Creato da: Blog_Magazine

Blog Magazine

Il Blog Ufficiale della Community di Libero

Area personale

- Login

Cerca in questo Blog

 
trova
 

Archivio messaggi

  << Agosto 2024 >>  

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do

       1   2   3   4 
 5   6   7   8   9   10   11 
 12   13   14   15   16   17   18 
 19   20   21   22   23   24   25 
 26   27   28   29   30   31   

Guarda le immagini del Mese

I miei Blog Amici

Leggi e diffondi

Scrivi anche tua.gif
 
Citazioni nei Blog Amici: 397

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

RSS (Really simple syndication) Feed Atom

BlogMagazine

Top 100 Italia di BlogItalia.it e Technorati

Cunctator

Free Hit Counter Code

 

Messaggio N° 1577
18/06/2005 - 11:08:30

Persone, demoni, parole - 2^ Parte

Al "sempre" ed al "mai" ho imparato a non credere più. Non lo dico con amarezza, anzi, sono ben contenta che quel velo di Maya che mi copriva gli occhi sia caduto mostrandomi la realtà delle cose, e la realtà di alcune parti di me che non credevo di avere. Non mi ha fatto piacere rendermene conto, non mi sono piaciuta e questo mi ha fatto male. Ho dovuto più volte ricredermi su me stessa e più volte rimangiarmi giuramenti di "non lo farei mai", e ogni volta dovevo guardarmi con occhi nuovi - sempre meno "pieni" dell’immagine onesta ed integra che mi ero fatta di me stessa - e dirmi: "Ok… e adesso? Che me ne faccio di questa nuova me che proprio così "perfetta" non è?"


(Lo scavo di ciò che si è arriva mai alla fine? I "demoni" – quelli più forti - hanno la capacità di rifugiarsi davvero in profondità sconosciute e più arrivi a scavare a fondo, più sotto c’è un altro strato che è ancora inesplorato e ancora non è stato "esorcizzato").


Quello che mi strania, è l’accorgermi di come certe persone aprano bocca e diano aria a ciò che passa loro per la testa senza prima assicurarsi che il filtro "pesa parole" sia stato attivato. Ma è rimasto qualcuno che sa ancora spendere a modo e con coscienza le parole "Ti amo" ed "Amore"? O sono diventate davvero solo espressioni dette sull’onda dell’entusiasmo, perché casomai "stanno bene dette" in quel momento? Quando qualcuno dice "Ti amo", lo sa davvero cosa vuol dire? E soprattutto, lo sa davvero quel che prova o "crede" soltanto che quello che sente sia Amore?


"Ti amo" lo si è detto tutti sbagliando tante volte.


A 15 anni hai così tanta voglia di dirlo che al primo ragazzotto che ti fa battere il cuore per più di 7 giorni dici "Ti amo" con così tanto trasporto, purezza e convinzione che per te quello diventa il Perfetto Principe Azzurro; quello con cui ti vedi già all’altare avvolta da un vestitone tutto bianco pieno di veli che ti fa sembrare una meringa gigante, quello che ti farà vivere su una nuvola ogni giorno e che renderà la tua vita perfetta e sublime, quello di cui scrivi il nome decine di volte su qualsiasi pezzo di carta ti capiti sotto mano, avvolgendo quel nome di cuori, baci e stelline… Salvo poi ricrederti tutto d’un botto se il giorno dopo il Principe Azzurro ti arriva davanti con un taglio di capelli che proprio "hun se pò guardà"! E ti dici: "E io ho detto "ti amo" a stò rospo???"


Ma a 15 anni ci si può assolutamente permettere (e perdonare) di dire "Ti amo" per sbaglio…anzi, è così "divertente"!!!


E soprattutto a 15 anni ci credi subito quando ti viene detto "Ti amo"


A 20 - 25 anni dici "Ti Amo" perché "ormai" ti senti persona arrivata e matura per dire quella parola, non credi più al Principe Azzurro, anzi, hai già così tante esperienza di vita di coppia da poter scrivere un libro (credi tu!) e allora il "Ti amo" è una cosa "da grandi" da persone serie e responsabili…si può dire…


(E ancora, come a 15 anni, ci credi subito quando ti viene detto "Ti amo").


Poi arrivi alle età successive e scopri che forse quell’Amore è finito, che non provi niente di più che un affetto fraterno e ti chiedi dove si sia andato a cacciare tutto quell’Amore maturo che credevi di provare e che credevi di poter mantenere all’infinito…


Da lì in poi dovresti avere coscienza, quindi, di come usare quella frase, invece cominci a dire i "Ti Amo" più sbagliati di tutti…e di cui ti pentirai.


(E, notare bene, quando ti penti è perché già non credi già più ai "Ti amo" che ti vengono detti)…


I "Ti amo" più sbagliati sono quelli detti o per seguire una persona nel suo impeto per paura di perderla, o perché scambi una forte passione per amore, o ancora perché andando avanti con l’età è da così tanto tempo che nessuno ti fa più battere il cuore, che lo dici perché temi di tornare di nuovo nella tua solitudine e di dimenticare le sensazioni che qualcuno è riuscito quasi "miracolosamente" a tirarti ancora fuori…


A volte, può succedere anche l’effetto contrario, ossia arriva una fase di "blocco" nei confronti di quella frase…non si riesce a dirla più, la si teme e soprattutto si pesa ogni sensazione, viviseziono il sentimento per capire se ciò che si prova merita un’espressione così forte…


E che volete che vi dica? Preferisco comunque lo schieramento di questi "muti del sentimento" rispetto a quello dei "senza filtro"… Mi rendo conto che sono arrivata davvero ad essere spietata con mi accorgo usa le parole senza pensare prima…come se non avessero un peso od un prezzo…


Siore e siori… qualora non ve ne siate accorti, le parole hanno spesso un costo per il mittente ed un peso per il ricevente… Dovrebbero essere spese con più coscienza e non dovrebbero arrivare addosso come pietre che da lontano sembravano piume…


(Uhm… che pessimismo cosmico che ho tirando fuori…vabbè, stasera prima di dormire niente Friedrich Nietzsche, meglio buttarsi su un Giobbe Covatta!!!)


<<< Leggi la 1^ Parte




Articolo pubblicato da: LadyOscar743

Inviato da: Blog_Magazine Commenti: 0



Nessun Commento



© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963