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Messaggio N° 2428
24/11/2007 - 11:18:10

Occhi bassi!!!

                24 Novembre giornata nazionale contro la violenza sulle donne.

             25 Novembre giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Aveva 27 anni. Lo sguardo basso, la voce flebile e le braccia ferme immobili lungo il corpo….Pensai che la situazione doveva sicuramente provocarle disagio, che si vergognasse di me.

Purtroppo però, al di là della drammaticità della questione, credo che si vergognasse pure, e soprattutto, di se stessa. Quel senso di sporco sulla pelle, quella mano sulla bocca che ferma il grido rauco d’aiuto, l’ansimare orribile e ingiustificabile di lui…. quel senso d’impotenza e di paura erano tangibili in quello sguardo basso….quasi a dire – e ribadisco purtroppo - “ è anche colpa mia”!!!

Non è infrequente, infatti, che la donna abusata e/o violentata sia travolta da sentimenti vergogna, di umiliazione ma anche dai sensi di colpa per non essere stata capace di lottare con più forza per allontanare l’aggressore. Se la violazione del corpo e l’annientamento della libertà di scelta riempiono di rabbia, l’impotenza ti fa sentire fragile e vulnerabile (Sims, 1997). Oltre ai sintomi depressivi e alle manifestazioni ansiose (come fobie, ansia generalizzata e/o attacchi di panico) sono la perdita di fiducia in se stessa e negli altri a colpire profondamente colei che è stata vittima di violenze sessuali e non (Davison & Neal, 2000)

Tuttavia, la cosa ancora più drammatica è che la questione non riguarda solo la ragazza da me incontrata: le donne costrette a vivere situazioni così critiche sono veramente tante… Secondo l’OMS, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita; per le donne tra i 15 e i 44 anni la violenza è la prima causa di morte e di invalidità (Di Giorgio, 1998)!!!!

Vengono picchiate, umiliate, “schiavizzate”, soggiogate e, stuprate… ma non credo neppure importi come…. che si tratti di abuso sessuale, violenze psicologiche o fisiche, il dato allarmante è che donne, spesso senza distinzione alcuna di religione, classe, cultura o bellezza, subiscono terribili ingiurie, soprattutto, da parte dell’uomo con il quale hanno, o avevano, istaurato una relazione significativa (FIDELIS, Associazione Onlus, 2007)

Si!! Proprio lui, quell’uomo fonte di amore, che rappresentava uno scudo contro la violenza è, in verità, colui che, più di ogni altro, ferisce…E poi…come se ciò non bastasse, spesso i dettami religiosi o gli stessi parenti più vicini impongono il silenzio. Inibiscono. Per evitare il disonore e la vergogna, vietano che la gente conosca chi davvero vive alla porta affianco, chi è il padre, il marito, il fratello o il fidanzato di quella ragazza che hanno visto crescere giorno dopo giorno e che poi ritrovano con segni di violenza sul viso accompagnati dalla solita scusa “ ho sbattuto contro la porta”.

Perché ciò succede??, Come può quell’uomo che, fino a ieri, mi faceva stare bene, incominciare a maltrattarmi procurandomi sofferenze di ogni sorta??

Sono molti gli interrogativi simili e altrettante possono essere le spiegazioni…

Si è parlato di violenza come risposta appresa (della serie: si è visto altri usare la violenza per risolvere i problemi, possiamo solo riprodurre ciò che abbiamo imparato), di uomini che agiscono sotto l’effetto di alcool e di droghe, di persone che ricorrono alla violenza perché deficitari delle abilità necessarie per risolvere l’eventuale conflitto in maniera costruttiva, di mancanza di abilità utili per controllare e gestire la rabbia (Davison & Neal, 2000), eccetera eccetera…

Infine, frequentemente – quasi come per ricercare una giustificazione all’accaduto - si discute anche sulle peculiarità dei violentatori: psicopatici?? Uomini comuni?? Condannabili o assolvibili perché “malati”? (Sims, 1997) Mah…..

