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Messaggio N° 2509
26/02/2008 - 16:18:38

Lettera ad un amico

Ciao amico mio,
come stai? Spero meglio di noi qui sulla terra, ma son convinto che anche tu non te la passi poi tanto bene.

Ti scrivo questa lettera perchè volevo scusarmi perchè è tanto che non prego più come facevo da bambino, con quel format (ooops.... scusa ma è un termine moderno) che ci hai tramandato nel corso dei secoli, ma sai qui da noi gli uomini hanno cambiato un pò tutte le tue regole e vogliono farci credere cose per altre.
Da qualche testo che ho letto da piccolo ricordo benissimo che sei sempre stato molto esigente nelle tue cose e la tua legge, forse, era abbastanza severa per essere rispettata ai giorni nostri.

Allora sai cosa hanno fatto coloro che professano la tua parola? A mio parere ne hanno cambiato  i contenuti a loro piacimento.
Fossero poche le cose che stanno succedendo da un pò.....

Vabbè, non ti sto parlando delle notizie consolidate nel tempo, tipo le guerre, oppure gli assassini, o le solite ruberie, gli spergiuri o ancora i tradimenti, ma cose nuove, degli ultimi anni per intenderci.

Per esempio sai che i santi spuntano più numerosi dei funghi? Basta che un prete aiuti ad attraversare la strada una vecchietta e lo fanno santo subito.
Che altro.., hai saputo che la Chiesa si sta costituendo in SPA? Vende tutto. Dai gadgets religiosi agli annullamenti di matrimoni; dalle offerte imposte alle comunioni e cresime fino all'ingresso in chiesa. Ah che bei tempi quelli dell'offerta libera..

Forse a breve pubblicano anche il listino su Media Shopping, il canale tematico di Mediaset.

A proposito il Berlusca è arrivato fin lì? Troppo forte il Berlusca.
Che dirti ancora....., ah si, tutti i delinquenti portano il crocifisso al collo perchè qualcuno dei tuoi affezionati ha detto che basta pentirsi dopo ogni peccato che tutto torna a posto....

Ma dai, è possibile che hai detto ciò?
Succede per esempio che chi viene mollato dalla mogliettina non è degno di essere chiamato cristiano e viene bandito per sempre dalla Chiesa (quella che tu hai fortemente voluto), mentre l'assassino, a mente del comma precedente, ritorna persino a celebrare la comunione o può essere testimone di nozze o padrino ad un battesimo etc....

Hai saputo che i preti si accoppiano? Ma qualcuno si sposa pure, sai quelle cose un pò colorite (chissà se l'hai capita questa). Altri invece violentano le suore. Altri ancora abusano ma tanto poi si autoconfessano e tutto torna a posto.

Amico mio io non posso credere che questo sia il tuo volere.
Sai cosa sta succedendo ora?
Che la gente, proprio per questo motivo, è stufa di tutto ciò e si allontana da te.
Trova una sua dimensione in altre discipline che l'uomo (sempre lui) ha inventato per giustificare le sue malefatte.

Dacci un segno concreto della tua presenza, è passato troppo tempo da allora e, stavolta, gli esempi da seguire non ci sono più.
C'è troppo peccato proprio tra quelle persone che dovrebbero predicare la tua parola.

Il clero agisce ed interpreta le tue regole a suo modo, un pò come avviene in politica, e tutto ciò è deleterio e non ci fai una bella figura (lo dico per te, credimi).

Che dirti ora, io sono ancora qui.
Ti penso spesso ed a volte sono in difficoltà.
Pensa che si è scatenata una campagna elettorale tra i credenti e le varie religioni.

Tutti mi vorrebbero, ma sono io che non voglio più loro.
Io ho un cuore e se qualche volta mi sento un ipocrita sappi che ti penso e so che stai storcendo il naso per colpa mia, è un segno che sono ancora vivo e che siamo collegati da un filo di umanità, da un'anima che abbiamo in sintonia, e questo è bellissimo.

