Creato da: Blog_Magazine

Blog Magazine

Il Blog Ufficiale della Community di Libero

Area personale

- Login

Cerca in questo Blog

 
trova
 

Archivio messaggi

  << Luglio 2024 >>  

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do

 1   2   3   4   5   6   7 
 8   9   10   11   12   13   14 
 15   16   17   18   19   20   21 
 22   23   24   25   26   27   28 
 29   30   31         

Guarda le immagini del Mese

I miei Blog Amici

Leggi e diffondi

Scrivi anche tua.gif
 
Citazioni nei Blog Amici: 397

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

RSS (Really simple syndication) Feed Atom

BlogMagazine

Top 100 Italia di BlogItalia.it e Technorati

Cunctator

Free Hit Counter Code

 

Messaggio N° 2115
07/02/2007 - 23:16:41

PENSIONI

       immagine                   Un dossier pubblicato dalla Ragioneria generale dello Stato afferma che il mancato innalzamento dell’età pensionabile previsto dalla riforma Maroni, che porta l’età pensionabile minima da 57 anni a 60 anni  a partire dal prossimo anno, e la mancata  revisione dei coefficienti di rivalutazione delle retribuzioni pensionabili , previsti dalla riforma Dini del 1992  peseranno sui conti pubblici da qui ai prossimi 20 anni 200 miliardi di euro.( 164 miliardi per il mancato innalzamento e circa 35 miliardi per il mancato ritocco dei coefficienti). 

E’ ovviamente polemica su queste cifre, in quanto una relazione tecnica della stessa  Ragioneria del 2004 prevedeva risparmi per 9 miliardi a regime a partire dal 2011 e fino al 2013, generati dall’innalzamento dell’età pensionabile a 60 anni. Ma quanti contributi vengono versati dall’azienda e dal dipendente per avere una pensione al compimento dell’età pensionabile? Viene versato il 33,% dello stipendio lordo. Quindi per ogni 1000 euro lorde di stipendio vengono accantonati 330 euro all’Inps. Se siete un lavoratore dipendente che al 31.12.1992 aveva versato contributi per piu’ di 15  anni, oggi potete andare in pensione con 57 anni di età,  con un periodo di versamento di contributi di 35 anni, e ottenere una pensione lorda pari al  70% della media delle vostre retribuzioni ( rivalutate) degli ultimi 10 anni. Se avete 57 anni oggi, avete versato contributi per 35 anni, e andate in pensione, percepirete  700 euro per ogni mille euro lorde ( 70% del vostro stipendio lordo). 

L’aspettativa di vita di un uomo è  di 84 anni, quindi percepirete la pensione per 27 anni. immagine

Semplicisticamente possiamo dire ( nell’ipotesi che non ci sia stata inflazione nel passato e non ce ne sia nel futuro) che: 

Avete versato contributi per:
stipendio di un anno  1000 x 13= 13.000 € 
contributi versati in un anno = 13.000x 33,%= 4.290 € 
contributi versati in 35 anni = 4.290 x 35 = 150.150 € 

Quante prestazioni pensionistiche avrete dall’Inps?: 
27 anni di pensione ( in base alle aspettative di vita)

 
Quindi una pensione di 700 € per 13 mensilità per 27 anni =    245.700 

Ovviamente i conteggi sono un po’ piu’ complessi di quelli che ho illustrati, ma non cambia la sintesi del risultato.E cioè che in questo momento le pensioni erogate sono piu’ alte dei contributi versati,   per l’innalzamento dell’aspettativa della vita. La riduzione della natalità porta un ulteriore squilibrio ai conti dell'Inps, in quanto ci sono meno persone attive che versano contributi.Non intervenendo ora sull’innalzamento dell’età pensionabile i nostri giovani si riitroveranno a non avere risorse per pensare al loro futuro pensionistico, in quanto i loro contributi serviranno a pagare le pensioni dei loro padri.Non occorre dimenticare che il sistema contributivo, oggi in vigore per i giovani, prevede che a loro sarà data una pensione pari ai contributi versati e cioè ai 330 euro ( per ogni 1000 euro lordi)Mi rendo conto che per i giovani questo è un problema lontanissimo dal loro sentire, ma le persone che governano questo paese dovrebbero avere  il dovere di pensare anche a loro, ed evitare di rimandare il problema a dopo.

Scritto da: fatamarie

Inviato da: il.corsaro.nero Trackback: 0 - Commenti: 12



La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/blog_magazine/trackback.php?msg=2263164

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:

Nessun Trackback



 
 
Inviato da isha il 08/02/07 @ 10:47 via WEB
non ci sto a questi calcoli fantomatici anche perchè l'innalzamento della vita è falso!!!! i ns anziani campano di + ma le ns generazioni... ho qualche dubbio e cosa mi dice l'imps di persone che sono morte a 38 anni con magari solo 10 di contributi versati dei quali vedove e famiglie non beccano un centesimo? grazie anche ai contratti interinali che ti lasciano dei buchi nell'arco dell'anno lavotativo? quelli sono soldi che incassano e non rendono a nessuno. la spesa è alta? perchè politici, magistrati prendono pensioni da capogiro pur lavorando ancora? perchè le aziende utilizzano collaboratori che sono in pensione i quli percepiscono pensione e extra? iniziamo a togliere queste anomalie e lasciamo che almeno quando il corpo chiede lo stop ci lascino andare in pensione in pace.... oppure dopo aver lavorato una vita non avremo + nemmeno la forza di godercela questa agognata pensione
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da fatamarie il 09/02/07 @ 13:47 via WEB
Stai ponendo giustamente molte domande. Andiamo con ordine: 1) se una persona muore giovane, ma ha versato almeno 20 anni di contributi ( dal 1992) o 15 anni di contributi ( se li aveva maturatii prima del 1992), i suo eredi ( marito o figli) hanno diritto a una pensione. Personalmente ho percepito la pensione di mia madre ( morta all'età di 35 anni) per tutti gli anni che ho studiato. Per coloro che hanno iniziato a lavorare successivamente al 1992 e che hanno diritto a una pensione calcolata col metodo contributivo sono sufficienti 5 anni di versamento di contributi. 2) 20 anni di contributi sono pari a 1040 settimane di versamenti contributivi, non è quindi necessario lavorare tutto l'anno, ogni settimana lavorata conta ai fini contributivi, e le società interinali versano regolarmente i contributi. Questi contributi sono validi come quelli che versano i lavoratori assunti a tempo intederminato.
(Rispondi)

