:01 via WEB
Allora io avrei da ridire su alcune cose la chiesa ha negato i funerali a welbi mentre al papa li ha fatti quale e la differenza tra cio che ha chiesto quell povero uomo costretto oramai da 45 anni ad essere un vegetale ed il santo padre che ha rifiutato il ricovero morendo cosi tra dolori atroci e per " arresto cardo circolatorio " anch'egli lui e stato un eroe e welbi no? la soffrenza del papa era piu nobile di quella di qualsiasi altro uomo prima di giudicare gli atti degli altri dovrebbe rendersi conto che ha agito ugualmente due anni fa
(Rispondi)

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Inviato da Live.of.shit il 03/01/07 @ 21:29 via WEB
Paghi le tasse alla Chiesa ? no e allora la Chiesa è una cosa di Chiesa e le sue regole come al casinò. Per cui se sei cattolico la tua domanda è scema e se non lo sei che te frega dell'anima di Welby !!!!!!!! ma il mondo forse ha 3 problemi più importanti di Welby ma vi siete fumati il cervello !!! ???
(Rispondi)

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Inviato da il.corsaro.nero il 04/01/07 @ 00:21 via WEB
roly nn sono daccordo, e non perche ilSanto Padre abbia sofferto fino all'utimo reincarnando anche il vissuto di Cristo, ma per tutti quei malati terminali che lottano appesi ad un filo..... la speranza. Se decici di abbracciare la fede Cristiana devi farlo con tutte le sue regole e viverla dissonando il meno possibile, qui entrano in campo altri valori, tra cui quello di esser coerenti con la parola data con il Credo che abbiamo deciso di accettare. In Welby quello che mi tormenta e mi fa rabbia e la paura che sia stato raggirato reso mezzo per una causa inutile e assurda. La vita è sempre la vita anche la piu brutta ma è sempre la vita........... la morte è la kiusura di ogni speranza.
(Rispondi)

 
 
Inviato da spider976 il 03/01/07 @ 22:33 via WEB
la nave dei valori è andata alla deriva o ogni tanto tornano a riva dei pezzi di legno incompleti...oggi ci si preoccupa del canolino lasciato solo l'estate o abbndonato sulla strada ma del vecchio lasciato morire in casa o abbandonato al ricovero...non gle ne potrebbe fregare di meno a nessuno... cagnolini con pelliccia e cappotto e barboni sotto case di cartoni e giornali nelle stazioni...ma questo è normale..!!!!Bonino, Pannella, Capezzone....viva l'aborto,viva l'eutanasia,viva la droga....poi ce lo troviamo in sciopero della fame x abolizione della pena di morte. Ma quello che loro sostengono dove porta????Il BUON PANNELLA x conto mio può crepare di fame e di sete...
(Rispondi)

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Inviato da il.corsaro.nero il 04/01/07 @ 00:26 via WEB
NO Spider976 anche il "buon" Pannella ha diritto a vivere e rendersi conto che le sue idee sono fallimentari, una cosa hai detto bellissima "la nave dei valori è andata alla deriva o ogni tanto tornano a riva dei pezzi di legno incompleti" NOI tutti come società progredita come UOMO non piu bestia ma essere pensante che progredisce sempre nella ricerca della perfezione e del bene abbiamo l'obbligo di rimettere assieme tutti quei pezzidi legno e ridare la completezza a tutti quei valori che una politica in nome di meri interessi personali... "LA POLTRONA" ha distrutto.
(Rispondi)

 
 