Aiutami, aiutaci a riprendere questo mondo.
Parlaci tu perchè non ci fidiamo più di nessuno.
Ciao amico... TVB

di: retni65

Inviato da: il_giornalaio Trackback: 0 - Commenti: 6



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Inviato da dLupin il 27/02/08 @ 09:16 via WEB
mi ha fatto piacere leggere questa tua lettera! Mi piacerebbe scambiare qualche idea con te...appena ho un po' di calma ti scrivo! ah...sono un giovane prete, ti fa problema?
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da retni65 il 07/03/08 @ 20:21 via WEB
Un pò ritardo che son stato fuori sede.... Un giovane prete? E cosa c'è da avere problema. Un saluto. Strana sta cosa, pensavo avrebbe sollevato qualche commentino in più ed invece..... stiamo messi maluccio...
(Rispondi)

 
 
Inviato da ninaciminelli il 27/03/08 @ 12:30 via WEB
caro amico ..rispondo alla tua lettera e ti faccio saper che anche qui stiamo maluccio perche' vediamo come vanno le cose sulla terra e siamo molto rammaricati ,ma non temere perche' e' tutto previsto ,ci sara' ancora un peggioramento sia politico che religioso non a caso e' stata chiamata "babilonia"e se leggi le mie parole troverai scritto che anche quelli che rovinano la terra saranno stroncati insieme a quelli di prima ,quindi esulta invece di rammaricarti perche' stiamo per liberare il popolo eletto e allora faremo i conti!!!!siamo in molti a voler giustizia quassu' compreso i Veri santi MORTI IN CRISTO .e di tutti gli afflitti ,tieni il tuo cuore puro e cullati nelle braccia di tua madre succhia dal seno perche' stai per tornare ad essere uomo nelle mie braccia.e' una mia promessa fatto due mila anni fa
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da retni65 il 28/03/08 @ 23:00 via WEB
Ti ringrazio per il commento che solleva me nella speranza. Siccome oggi è un giorno migliore dopo questa risposta commenterei con un... "però allora le poste funzionano" :))) Notte cara
(Rispondi)

 
 
Inviato da marillu75 il 18/04/08 @ 13:57 via WEB
1_ tutti i delinquenti portano il crocifisso al collo perchè qualcuno dei tuoi affezionati ha detto che basta pentirsi dopo ogni peccato che tutto torna a posto....__ notizia genericamente falsa e tendenziosa. come quela dell'autopentimento e dell'autoassolouzione.il pentimento DEVE essere sincero.. 2_Succede per esempio che chi viene mollato dalla mogliettina non è degno di essere chiamato cristiano e viene bandito per sempre dalla Chiesa___ altra notizia falsa. Informati bene.Nessuno viene bandito dallla chiesa!! 3_ nella lunga vita di un prete può succedere che abbia anche delle debolezze come tutti. la fedeltà coniugale non è altrettanto difficile da mantenere? 4_ Rallegrati giovanotto e fa' la tua parte.... Il Regno è un grande tesoro, non perdere tempo in piagnistei..paralizzanti ** ciao , maria
(Rispondi)

 
 