Personalmente parlando, credo che ,cosi come, a mio avviso, non è molto rilevante il tipo di violenza subita, anche il come e il perché abbiano poca importanza….Certo differenze ci sono, capire, sapere e comprendere di sicuro aiuta ma; alla fin dei conti, resta il fatto che un abuso (qualunque forma e motivazione esso abbia avuto) mina l’integrità fisica e psicologica della donna andando ad incidere negativamente e profondamente sul suo benessere psicologico, fisico e sociale!!! Una “condanna”, un marchio, un pensiero che, probabilmente, non abbandona mai, accompagna la vita di chi ha passato quei momenti giorno dopo giorno e che s’infiamma ogni volta in cui un’altra sorella è colpita da questa assurdità, o come meglio definirla è relativo.

Quegli occhi, forse, resteranno bassi…. Che amarezza!!!

Nel 1993 la violenza tra le mura domestiche è stata esplicitamente inserita tra le violazioni dei diritti umani.

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sancisce che tutti gli individui hanno uguali diritti civili, politici, sociali, economici e culturali. Anche se non vi è esplicito riferimento alle donne, di fatto, la violenza viola quanto esplicitato nella Dichiarazione stessa….. Quindi non dovrebbe esserci giustificazione o tolleranza bensì solo l’impegno costante di tutti noi affinché certi crimini non vengano più  commessi (FIDELIS, Associazione Onlus, 2007)

Scritto: da zizzola1

Storia di uno stupro

scritto da: il.corsaro.nero, clicca qui!

Inviato da: il.corsaro.nero Trackback: 1 - Commenti: 15



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Inviato da neme77 il 24/11/07 @ 11:37 via WEB
ciao io sono neme.non so se parlarne serva realmente a cambiare le cose...in realtà la legge agisce solamente nel caso in cui si rriscontrano lesioni gravi a l corpo,praticamente devi aspettare che quasi ti ammazzi....per farli agire,la donna in reatà è ancora in balia del maschilismo...le leggi,la chiesa tutto è improntato a favore e giustificazione del maschio,in realtà il problema è profondo e radicato enon basta qualche giornata a ricordare questa situazione degradante,ma ci vuole una vera e propria ribellione,magari iniziando con manifestazioni!potrebbe essere un'idea riprendere le lotte per i diritti alle donne..un bacio
(Rispondi)

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Inviato da zizzola1 il 24/11/07 @ 14:57 via WEB
E' sempre difficilissimo, se non impossibile, fermare un fenomeno sociale/culturale seppur così aberrante!!! Fatto salvo per la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, non conosco nello specifico le leggi; credo però che al di ciò che è di competenza dei tutori di legge, ciascuno di noi nel suo piccolo può far qualcosa... un sassoilino lanciato nel mare non potrà provocare l'innalsamento della marea ma almeno una piccola onda potrebbe......Soprattutto se smettessimo pure di parlarne, secondo me, andremmo solo a rinforzare il comportamento di quei mariti, parenti, ecc... che fanno di tutto per mettere a tacere e "coprire le spalle" al fratello o al figlio violento!!! Per quanto riguarda le manifestazioni, se non sbaglio (e mi scuso se nn ti dò la certezza, ma proprio nn ricordo bene!!!) in questi gioorni a Roma qualcosa hanno organizzato!!!. Un bacio a te
(Rispondi)

 
 
Inviato da LA_PORTINAIADEI_BLOG il 24/11/07 @ 13:11 via WEB
LA FRASE 'E' ANCHE COLPA MIA' SE LA SI LEGGE BENE SEMBRA QUASI VOGLIA GIUSTIFICARE IL COMPORTAMENTO VIOLENTO..LA PAURA, IL DIFENDERE I FIGLI, SPINGONO ANCHE A GIUSTIFICARE QUESTE VIOLENZE.. CHE DESOLAZIONE, DONNE VITTIME CHE, PER DIFENDERE L'INTEGRITA' DELLA FAMIGLIA NEGANO ANCHE L'EVIDENZA DI UNO SCHIAFFO O DI VIOLENZE MAGGIORI.
(Rispondi)

