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Messaggio N° 1709
13/12/2005 - 13:27:16

Se la vogliamo chiamare guerra.....

E’ vero…. Sono terribili quei video girati dai militari Italiani a Nassiriyah che stanno suscitando tanto clamore in questi giorni. Il culmine è stato raggiunto ieri sera al noto programma televisivo Matrix che ha fatto vedere parte di quei video. Sono scioccanti da vedere. Sono terribili per chi ha vissuto quei momenti, ancor più nel constatare che l’informazione è stata parziale e nel sentire  i commenti che sono stati fatti.

Parziale perché sono stati  fatti vedere i video di due battaglie, quella di Aprile e quella di Agosto, ma pochissimo spazio è stato riservato ai video girati dalle milizie Irachene, video dove è possibile vedere con che armi e con che volume di fuoco le milizie sparavano sui militari Italiani. E’ vero però… vedere le milizie sparare sui militari Italiani non fa notizia…. Vedere gli Italiani rispondere al fuoco quello si che fa notizia… specialmente se in studio sono presti esponenti politici che commentano …. Si è parlato di morti e feriti Iracheni….. e dei nostri morti e feriti? E si è parlato di Guerra….. parola grossa… almeno per le truppe Italiane. Commentare la cosa da qui, seduti in poltrona, con le notizie che ti danno i giornalisti è una cosa. Andare li, vivere il contesto, è un'altra. E’ vero ci sono stati scontri a fuoco, anche cruenti. Ma gli scontri sono stati determinati dalle milizie che combattevano. Due o tremila miliziani che non accettano gli aiuti di un paese o li vivono come un invasione, rispetto a due o trecentomila persone che abitano in quella provincia e che accettano i nostri aiuti non possono portarci a far pensare che è una missione di guerra. Il fatto che i militari, per difendersi, abbiano risposto al fuoco, non significa che abbiano attaccato una città. Io quando ero li non l’ho vissuta come una guerra.

Abbiamo cercato di aiutare le istituzioni ed il popolo Iracheno e ci siamo difesi da quella piccola parte di miliziani che ci vedevano come invasori.

O vogliamo forse chiamare guerra anche ristrutturare un ospedale, riorganizzare lo stato iracheno con le sue istituzioni?

Ieri sera a Matrix Tony Capuozzo, che come giornalista è stato quello che a parer mio ha vissuto di più il contesto Iracheno, ha semplicemente detto che, come testimone, non ha visto nessuna guerra da parte degli Italiani ma ha visto i militari difendersi da azioni di guerriglia.

Forse dovremmo dare più ascolto a chi è stato sul posto e non a chi la cronaca pretende di farla dall’Italia da uno studio televisivo.


anonimus1969


anonimus@libero.it

Inviato da: Blog_Magazine Commenti: 15



 
 
Inviato da ogn2001 il 13/12/05 @ 15:16 via WEB
Anonimus, potrà servire a poco o a nulla,ma almeno da parte mia c'è tutto l'appogigo possibile ai nostri ragazzi che ogni giorno in tuttoilmondo compiono il loro dovere con disciplina e d onore. Facile farsi belli sulla pelledegli altri, facile fare i "pacifisti" quando ci rischia è un altro. W le Forze Armate, W l'Italia
(Rispondi)

 
 
Inviato da laeco il 13/12/05 @ 15:51 via WEB
Bella testimonianza, concordo e sono grata a voi tutti che avete costruito strade e ospedali state aiutando a rischio della vita, il popolo iracheno a vivere dignitosamente
(Rispondi)

 
 