.... 
 
Inviato da fatamarie il 09/02/07 @ 13:53 via WEB
I collaboratori che sono in pensione versano regolarmente i contributi all'Inps ( Cocopro), oppure sono pensionati che percepiscono i contributi ( 33%), che anzichè essere versati all'Inps vengono dati al lavoratore pensionato. Questa legge è in vigore fino al 31/12/2007. Perchè la spesa è alta? Perchè sono stati mandati in pensione molti lavoratori giovani, o provenienti dal settore statale, dove si poteva andare in pesnione con 15 anni e 6 mesi di attività lavorativa, o provenienti da aziende in crisi ( vedi Fiat) alle quali veniva concesso di mandare in pensione lavoratori che avevano 45/50 anni di età. Oltre a questo c'è il fatto che in questo mometno l'equilibrio fra contributi versati e rendite pensionistiche non è equilibrato a causa del famoo innalzamento dell'aspettativa di vita media. I politici prendono delle pensioni molto alte? Ti rispondo con una domanda a un'altra domanda: secondo te perchè fanno i politici?
(Rispondi)

...... 
 
Inviato da fatamarie il 09/02/07 @ 13:57 via WEB
Isha, dall'età che hai dichiarato nel profilo, desumo che tu possa far valere un periodo di lavoro prima del 1992, quindi sei già nel gruppo di persone che all'età di 65 anni potrà andare in pensione con una pensione piu' alta rispetto ai ventenni di oggi. Non mi risulta che ci sia allo studio una riforma per cancellare le pensioni, solo si stanno sensibilizzando i giovani a fare questa pensione integrativa, cioè a dare il Tfr a un fondo pensionistico di propria scelta. Ho dovuto dividere le risposte, per rendere piu' agevole la lettura, dal momento che hai posto molto domande. Spero di essere stata sufficientemente chiara. Grazie per il tuo interesse all'argomento.
(Rispondi)

 
 
Inviato da yossaryanbackagain il 08/02/07 @ 14:33 via WEB
I discorsi sulla pensione non sembrano lontati per noi giovani. Sembrano inutili. Ogni anno che passa aumenta l'età pensionabile e diminuisce l'aspettativa di ritorno (la pensione). Saremo la prima generazione di NON PENSIONATI a riposo.
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da fatamarie il 09/02/07 @ 13:37 via WEB
E' per evitare che accade questo che bisogna pensare adesso a formarsi una previdenza complementare, in questo modo, oltre alla pensione obbligatoria avrete una piccola rendita aggiuntiva basata sui contributi versati ( che potrebbe essere l'attuale Tfr in modo da non gravare sul bilancio familiare)
(Rispondi)

 
 
Inviato da lara123 il 10/02/07 @ 17:39 via WEB
Cosa cambia ora con il versamento del Tfr all'Inps?
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da fatamarie il 10/02/07 @ 18:58 via WEB
Se versi il Tfr all'Inps non cambia niente, riavrai il tuo TFR quando lascerai l'azienda per cui lavori, rivalutato con le medesime regole che seguono le aziende attualmente. Se invece decidi di versare il Tfr a un Fonso pensione ( di categoria o altro), potrai avere quando andrai in pensione una rendita, oppure il 50% come liquidazione + una piccola rendita che integrerà la pensione obbligatoria.
(Rispondi)

 
 
Inviato da koala30 il 10/02/07 @ 17:42 via WEB
La pensione la potranno avere anche i Co.Co.Co, dal momento che da gennaio hanno aumentato le trattenute sul cedoino anche a noi?
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da fatamarie il 10/02/07 @ 19:00 via WEB
Da gennaio 2007, per il Co.Co.Pro ( collaboratori a progetto) verrà versato all'Inps ( gestione separata) il 23% come contributi pensionistici, di questi 1/3 a carico del collaboratori. Al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento anche i collaporatori potranno avere una pensione in base ai contributi versati.
(Rispondi)

 
 
Inviato da isha il 12/02/07 @ 11:48 via WEB
allora secondo quello che mi stai dicendo mi hanno dasto informazioni errate e quindi anche una minima di reversibilità di mio marito dovrei averla? cmq ti rongrazio per le risposte
(Rispondi)

 
 
Inviato da coiffeur_coiffeur2 il 25/02/07 @ 11:12 via WEB
Io avrei un quesito: mia Moglie ha lavorato per 39 anni a tuttoggi, ma 4 come co.co.co. e per questi 4 anni non può richiedere la pensione se non nel 2013 Lei ha 53 anni e ha cominciato a lavorare nel 1964. Può agganciare il periodo cococo all'inps? oppure deve aspettare i 65 anni per chiedere una pensione integrativa ?
(Rispondi)



© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963