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Messaggio N° 2154
05/03/2007 - 21:38:10

Al Di Là Del Muro

immagine

...

Negli ultimi mesi, il mondo della scuola è stato al centro dell'attenzione pubblica, con una sbalorditiva frequenza, dovuta al fatto principale della moda, chiamiamola così, dei filmati girati dai bulli di cartone, nelle aule scolastiche e diffusi attraverso siti di files sharing. Dal caso del ragazzo disabile picchiato dai compagni, agli atti di vero vandalismo e violenza, spesso anche a discapito degli stessi insegnanti, verificatesi nelle ore di lezione.
Una bufera che non tende a placarsi, specialmente dopo l'increscioso episodio, accaduto qualche giorno fa, al bimbo ferito, si pensa, accidentalmente, dalla propria maestra. Un episodio che ha sconvolto tutti, sicuramente, ma probabilmente gonfiato dai soliti media, a caccia di notizie e dalla, forse, frettolosa decisione del ministro Fioroni del licenziamento immediato della maestra, la quale adesso sembra stia ricevendo la solidarietà di tante altre mamme della scuola, dove è accaduto l'episodio.
Premettendo che l'atto in sè è assolutamente da condannare, spostiamo, per un attimo, solo per un istante, lo sguardo al di là del muro eretto dagli alunni ed osserviamo attentamente il ruolo di chi siede in cattedra.
Non deve essere facile gestire una classe di ragazzini svegli, e diventa molto difficile farlo in condizioni normali, figuriamoci nelle aule a rischio, dove ci sono bimbi un pò più esuberanti. Senza parlare degli pseudo delinquenti con cui, in certi casi, questi insegnanti hanno a che fare quotidianamente.
Se, poi, dall'ambito elementare, si passa a quello delle scuole superiori, la situazione diventa ancora più difficile.
A Bari, il Preside di una scuola è stato picchiato dai genitori di alcuni studenti, si pensa, perchè non contenti dei voti sulle pagelle dei loro figli ed era stato già minacciato perchè aveva sequestrato alcuni cellulari.
Quello che sta accadendo è molto grave.
Gli insegnanti sono lasciati soli. E, spesso, il timore per la propria incolumità fisica, spinge gli stessi al silenzio, al far finta di nulla, all'indifferenza.
Gli studenti tendono a prevaricare sul proprio insegnante con la violenza e, per giunta, forti, dell'accondiscenza della propria famiglia di origine, il cui compito e dovere, stabilito e sancito dalla Costituzione, dovrebbe essere quello di istruzione ed educazione dei propri figli.
Una situazione paradossale è quella che si sta vivendo nel mondo della scuola, dove dinanzi alla indiscussa violenza degli studenti, i professori sono costretti al silenzio, addirittura senza poter ottenere il sostegno dei genitori.
Allora, lo vogliamo ammettere che la responsabilità principale è della FAMIGLIA o no ???
L'assenteismo genitoriale nell' impartire l'educazione ai propri figli dà come risultato una società giovanile violenta.
I genitori si ritengano complici del buco nero in cui sta precipitando la scuola, che da sola, di certo non può assolvere alla funzione educativa di pseudo studenti indiavolati.
Lo vogliamo dire che viviamo in una società che sta perdendo i valori del rispetto, caratterizzata da una meritocrazia che non esiste e in cui si vuol far valere la legge del più forte ???
Il Min. Fioroni della Pubblica Istruzione parla di uno stato d'emergenza del vivere civile, ma per superare questo stato di cose c'è, necessariamente, bisogno non più solo di interventi curativi di un mondo scolastico indubbiamente malato, bensì  indispensabile, diviene, a questo punto, una normativa di prevenzione, che impedisca di assistere a teatri squallidi come quello di un Preside che viene picchiato perchè i voti sono bassi o perchè sottrae i cellulari. Stabiliamolo per legge che i cellulari siano tenuti fuori dalle aule nelle ore di lezione.
Cominciamo a fare qualcosa di concreto. 
Diamo vita ad una normativa che garantisca sostegno agli insegnanti di ogni ordine e grado e che non siano più lasciati soli nei gironi infernali delle loro aule a combattere le loro guerre contro il muro degli studenti violenti. 
Perchè Al Signor ministro bisogna ricordare che lo studente di oggi sarà il cittadino di domani.
Scritto da: julia974