Inviato da DeadStar il 13/12/05 @ 18:50 via WEB
Sono in parte d'accordo in parte no. Innazitutto una premessa. Anche chi è come me contrario all'intervento militare in Iraq non può che considerare come assurda tutta la polemica su questo video. E' un video dove i soldati sparano....embè??? che dovrebbero fare??? giocare a rubamazzo?. La questione non è QUELLO CHE FANNO I SOLDATI che tra l'altro hanno la mia stima (e l'hanno smepre avuta) ma QUELLO CHE IL GOVERNO CI FA SAPERE. Fino all' anno scorso Martino diceva che I NOSTRI SOLDATI NON ERANO IMPLICATI IN SCONTRI A FUOCO ma SOLO IN OPERE DI SCORTA E DI RICOSTRUZIONE. Con questo nno dico che si sono comportati male I SOLDATI (se mi sparano addosso rispondo è ovvio....mica isso la bandiera arcobalenata) ma il Governo deve RIFERIRE AL PARLAMENTO e non può riferire una situazione DIVERSA da quella che c'è. Ecco il problema. Salutoni
(Rispondi)

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Inviato da anonimus1969 il 13/12/05 @ 19:50 via WEB
Le stesse parole del politico presente ieri sera a Matrix.... Quello che avete visto nei video non è stato mai nascosto. Ricordo io io telegionali che vedevo da li... delle famose battaglie dei ponti se ne è parlato a lungo sia in tv che sulla stampa. Si sapeva benissimo che c'erano gli scontri a fuoco e non sono stati mai nascosti. I militari presenti in Iraq non erano impegnati in una guerra ma in quei casi si sono semplicemente difesi. NOn entro nel merito della questione politica perchè non mi interessa.
(Rispondi)

 
 
Inviato da Yosin il 14/12/05 @ 00:00 via WEB
Il pacifismo radical-chic di sinistra mi fa vomitare , premesso questo ,siamo in Irak su mandato ONU e anche se trovo che la guerra anglo-americana all'Irak e' una palese violazione di tutte le regole internazionali , ora che la frittata e' fatta bisogna fare la propria parte e aiutare quel paese a rinascere....si, a rinascere ,non a farsi spremere fino all'ultima goccia di petrolio dai cow-boys di giorgino. E a proposito di giorgino ...quando avvremo le palle (come paese) di farci consegnare dagli americani i nomi degli impiastri che hanno ammazzato i nostri ragazzi impegnati a liberare degli ostaggi? E' possibile che uno dei 7 paesi piu' industrializzati del mondo accetti pedissequamente di farsi prendere a pesci in faccia dai propri "alleati", impegni risorse e uomini, e non abbia neppure il carattere sufficiente per farsi rispettare? Gli spagnoli sono 35 milioni , la meta' degli italiani ; su un territorio grande il doppio dell'italia ...e fino a 30 anni fa dalle loro parti si viaggiava quasi a dorso di mulo; ora ci danno lezioni di comportamento: a Zapatero sono bastate 48 ore, dopo essere stato eletto, per prendere la decisione di andarsene dall'Irak (decisione giusta o no , non mi importa)..se ai nostri ragazzi sparano addosso sia gli alleati che i cosidetti "resistenti" cosa dobbiamo fare ? mandare telegrammi di ringraziamento a tutti e due per l'attenzione che ci portano?? I pacifisti della domenica dovrebbero imparare il rispetto per i militari che permettono loro , con la loro presenza, in italia e fuori dall'italia di fare i pacifisti da week -end , appunto ; smettendola di usare ogni pretesto per della propaganda elettorale di infimo livello , ammantati dalla bandiera arcobaleno. Il governo , dal canto suo , prenda le iniziative che competono ai rappresentanti di un paese sovrano , pretendendo chiarezza su fatti gravissimi come l'omicidio di Calipari, altrimenti tra essere un paese di brava gente e un paese di fessi non ci sara' piu' nessuna differenza. Tutto il mio rispetto ai ragazzi che sono laggiu' , tenete duro , siete nei nostri cuori yosin
(Rispondi)

 
 
Inviato da Maxx.to il 14/12/05 @ 01:24 via WEB
Bravi ragazzi, andate avanti così...ma se potete tornate sani e salvi che le famiglie vostre vi rivogliono interi.
(Rispondi)

 
 