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Inviato da zizzola1 il 24/11/07 @ 18:53 via WEB
E' davvero una desolazione!!! Sono pienamente d'accordso con te!!! Credo che per i figli sia giusto fare sacrifici al limite dell'umana possibilità. Tuttavia mi auguro che cominci a diffondersi tra la gente l'idea che dei figli è importante preservare e coltivare la felicità. Personalmente non credo che una bambina o un bambino cresca totalmente felice e sereno in un ambiente dove litigi e tensioni sono all'ordine del giorno. Una madre magari può impedire ai figli di vedere ai le violenze ma, finchè non si "ribella" nessuno potrà impedire a quei piccoli di assaporare quel clima di tristezza e rabbia che vi è dopo una violenza!!!
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Inviato da mavistelle_1955 il 24/11/07 @ 13:23 via WEB
Certamente che a volte donna sta senza prendere nessuna inziativa a subire e violenze di vari tipi ma per varie ragioni . Se ci ripensa sopra e soltanto perchè a finire una violenza bisogna che si decida e nella sua decisone vede tanti ostacoli e allora nn prende provedimenti. Penso che nn sa dove cercare l'aiuto. Specialmente se ha dei figli allora diventa ancora più peso perchè nn e se lei denuncia il fatto che risolve chissà che visto che in quel caso avendo figli potrebbe anche perderli (per come funziona qui la usl anzi asp) e poi bisogna dire che ci vuole proprio una bella forza con i tempi che corrono a prendere decisioni. Perchè alle parole siamo tutti buoni ma quando c'e veramente da dare una mano ...ci si ripensa e spuntano mille altre cose che poi diciamo ognuno pensa per se...
(Rispondi)

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Inviato da zizzola1 il 24/11/07 @ 19:04 via WEB
Anche andare a fare la spesa per alcune persone è impensabile e improponibile....non per questo muoiono di fame!!! Nel caso di una violenza il vissuto emotivo di una donna - combattuta da mille sensazioni divergenti - e le reali problematiche (psicologiche e fisiche come ho scritto sopra) che possono insorgere rendono sicuramente tutto più difficile e drammatico!!! Come giustamente dici tu i servizi territoriali nn sempre sono all'altezza.... è vero!!! Ciò non toglie che, per come la vedo io, tutto può essere possibile.. Se vi è una reale volontà e determinazione.. una soluzione la si può riuscire a trovarla!!! sarà ingenuo, forse, da parte mia, ma resto fiduciosa!!!
(Rispondi)

 
 
Inviato da YORNON il 24/11/07 @ 14:00 via WEB
Complimenti a Zizzola, Il corsaro e a voi che avete postato su questo argomento... questo è un signor post... merita moltissimo... un saluto da Fausto.
(Rispondi)

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Inviato da zizzola1 il 24/11/07 @ 14:42 via WEB
Grazie Yorn un saluto a te!!!
(Rispondi)

 
 
Inviato da gemella7 il 24/11/07 @ 18:40 via WEB
LA VIOLENZA è VIOLENZA..!!!!NN SI PUò DISQUISIRE SU QUESTO. SONO PARTE INTERESSATA NN DOBBIAMO LIMITARCI ALLE MANIFESTAZIONI MA....USCIRE ALLO "SCOPERTO" MA....CHI CI PROTEGGERà??
(Rispondi)

 
 
Inviato da YORNON il 25/11/07 @ 11:00 via WEB
Buona domenica a tutti... ciao da Fausto.
(Rispondi)

 
 
Inviato da ottembre_1974 il 25/11/07 @ 14:14 via WEB
sei una grande
(Rispondi)

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Inviato da zizzola1 il 26/11/07 @ 00:27 via WEB
//timido grazieeeeeeeeeeeee
(Rispondi)

 
 
Inviato da ninaciminelli il 25/11/07 @ 22:18 via WEB
si si deve denunciare e' chiaro ma la violenza continuera' a mietere vittime perche' e' facile molto facile violentare una donna e lo si fa continuamente non solo con atti sessuali ,la donna viene violentata perche' ancora vista inferiore al maschio -
(Rispondi)

 
 
Inviato da lovemamma il 25/11/07 @ 23:22 via WEB
mi associo al pensiero di Nina....certi uomini non meritano di essere chiamati uomini....nemmeno esseri umani!!! buona notte!
(Rispondi)

 
 
Inviato da YORNON il 26/11/07 @ 10:09 via WEB
Ho fatto un bel post, vi invito a venirlo a vedere... tratto... UOMINI, DONNA, GRAVIDANZA E PARTO... ciao da Fausto e buona giornata a tutti.
(Rispondi)



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