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Inviato da kittyAle il 06/03/07 @ 10:34 via WEB
ho provato anche con i tags di questo blog e mi da lo stesso problema del mio cioè non seleziona i messaggi per argomenti!!
(Rispondi)

 
 
Inviato da sumenzusa il 06/03/07 @ 13:52 via WEB
E quando succedono fatti del genere, tutti a domandarsi che cosa è diventata la scuola, qual è la molla che spinge una normalissima ragazza di ventidue anni a impugnare le forbici e dire a un ragazzino troppo vivace: “ se non la smetti ti taglio la lingua”. Chi dei due è la vittima? Come si è arrivati allo scontro fisico? Nulla stabilisce più il ruolo di un docente. Ormai senza prestigio sociale, senza autorità, senza il pubblico riconoscimento e malpagato, entra ogni giorno in un’aula di frontiera senza sapere che cosa lo aspetta. Nessuno si alza più in piedi in segno di rispetto, nessuno gli riconosce dei meriti educativi e culturali. Per i piccoli la maestra non è più la vice mamma, una figura quasi sempre femminile, che aiuta a crescere, comprensiva e dolce. Oggi è più facile che sia l’antagonista della mamma, una castigatrice senza cuore, alla quale la famiglia non concede alcuna libertà, tanto meno quella di reagire alla sopraffazione del bambino tiranno e rompiscatole. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: i piccoli bulli , prodotto della nostra educazione e della nostra cultura, crescono e fanno paura. Per i più grandi è ancora peggio: i professori sono sempre più simili a loro, sfiduciati, in crisi di identità, con l’insegnamento ridotto a un mestiere per gente volenterosa e testarda, dei perdenti secondo la scala di valori che abbiamo a portata di mano. Qualcuno ricorda Incompreso, il romanzo di Florance Montgomery che, dal 1869, ha fatto piangere intere generazioni di nonne, mamme, figli, nipoti? Oggi i ragazzi non sono più incompresi e se si trovassero a tu per tu con lo sfortunato eroe Humphrey Duncombe lo prenderebbero a pugni. Meglio Harry Potter , prototipo di una generazione di figli senza famiglia, comunque vincente, sia pure con la scorciatoia di una bacchetta magica. Con riferimenti affidati a internet, alla televisione, ai videogiochi, a you tube hanno imparato la violenza sui più deboli, la tirannia della sopraffazione, il ricatto del teppismo. In classe, umiliando l’insegnante e i compagni più deboli, si esercitano alla vita che li aspetta fuori. Allora smantelliamo l’oleografia che li riguarda: cominciamo a credere che non sono sempre dolci e che hanno personalità violente, che non sono tutti buoni ma, come i cuccioli, sono ferocemente egoisti, che non sono sempre sinceri, al contrario, sono capaci di finzioni perfette a maligne se questo torna a loro comodo. Impariamo a vederli simili agli adulti senza leggi, senza morale, senza autocontrollo, quindi l’uomo nelle sua essenza più originaria. Cominciamo a educarli senza dubbi d’aver ragione, con amore, ma senza forbici e senza sentimentalismi.
(Rispondi)

 
 
Inviato da raintears il 06/03/07 @ 21:52 via WEB
Pienamente d'accordo con te Julia . Il problema risiede nel troppo permissivismo con cui vengon cresciuti i giovani d'oggi. La libertà che gli vien loro concessa tra le mura domestiche la pretendono come diritto anche fuori .. Pugno di ferro in guanto di velluto , un'antica soluzione educativa che a mio parere andrebbe rivalutata ;-)
(Rispondi)

 
 
Inviato da fazzi il 14/03/07 @ 16:34 via WEB
Perchè non parliamo degli insegnanti e delle maestre prima di parlare della famiglia? Vediamo cosa fa e dice il corpo docente, che testi indica per il "programma scolastco" e poi vediamo. Forse sono loro ad aver perso l'autorevolezza che una volta li distingueva, quella che imponeva di alzarsi quando entravano senza che dicessero una parola. Ho ter figli maschi e dal 1991 ad oggi ne ho sentite veramente tante. Ciao, ciao
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da sabryne il 17/03/07 @ 16:30 via WEB
io nn sono del tutto d'accordo con te ' xke' io alle superiori 2 anni fa vedevo i prof ke durante le lezioni parlavano tranquillamente al cellulare. quindi credo ke noi alunni siamo tenuti a portare il cellulare anke se spento a scuola..............
(Rispondi)



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