Inviato da sissunchi il 14/12/05 @ 11:20 via WEB
Mi permetto di citare Claudio Magris, fine scrittore e giornalista: " La guerra è violenza, morte, barbarie, tragedia irrimediabile di vite stroncate per sempre, brutalità e abbrutimento...Se la si fa (la guerra) non ci si può stupire e tanto meno scandalizzare che qualcuno spari, urli, bestemmi, uccida, muoia...ma non si può pretendere di fare la guerra e di essere allo stesso tempo colombe di pace" E purtroppo quando si parte per aiutare, costruire, con un fucile in spalla, non si vanno a suonare musiche di pace, si parte con strumenti adatti per suonare un REQUIEM, nonostante il singolo individuo posso avere motivazioni umanitarie, convinzioni buone, l'unica cosa che io chiedo è l'onesta che tutto questo venga riconosciuto come una messa a morto con i paramenti viola...e non venga spacciato come la sagra della patata, signori non siamo lì a fare la sagra della patata siamo lì a fare la guerra... E se poi ci fa dormire tranquilli pensare che non è guerra, mettetevi pure i tappi nelle orecchie, ma la musica che si sta suonando è un REQUIEM e non una tarantella.
(Rispondi)

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Inviato da ogn il 14/12/05 @ 12:21 via WEB
Vedi il problema è che siparla di guerra (anche se le normative internazionali in materia non usano più questo termine), ma molti non sanno che cosa vuole dire, si parla di peace Keeping, di peace enforcing, e così via, ma quanti si sonopresi la briga di andare a vedere cosa realmente volgliono dire queste parole? Tecnicamente parlando tra "guerra", "Occupazione", e "forze di pace", ci sono parecchie differenze. Se poi per comodità od ignoranza (intesa come mancanza di conoscenza, non come offesa) si fa tutto un bel brodo perchè è importante essere contro allora possiamo anche fare a meno di discutere. Mi piacerebbe sapere perchè ci si preoccupa di fare qui tante belle menifestazioni in cui l'unica cosa che si riesce a dire è "no", non facicamo la guerra, e compagnia bella, ma poi una proposta seria, una credibile alternativa non esce mai. Allora la coscienza è a posto, noi non facicamo la guerra, ma in realtà laciamo che le cose vadano così come vanno. Andiamo in Sud Sudan a manifestare, andiamo a manifestare in Iran, in Myanmar, in Cina, in Eritrea, In palestina, e compagnia briscola. No stiamo tutti qui che stiamo bene, mi sembra un pelo comodo. Facicamo le belle figure fatte a Sarayevo. Un balle manifestazione per la pace, contro le forze della IFOR, salvo poi chiedere che gli stessi contro cui manifestiamo imbracicno le armi per difenderci. L'uso della forza comporta sempre delle conseguenze indesiderate. Sarebbe bello che tutti fossero per la pace, quella vera non quella delle bandiere e dei cortei di pura facciata. Purtroppo nel mondo non tutti la pensano così, e fin tantoche ci sarà anche solo una persona che ritiene la sopraffazione una cosa giusta, serivrà qualcuno che sia disponibile a mettere in gioco la propria vita per impediglielo. Ripeto quello che già sopra ho detto: W le Forze Armate, W l'Italia.
(Rispondi)

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Inviato da anonimus1969 il 14/12/05 @ 12:33 via WEB
Rispetto il tuo pensiero ma non lo condivido. Se fosse come tu dici vorrebbe dire che anche qui in Italia siamo in guerra visto quel che succede ogni giorno... Se secondo te missioni di pace si intendono quelle missioni dove i militari vanno li disarmati... allora non ne esistono, ne in Iraq, ne in Bosnia, ne in Kossovo ne in nessun altro posto del mondo. Forse però dovremmo provare (e questa è una provocazione): ritirare tutti i militari da tutte le missioni che si fanno all'estero. E non parlo solo dei nostri ma dei militari di ogni nazione. Ognuno a casa propria. Siete convinti che sarebbe meglio? Siete convinti che sboccerebbe la pace che intendete voi?
(Rispondi)

