Nasce, dopo la visione del servizio di Stefania Petyx girato
sotto la casa della signora Bagarella in Riina, l'idea di una petizione che
chiedesse alle massime autorità della Nazione, una legge ad hoc che obbligasse
la Regione Siciliana a costituirsi parte civile nei processi di mafia per
chiedere i danni economici e d'immagine.
La petizione "Chiediamo i danni a cosa nostra" trova subito grande
riscontro su internet. Molti sono i siti che ne parlano e che presentano il banner che la
identifica.
La petizione viene ufficialmente presentata a Barcellona Pozzo
di Gotto, durante la commemorazione del giornalista Beppe Alfano. Stefania Petyx presenta i ragazzi e porta la petizione alla
conoscenza di tutta Italia e presenta nuove azioni, quindi azioni non limitate
alla petizione. Anche il TGS, il tg regionale dà la notizia.
I ragazzi, cittadini palermitani liberi e non legati a bandiere
i partiti, infatti, hanno deciso di far firmare la petizione ai propri
rappresentanti regionali presentandosi all'entrata
dell'Ars
Numerosi sono stati gli onorevoli che hanno firmato, altri
quelli che hanno avuto problemi nel farlo e non hanno avuto nessuno scrupolo nel
non rispondere nemmeno. La cosa più importante è che da questi giorni interi
davanti l' Ars, si è arrivati a un emendamento, poi trasformato in legge durante la finanziaria
del 25 gennaio 2008 e una mozione che deve essere ancora discussa.
In Provincia invece, dove già ci si costituisce parte civile
dal 2006 ai processi più importanti, si è arrivati a stabilire, grazie alla
petizione, di utilizzare i fondi introitati esclusivamente per sviluppare una
cultura antimafia nelle scuole della Provincia stessa.
E' notizia di oggi, invece, che al Comune di Palermo è stata promossa una mozione che sarà
discussa, sulla costituzione parte civile.
A volte dai cittadini nasce qualcosa di buono, forse i nostri
rappresentanti ci dovrebbero ascoltare di più. Scritto da: nalya
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