Inviato da rollero.stefano il 08/05/08 @ 16:10 via WEB
Spero di far cosa gradita nell'invitarVi alla lettura della sottostante motivazione che mi ha ispirato a comporre il quadro. Un significato che non si sovrappone al senso più autentico della composizione, alla mia intima essenza artistica. Bisogna aprirsi all'opera d'arte come ad una sorta di esperienza mistica perchè susciti emozione... L'opera: 'CIELI SU TORINO' sarà esposta nell'ambito della mostra collettiva organizzata dalla Associazione Artistico-culturale 'Armò-nia' di Settimo Torinese presso lo spazio espositivo; Chiesa della Antica Pieve, P.zza Alpini, Settimo Torinese ( addiacente alla Biblioteca Civica 'Gasti'.) dall' 28 Maggio al 2 Giugno 2008. (Appena disponibile pubblico brochure dell'evento). La chiamavano la piccola Parigi. '.....E i flussi di vita che l'attraversano nelle strade simmetriche si riducono a sorde vibrazioni lungo le venature chiare che l'incrinano.' Nei primi del 1700 Vittorio Amedeo II chiamò a Torino un giovane abate palermitano che aveva compiuto a Roma i suoi studi e la cui fama si diffuse in Europa: Filippo Juvarra. Cresciuto alla scuola dell' arte barocca, l'abate architetto si era poi tuffato nelle forme classiche dei monumenti romani. Il nuovo architetto messinese riusciva a dare un nuovo assetto alla città. Città che di per se’ già stava mutando, incalzata dalla spinta dei tempi, dalle nuove strutture organizzative delle campagne e da quelle produttive, che determinavano un impellente bisogno di allargare i confini con grandi vie di comunicazione. Molti nobili, legati alla corte e allo Stato con alte cariche lasciavano i castelli per prendere dimora in quella che veniva definita 'la piccola Parigi': Il fervore costruttivo si estese in eguale misura anche a filande, officine, cartiere, negozi, richiamando i primi immigrati : siciliani, sardi, e lombardi che abbandonavano la campagna per cercare a Torino lavoro e benessere. Cominciava a nascere, con l'eco stravolgente della rivoluzione francese ,una dimensione torinese puramente barocca, meno sfarzosa, con lo scopo di stupire e suscitare meraviglia. Possiamo vedere la città attraverso la descrizione dei grandi viaggiatori del Settecento e del secolo Romantico: Ghoethe, ad esempio, ebbe a dire 'Torino è una delle più belle, oltre che delle più antiche città d'Europa'. Altrettanto appassionati i sentimenti del poeta Alphones de Lamartine: 'Je ne me figurais pas une ville auissi belle que Turin....Plus j'avance, plus je vois d'autres villes, moins j'espére de retrouver jamais Turin'. Dopo Vittorio Amedeo e i suoi successori fino all'alba del 1 Gennaio 1861, Torino nella sua 'charme', aumenta la sua prorompente teatralità, per le vie di Torino, nei ristoranti e nei caffè si vedevano deputati e senatori di quel primo parlamento italiano: Garibaldi, Verdi, Bixio, D'Azeglio, La Marmora, Crispi, Cadorna, e naturalmente Cavour. Torino Capitale contava 186.000 abitanti. Si aprirono Ambasciate e Ministeri, ed ogni settore lavorativo ne risentì beneficamente: intanto continuava il cammino della rivoluzione industriale, e le nuove idee. Ma presto avvenne quello che ai torinesi sembrò l'inizio della fine: la capitale trasportata a Firenze. L'alto prezzo di questa rinuncia forse, permise all'identità dei torinesi di rimanere immutata. Qui sta forse il destino di Torino. Una città che per rimanere nella storia non può fermarsi mai. Si possono ricordare importanti traguardi che hanno accompagnato il cammino del suo progresso, fu ad esempio la prima città a realizzare l'illuminazione elettrica ed i grandi eventi mondiali: L'Esposizione Internazionale del 1884, con la creazione del Borgo del Valentino, nel 1911 con la grande Esposizione Universale, (a ridosso del borgo Medievale era sorta una vera e propria città, stupefacente ed eterogenea, ora liberty, ora arabeggiante, tutta stucchi, cupole, statue. (Un mondo incantato e affascinante, che rimase a lungo nella memoria.) Da ricordare l'esposizione internazionale per il centenario dell'Unità d'Italia del Maggio 1961, fino alle recenti Olimpiadi invernali. Torino si esprime rivoluzionando l'impostazione sabauda: in una discussione al 'caffè Burello' di Corso Vittorio angolo via Rattazzi, il 1 Luglio 1899 si trovavano alcuni amici; Giovanni Agnelli, Luigi Scarfiotti, Emanuele Bricherasio, Roberto Biscaretti di Ruffia, Michele Ceriana Mayneri, Alfonso Ferrero di Ventimiglia, Luigi Damevino, Carlo Racca. Questi, accumunati da un forte spirito imprenditoriale, decidono di investire complessivamente ben ottocentomila lire per un progetto relativo ad una invenzione americana che, sfruttando l'energia termica di un motore alimentato a benzina, consentiva rapidi trasporti. Esattamente dieci giorni dopo nasce la 'Fabbrica Italiana di Automobili di Torino', il cui atto costitutivo viene registrato presso il notaio Torretta di via Arsenale 6 a Torino. Quello che succede successivamente è storia nota....... E' un vero peccato.... Questa Torino del 2008 con il 'Grattacielo della Banca Intesa-Sanpaolo' progettato da Renzo Piano, sconvolge la Torino taurinorum, la città del barocco e liberty, rovinando le suggestioni degli antichi palazzi, vie e chiese, il suo aspetto esoterico, i suoi straordinari scorci visivi, la sua architettura....... A