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Inviato da kalm il 14/12/05 @ 15:08 via WEB
Ciao anonimus, sono d'accordo con te in tutto. Facile fare tanti inutili bla bla bla che servono solo per dare aria alla lingua. NON ho visto UNA sola missione di pace ove i militari non siano partiti armati ed a tutto penso meno che siano partiti con la voglia di usare le armi. Per quanto riguarda la trasmissione di matrix sono in pieno accordo con Tony Capuozzo, tutto il resto è stato solo un inutile blatterare. Via l'Italia! Viva le forze armate, TUTTE!
(Rispondi)

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Inviato da distratto65 il 20/12/05 @ 19:05 via WEB
caro/a sissunchi, le tue sono parole molto belle ma forse bisognerebbe essere là per sapere che quello strumento per recitare un requiem è visto come la possibilità di vedere il giorno dopo per chi non può difendersi. La prevaricazione è insita nell'uomo e così come in italia dalla criminalità siamo difesi (almeno si spera) da poliziotti e carabinieri con al fianco strumenti non pacifici, in una nazione (ora lo stà diventando) in cui il maggior numero di morti è nella popolazione civile l'unico tentativo di fermare l'intimidazione è l'uso della forza. una forza misurata. Uno strumento di requiem in mano di chi conosce realmente il valore della vita e non solo della propria!
(Rispondi)

 
 
Inviato da gladioromano il 14/12/05 @ 11:44 via WEB
SONO SEMPLICEMENTE D'ACCORDO CON TONI CAPUOZZO
(Rispondi)

 
 
Inviato da pixbuster il 21/12/05 @ 00:05 via WEB
Tu e i tuoi compagni avete la mia più grande ammirazione, la mia più grande stima e la mia più grande trepidazione per la vostra incolumità. Non lo dico con retorica, ma lo sento davvero dentro di me Ma non posso essere d'accordo con chi manda ad usare la forza e la violenza per imporre un sistema economico-sociale che forse non appartiene a quel popolo. E che lo fa solo per interessi economici giganteschi. E non cambia nulla se è un dittatore o un presidente. Non ci dovrebbe mai essere una ragione al mondo per uccidere, ne per essere uccisi. Invece, in questo mondo accecato dalla bramosia di soldi e potere, muoiono persone: mariti, mogli, figli, amici E i morti non hanno più uniformi, gradi, titoli. Muoiono esseri umani e muoiono troppo spesso per decisioni prese da altri: piccoli chicchi di grano stritolati da una macina dal funzionamento incomprensibile
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Inviato da ludvick il 21/12/05 @ 00:42 via WEB
Queste testimonianze dovrebbero apparire più spesso sui forum di giovani, queste sono le testimonianze che rendono l'unità di un paese ridotto a colabrodo come l'Italia. A riduarla così sono proprio quei politici PACIFISTI che poco hanno di ORGOGLIO per la Nazione e per il Paese.BASTA CON LA SINISTRA disfattista. Basta votarli. L'Italia sarà apprezzata nel mondo non di certo perchè la previdenza può essere buona,ma lo saremo quando a livello internazionale prenderemo una decisione forte e quando la sapremo portare brillantemente a termine. Questi militari sono il nostro orgoglio nonchè il segno di come in 5 anni è cambiata l'opinione internazionale in meglio sull'Italia. Non ci sono parole per esprimere la grandissima gratitudine e riconoscenza che dobbiamo avere verso i nostri ragazzoni all'estero. Grazie ragazzi, avete tutti i nostri cuori! GRAZIE.
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Inviato da lucemari il 27/12/05 @ 14:36 via WEB
Ciao Anonimus, rabbrividisco a quello che leggo!!sono contenta tu abbia espresso la tua opinione, vengono sempre presi d'assalto i nostri militari, ma è facile giudicare dal benessere e da tutte le comodità delle nostre case.....sarebbe meglio sentire la versione di chi ha vissuto là in mezzo!!!ITALIANI aprite gli occhi e giudicate di meno le apparenze!!(ovviamente mi riferisco a quella minima percentuale di connazionali che invece di apprezzare il sacrificio dei nostri ragazzi giudica e basta in modo molto superficiale!!!!!!)Lo chiamo sacrificio perchè mettono in gioco la loro vita e la serenità delle loro famiglie pur di servire la Patria!!....a presto anonimussssssss
(Rispondi)



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