L’allarme è scattato già da anni. Troppo inquinamento. Causa di un’aria irrespirabile e le conseguenti malattie respiratorie (quante spese per la sanità!) e troppi cambiamenti climatici che portano ai vari scioglimenti dei ghiacci, disastri naturali, desertificazioni e allagamenti, frane e smottamenti.
Si è sentito il bisogno, l’esigenza irrefrenabile, la necessità incontenibile di porre un rimedio alla situazione tragica che si stava palesando davanti ai nostri occhi. E così si è arrivati alla decisione drastica.
Oggi (domenica 25 febbraio 2007, data che entrerà nella storia), in buona parte del nord Italia, c’è stato il tanto temuto BLOCCO DEL TRAFFICO TOTALE.
Insomma, totale sì, ma non troppo.
In fondo le auto euro 4, dato che vengono vendute con super incentivi proprio perché inquinano meno (dai tubi di scappamento esce profumo di margherite), avevano tutti i diritti di girare.
Le macchine con filtro antiparticolato facevano rotolare le loro ruote su un tappeto rosso steso sulla strada tanto fanno bene alla salute.
E i ciclomotori e i motoveicoli euro 2, perché abbandonarli a casa?
Senza dimenticare i veicoli commerciali euro 3 conformi alle direttive.
A questo punto lasciare questi mezzi soli soletti non facendoli affiancare ai veicoli con almeno 3 persone a bordo e alle autovetture condivise sarebbe stata una grave ingiustizia.
Questa giornata ha cambiato il destino dell’umanità, sono uscita con la mia macchina euro 4 e mi sono sentita in pace col mondo.
Finalmente ho potuto respirare l’aria pura.
A pieni polmoni.
Scritto da: darxlady
