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Messaggio N° 1680
07/11/2005 - 20:35:42

La Chat a modo mio...ed il vostro qual'è?

Chat-line: servizio consistente in un numero telefonico che le persone desiderose di fare nuove conoscenze e conversare o incontrarsi possono chiamare"…questa è la fredda ed obiettiva definizione che un vocabolario on-line qualunque offre sulla nostra amata e/o odiata chat.
Io credo che la chat possa essere molto, molto di più.

Ho iniziato a chattare per caso, come quasi tutti del resto, una tarda sera di quattro anni fa ormai e da subito mi sono sentita attratta da una realtà virtuale di cui avevo solo sentito parlare fino a quel momento…bizzarra, allegra, strana, totalmente falsa, totalmente vera; queste sono state le primissime impressioni ma su tutte prevaleva una: coinvolgente.


All’inizio vivevo questa esperienza con una sorta di distacco perché avevo sempre considerato la chat come un luogo di “perdizione” ed in effetti, in un certo senso, può anche esserlo…ma come per tutte le cose, tutte le situazioni, tutto è sempre e comunque relativo ed in futuro quest’idea che avevo di essa all’inizio appena abbozzata ha preso forma, delineandosi via via in maniera sempre più nitida, i contorni di questo mondo a sé hanno iniziato a farsi sempre più visibili, sempre più tangibili, fino ad arrivare al punto, oggi, di considerarla un’entità ben precisa, niente affatto vaga e difficile da vivere o da comprendere.

Sono mamma di una bimba che ha cinque anni, allora ero ancora sposata, oggi sono separata e la chat ha accompagnato una fase piuttosto intensa di me, in alcuni casi accentuando uno stato di disagio, altre volte tirandomene letteralmente fuori. Non mi è mai interessato fare incontri tramite chat, o almeno non era questo lo scopo per cui mi connettevo sempre con una certa frequenza, anche se a periodi (soprattutto perché ci sono dei valori che non riesco a calpestare così su due piedi).


Mi è sempre piaciuto “parlare” con le persone, ascoltare le loro esperienze, sentire cosa hanno da dire…come si pongono….ciascuna mi ha lasciato qualcosa di sé ed ogni singola personalità, ogni singolo vissuto mi è rimasto affettuosamente “dentro” e lo considero anche un prezioso arricchimento personale……..osservare (benevolmente), in fondo è stato ciò che ho sempre amato fare: a guardar bene, la chat è anche uno spaccato di vita.

Leggere i profili per esempio: vedere cosa ciascuno ritiene di voler dire di sé in così poche righe, e soprattutto con quale spirito…e poi i nick…..ragazzi che fantasia!!


I nick…giusto!……due righe sul mio, Nathan_3: è chiaro che è decisamente maschile, nonostante poi il profilo sia reale (ovvero risulta che sono donna…e racchiude un po’ tutto di come sono io…) questo perché è tattico: i maniaci manco mi vedono e non subisco il classico bombardamento di pvt che ti impedisce di chiacchierare in santa pace…(tutto ciò almeno fino ad oggi…) anche perché la classica frase “ciao, scusa…ma ora non posso….” non la risparmio mai a nessuno per un minimo di gentilezza che non guasta mai…Tornando al nick, in poche parole, è liberamente tratto dal fumetto “Nathan Never” dell’omonimo protagonista di cui mi piace molto il mondo interiore, forgiato non solo da episodi di vita vissuta, ma anche da una sorta di crescita del sè valorizzata da discipline di stampo orientale…e mi fermo qui. Il 3 è legato alla mia età: i fatidici e favolosi 30, che per me hanno segnato un grande cambiamento, per molti versi, anche positivi.

Ad oggi, ciò che ho avuto modo di assorbire dalla chat, insomma, è stato per tre/quarti per via indiretta tramite racconti, sensazioni, emozioni, delusioni e realtà vissute in essa e raccontatemi da tante, tantissime persone con cui ho chiacchierato.
E’ anche vero che una volta tornata serena d’animo ed allo status di single, ho iniziato a mettermi in gioco un po’ di più ed è certo capitato anche a me di conoscere qualcuno dal vivo, al culmine di un interesse che scaturiva da conversazioni via via sempre più interessanti e coinvolgenti….Eh sì….sappiamo tutti che è decisamente possibile che si crei un feeling particolare con qualcuna delle persone con cui capita di chattare.
E’ purtroppo altrettanto facilissimo che la si possa idealizzare fino a immaginarla come ci piacerebbe, cadendo nell’errore di leggere nelle righe ciò che vogliamo leggere, dando un valore a delle parole che noi, e dico noi, vogliamo dare…in questo senso la chat è dannatamente illusoria: non hai modo di ascoltare la voce di chi ti “parla” in quel momento, di vederne gli occhi, analizzarne lo sguardo…ed il risultato è che spesso all’incontro scatta la classica delusione perché ci troviamo davanti praticamente un individuo estraneo, del tutto o in buona parte diverso da ciò che ci saremmo aspettati.
Personalmente ho avuto la fortuna (fortuna sul serio??... o merito di una razionalità di fondo che aiuta ad essere obiettivi?) di conoscere belle persone con cui ho passato delle piacevoli serate e con cui sono rimasta sempre in contatto, in virtù di una sorta di stima e rispetto di fondo che si erano venuti a creare ora per ora, riga per riga…ma nulla di più…..Ma perché?


Allora era davvero un’utopia pensare che fosse in fondo bello conoscersi prima “dentro” e poi “fuori”? Sì, penso di sì, lo era.
Di sicuro ho smesso di dire ingenuamente che l’aspetto fisico non conta, o almeno non molto!! Qui è tutto al contrario: ciò che nella realtà accade senza quasi che ce ne accorgiamo, in un incontro di chat spesso ci si abbatte addosso tutto insieme dopo minuti, ore o mesi di chiacchierate virtuali, al massimo al telefono: la persona con cui tanto abbiamo chiacchierato in sintonia non ci attira un minimo, con nostro sommo dispiacere!!

Se ci viene presentato qualcuno o lo conosciamo per caso nella realtà, sappiamo già più o meno al volo se può piacerci o no in termini di attrazione fisica, e nel caso ci piacesse allora si andrebbe oltre…..oppure può capitare (a chi non è successo?) che a forza di frequentarlo iniziamo un bel giorno a guardarlo con occhi diversi….ed alla fine da che l’avevamo categoricamente escluso dalla rosa dei favoriti, ce ne sentiamo pure attratti!


Qui è un lusso che non ci è dato concederci: o la va o la spacca il più delle volte. Mi pare fin troppo chiaro e superfluo specificare che è bello ciò che piace…..io parlo di fisicità, come amo definirla io: sì, la fisicità è altra cosa: è un’attrazione che scaturisce dal modo di muoversi, di gesticolare, di parlare…ed anche di camminare magari, della persona che stiamo conoscendo dal vivo. Eppure…magari capita di rado…ma succede!! Ed allora l’esperienza virtuale diventa una piacevole sorpresa che può lasciare il posto ad un vero coinvolgimento emozionale: una bella sensazione…perchè tutto parte in punta dei piedi da una chattata come un’altra e ti volgi spesso indietro per sorriderci su pensando la classica frase “ma pensa te come ci siamo incontarti”!!

I parte

Nathan_3

http://digiland.libero.it/profilo_chat.php?nick=Nathan_3

Inviato da: romidgl Commenti: 0



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