Torino la costruzione di edifici di grande altezza ha riguardato casi sporadici : a parte l'edificio di Alessandro Antonelli, pensato come 'Tempio Israelitico' ma adibito poi a museo e chiamato Mole Antonelliana, diventato simbolo della torinesità, ( così come i 'toret', le piccole fontanine che un tempo dissetavano i passanti con un' ottima acqua proveniente da Balme). Orgogliosamente oggi la Mole espone il Museo Nazionale del cinema. Pensare che alla fine degli anni '70 l'Assessore Costa Magna ( liberale o democristiano, non ricordo) adibiva a suo uso personale una 'tavernetta/enoteca' nei locali sottostanti la Mole, invitava i suoi amici e conoscenti ad allegre bevute di buon vino...) Fu poi Diego Novelli a dargli lo sfratto. Il primo vero grattacielo ( La torre Littoria di Piazza Castello) viene costruito a celebrazione dell'ammodernamento di Via Roma ( anni '30 ) dopo la devastazione e demolizione delle architetture barocche preesistenti, per ordine del Duce. Ogni importante città doveve avere una via centrale per le parate delle camice nere! A questo si aggiunse la corposa speculazione di Assicurazioni, Banche, etc, operata già in nome della sicurezza ('via prostitute e mendicanti dal centro cittadino!'). Il tema grattacieli riemerse nel dopoguerra (1948) : l'edificio di via Santa Teresa, il Reposi, di via XX Settembre, il grattacielo di Piazza Solferino. Questi edifici rimasero per lungo tempo privi di legittimità, costruiti cioè senza licenza edilizia, a testimonianza del fatto che all'epoca le decisioni in quanto a forme, luoghi e quantità si rivelassero di competenza esclusiva degli operatori privati. La voglia di 'modernità' con la costruzione in centro di grattacieli proseguì nel corso degli anni '50/'60. Torino in quel tempo, impegnata a fronteggiare le ondate migratorie che tutti conoscono, difficilmente si permetteva operazioni celebrative di virtù che non fossero direttamente legate alla produzione manifatturiera: così naque il grattacielo Lancia in Borgo San Paolo, quello della SIP in Corso Inghilterra, oggi in restauro non per le esigenze dei cittadini bensi’ per diventare il Palazzo della Provincia, (ente che dovrebbe sparire!!!!) infine quello della RAI a Porta Susa, bello e ingombrante, nato per ragioni di visibilità aziendale, meno per quelle produttive, che rimase a lungo disabitato. Questo indica che la realizzazione dei grattacieli ha rilevato nel tempo l'aspetto episodico, in ogni caso contrastante con l'impostazione architettonica della città, della sua 'forma urbis'. Infatti la realizzazione del grattacielo di 180 metri di Renzo Piano sulla Spina 2 area centrale nella zona Ovest di Torino, rovinerebbe lo 'skyline' ottocentesco della Città, ben valorizzato dai giochi olimpici. Il secondo gigante in vetro e acciaio ( il nuovo Palazzo della Regione Piemonte) spunterà nel 2010 nella zona occupata dalla fiat lungo via Nizza, alto 155 metri progettato da Massimiliano Fukas. Secondo Guido Montanari, Storico urbanista, il problema non è la qualità del progetto di Piano, ma il contesto in cui si colloca. Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologa Italiana, dice che il nuovo grattacielo rappresenterà l'emblema dell'insostenibilità ambientale applicata 'a scenari caratterizzati da bassa densità energetica'. Le considerazioni del famoso architetto Piano possono essere affascinanti, come l’idea sulla multifunzionalità, ma chiunque visitasse il centro storico di Torino si renderebbe conto che quest'opera e' assolutamente fuori da ogni schema architettonico della citta', nonchè l'impatto panoramico a colpo d'occhio risulterà devastante. Inoltre la cornice delle alpi e in primo piano la mole antonelliana, insieme al grattacielo saranno paragonabili ad una scarpa da cerimonia ed uno zoccolo. In definitiva per motivi di interesse economico (matrimonio bancario e la giunta del Sindaco Chiamparino) 'tutto si compie'! Nella carrellata che ho trascritto, tratteggiata dagli eventi significativi della Città del Museo Egizio, di Don Bosco, dei Savoia, degli Agnelli, della Sindone, di Cesare Pavese, Primo Levi, Gipo Farassino, Norberto Bobbio, Rita Levi di Montalcini, della Fiera del libro, e delle Olimpiadi. Ebbene basterà dunque recarsi al ponte Sassi dove Salgari consumò i suoi anni e alzare gli occhi al cielo per vedere il nuovo e trionfante grattacielo, tripudio della new economy, e per un attimo come in un gioco mentale, quella prospettiva annullerà il silenzio e l'insolito..... Voglio terminare questa riflessione di presentazione della mia opera con un pensiero colto dal Blog di Adriano Celentano ( 'Cosa stà succedendo' www.celentano.it) : 'Ben venga quindi l'avvento della tecnica, poichè essa è un valore immenso per il progresso che deve andare avanti... Ma guai alla tecnica se il suo avanzamento va a minare le bellezze delle cose. E la bellezza delle cose è quella dell'arte impiegata nelle costruzioni del passato, che pur coi suoi cambiamenti, ha retto fino ai primi del '900. Un ponte necessario che separi le due culture affinchè non si elidano, come purtroppo accade per oggi i brutali accostamenti fatti dai comuni irresponsabili.' Stefano. Per vedere l'opera: http://www.artmajeur.com/catanquader
(Rispondi)



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