Inviato da barbadav il 04/01/07 @ 12:38 via WEB
Eccomi di nuovo per cercare di rispondere un po a tutti voi. Cara Domai79 io non dico che non bisogna lottare, non dico che alla prima o alla millesima sofferenza si debba cercare per forza la soluzione più semplice, e cioè la morte, ma non tutti hanno la forza di arrivare alla millesima sofferenza, non tutti hanno il coraggio di lottare, e quindi visto che è una cosa personale, se uno chiede di lasciarsi morire, o di aiutarlo a fare non vedo perchè negarglielo. Sul fatto della chiesa (e così rispondo anche a live.of.shit) meriterebbe un nuovo topic per dire tutto quello che ho da dire, dalle tue parole credo tu sia molto credente, e probabilmente questa tua fede ti ha aiutato a resitere e lottare, buon per te, ma non tutti siamo credenti, o per lo meno non tutti allo stesso modo. No, io non pago le tasse alla chiesa, ma la chiesa non le paga allo stato italiano, e qui ci sarebbe da tirarne fuori di argomenti (dagli stipendi dei parroci, al ICI non pagata allo stato, al predicare di donare ai poveri quando loro accumulano e basta....) quindi comandino nel loro stato e non dettino legge nel mondo (ricordiamoci che la causa principale della maggior parte delle guerre è la religione, riflettete!!) Per ultimo rispondo a Corsaro la tua frase "La tua vita non appatiene a te, appartiene a tutti noi all'intera società che su essa conta per l'avanzamento sociale qualitativo della stessa" non mi trova per niente d'accordo, la mia vita non appartiene che a me, la mia esperienza, la mia cultura, le mie capacità sono un bene che posso condividere con la società per farla crescere, ma la vita no quella, almeno quella, non apartiene altri che a me.
(Rispondi)

 
 
Inviato da isha il 04/01/07 @ 15:22 via WEB
Io volevo dire solo una cosa.... quasi cinque anni fa ho perso mio marito 38 anni cancro al cervello in metastasi la diagnosi.... qualsiasi cura , inutile, ed io l'ho visto a poco a poco perdere i movimenti, la lucidità, non poteva più nemmeno stare seduto, perchè la schiena non rispondeva nemmeno a quel movimento, l'abbiamo messo su un bel lettino con le sponde, materasso ad aria catetere, flebo e pompa di morfina ad infusione continua, si è spento come una candela, ma il suo cuore non voleva mollare, di lui rimanevano solo delle ossa doloranti e un cuore che batteva ed io pregavo che finisse di soffrire in fretta. e forse anche lui nella poca lucidità che ogni tanto aveva.... chi mi viene a dire di non perdere la speranza che dio lo avrebbe aiutato... scusatemi ma gli rido in faccia.... se io avessi potutto avrei fatto finire prima quella tortura, quindi ben vengano i dottori come ricci... ben vengano le persone che ti danno una dignità almeno alla morte visto che in vita ce ne rimane ben poca
(Rispondi)

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Inviato da il.corsaro.nero il 05/01/07 @ 15:58 via WEB
Dignità di morire............. hai mai girato pe i manicomi??? hai mai visto un malato di mente vivere nelle proprie secrezioni? parlare da solo e avere una sofferenza immane??? hai mai girato di notte per le stazioni e vedere quanta gente con gradi sotto zero dorme in un cartone e vive una vita sofferente da sempre?? vedi mai i documentari sull'africa di bambini ridotti ascheletri vivere in una maniera indicibile tra mosche e liquami vari?? Lasciamo da parte la Religione, qui si parla di leggi e di valori, se esiste il diritto alla vita non può esistere per fatto il diritto alla morte. Le sofferenze immani di tuo marito e le tue nn possono essere quantificate e nemmeno comprese e meritano il massimo del rispetto, ma se nn credi almeno nella speranza non di un miracolo ma di quel tempo rubato alla morte anche tra mille sofferenze che possa darti la possibilità di essere parte di una nuova scoperta scientifica cosa ti rimane??? Nella morte nn c'è nessuna dignità esiste solo la fine. Ma vivere con dignità nel rispetto dei diritti umani è k'unica cosa che ci contraddistingue dagli animali.
(Rispondi)

 
 
