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Messaggio N° 2103
| 01/02/2007 - 19:07:06 |
![immagine](http://farm1.static.flickr.com/68/155263846_951acf76be.jpg?v=0)
Il 19 febbraio in tutto il mondo si festeggerà la "Giornata della lentezza", un modo nuovo per celebrare la bella sensazione di riappropriarsi del proprio tempo, per godersi di ciò di cui normalmente non ci si accorge perchè sempre troppo impegnati a correre. Il lavoro fa la sua parte, ma ormai la frenesia è diventata una caratteristica delle nostre generazioni, ci accompagna in ogni momento, maggiormente nelle grandi città dove i ritmi di vita sono sempre più serrati; a me sembra anche che alcune persone ci sguazzino dentro questa realtà perchè li fa sentire più vivi ed impegnati, ma non sanno quanto si sbagliano, probabilmente sappiamo sempre meno stare tranquilli a goderci l'ozio o anche solo qualche minuto di tranquillità perchè lo giudichiamo un modo di vivere insulso, dove non può esserci nient'altro che vuoto e noia. Di una cosa sono certa, invece, e cioè che dovremmo imparare ad affrontare il nostro terrore di perdere tempo prezioso, perchè invece in quel modo lo si acquista. Ascoltiamo il battito del cuore che decresce invece di quello delle lancette che si muovono impazzite, osserviamo il colore del cielo e ritroviamo il piacere di svolgere le azioni della nostra quotidianità con una cadenza più lenta. Tutto questo è possibile, i nostri visi potranno finalmente distendersi, da quanto tempo sono contratti in espressioni di sofferenza perchè non riusciamo a stare più al passo con le nostre vite? Quindi ben vengano iniziative come quella del 19 febbraio, nominata per l'occasione la giornata di "San Va-Lentino". E che nessuno a Milano osi sorpassare il limite di velocità consentito a piedi o verrà multato (simbolicamente) e costretto a rallentare il passo; in provincia di Pisa le persone potranno riscoprire uno dei mezzi più utilizzati nel passato (ed ancora oggi in molte aree rurali) con l'aiuto degli asinelli; nella città partenopea alcune signore prepararanno il caffé alla vecchia maniera, utilizzando la caffettiera napoletana e semplicemente sfoderando molta pazienza per gustarsi la bevanda in una tazzina fumante. Vi unite anche voi?
scritto da: eternity2002 |
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Inviato da il_giornalaio il 02/02/07 @ 11:36 via WEB
Siiiiiiiiiiiiii io ci sto eccome!!!!! Il tempo perso nn si riguadagna, è andato per sempre e non tornerà mai piu....va bene andare lenti, va molto bene seguire il battito del cuore che decresce, perche andando piano si ha tempo per riflettere sulle cose che stiamo facendo, e se andiamo piano abbiamo il tempo per reagire agli ostacoli della strada e della vita, e le nostre reazioni sono calcolate...anche in mensa, mangiare con calma, senza far fuori i piatti in un secondo, per poi serntirsi gonfi..ci sto e mi unisco e spargero' il verbo..soprattutto qui a Milano, dove se vai piano e soprattutto stai a destra ti suonano fino farti perdere l'udito Aggiungo inoltre che andare piano non vuol dire fare meno cose, vuol dire farle bene...andare piano non vuol dire andare a rilento e allungare i tempi di lavoro etc etc..bisogna riappropiarsi del proprio tempo!!!
(Rispondi)
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Inviato da eternity2002 il 02/02/07 @ 15:05 via WEB
Concordo pienamente con la tua penultima riga, divulga più che puoi perchè è una buonissima iniziativa, ma purtroppo passata ancora troppo in sordina!!
(Rispondi)
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