Inviato da barbadav il 04/01/07 @ 15:50 via WEB
Vedete, allora qualcosa si muove, gettando il sasso nello stagno le acque si muovono. E si stà delineando quello che avevo scritto nel mio primo commento. CHi parla bene e fa il moralista è solo colui che non ha vissuto da vicino i fatti, poi ci sono pesone fantastiche che io ammiro e stimo sinceramente come Domai79 che grazie alla fede e alla forza di volontà sanno andare avanti. Io non sono tra queste, io non credo, non ho mai creduto davvero fino in fondo, e ora più che mai non crederò mai più. Non credo che esista un Dio così crudele da torturare le persone a questo modo, non credo esista una forza celeste che ci voglia far soffrie, e se davvero esiste perchè venerarla? Io credo soltanto che la vità è un bene prezioso, preziosissimo, temporaneo, ma alla fine di questa, non c'è nient'altro che la morte. Poi possiamo raccontarci per farci stare meglio che chi muore si trova in posti migliori, possiamo raccontarci per non essere troppo tristi che un giorno li rincontreremo, possiamo raccontarci quello che vogliamo, ma, lo ripeto, è una mia personalissima opinione, finita la vita non c'è niente. Non raccontatemi di anima spirito e quant'altro, parliamo di quello che sicuramente sappaimo ed è provato, ovvero che se non c'è niente da fare e uno soffre come un cane, bisogna aiutarlo sul serio, non promettenodgli un'aureola in un ipotetico aldilà, e se poi non ci fosse? Che se ne fa uno delle ipotesi? Aiutiamolo invece nella vita reale e tangibile, se la sua volontà è non soffrire e morire con dignità rendiamolo felice per l'ultima volta.
(Rispondi)

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Inviato da isha il 04/01/07 @ 16:01 via WEB
io sono pienamente d'accordo con te... lascio ad ognuno di pensare come meglio crede, ma vorrei che ognuno fosse anche libero di scegliere , senza nascondersi dietro ipocrisie bigottismo... la maggior parte dei contro, poi sono quelli che magari dicono si alla pena di morte, che assecondano le guerre .... che rabbia!!!!!
(Rispondi)

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Inviato da il.corsaro.nero il 05/01/07 @ 16:00 via WEB
Barbadav, se non credi in nulla vivrai solo una vita nel dubbio.
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Inviato da patriota64.cr il 05/01/07 @ 11:18 via WEB
Io penso solo alle statistiche, da uomo razionale e di cultura tecnica. In Italia abbiamo circa 10.000 persone che soffrono + o - i drammi di Welby, alle quali va sicuramente il nostro pensiero, ma fare leggi o normative per pochi numeri è l'alibi per poter CONDANNARE A MORTE altri soggetti che soffrono le prevaricazioni famigliari, soprattutto se c'è CARNE DA MANGIARE (patrimonio) che per LENIRE le sofferenze del CARO MALATO, lo fanno diventare LEGALMENTE il CARO ESTITO !!! Nessuno invece soprattutto i RADICALI che si atteggiano sempre a salvatori della PATRIA, pensa alle oltre 700.000 persone uomini e donne che vivono la miseria di non arrivare a fine mese a causa delle separazioni INGIUSTE o perchè non ricevono adeguati alimenti dal cogniuge che potrebbe darli, o perchè oppressi da alimenti onerosi erogati a cogniuge ceh nno ne avrebbe bisogno. (SPEREQUAZIONE ECONOMICA) mi sembra che questi numeri siano ECLATANTI !!!! per cui prorpio perchè non sono nè di fede, nè di sinistra, nè di destra, ma solo un cittadino responsabile, CHIEDO DI SMETTERLA DI USARE WELBY per fare fantapolitica, fantafede, fantasocietà !!!!!!!!!!!!! GRAZIE !!!! L'esempio della separazione mi tocca da vicino, ma so che in altre storture della Società ci sono MILIONI di persone a cui sono negati i diritti e dove i signori della POLITICA SE NE FOTTONO !!!!!!!
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Inviato da il.corsaro.nero il 05/01/07 @ 16:04 via WEB
Patriota, esposizione cruda e durissima ma quanto mai esatta. "soprattutto se c'è CARNE DA MANGIARE (patrimonio) che per LENIRE le sofferenze del CARO MALATO, lo fanno diventare LEGALMENTE il CARO ESTITO !!!" questa poi è la cosa che piu mi spaventa e ritengo, conoscendo l'animo umano e il modus operandi, quanto mai veritira e possibile.
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