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Messaggio N° 1731
24/01/2006 - 11:16:13

Vendita farmaci, la proposta della Coop



La grande distribuzione sta facendo sul serio. Cerchiamo di capire quali sono i termini della proposta di legge sulla liberalizzazione dei farmaci.

Farmaci al supermercato, sono mesi che se ne sta parlando. C’è chi dice che sarebbe un disastro perché il consumo di farmaci va controllato da esperti (i farmacisti), chi invece pensa che sarebbe il modo migliore per abbassare i prezzi, soprattutto di quei farmaci che vanno per la maggiore.

Da una decina di giorni è partita la campagna Coop, una raccolta di firme per presentare in parlamento una proposta di legge che mira a liberalizzare il mercato. Secondo Coop i prezzi dei farmaci nella grande distribuzione potrebbero scendere in maniera considerevole, con percentuali variabili da prodotto a prodotto, tra il 25 e il 50%.

Cerchiamo allora di capire quali sono i termini della proposta di legge sulla liberalizzazione della vendita dei farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP) e da banco (OTC).

Prima di tutto non si parla di tutti i farmaci ma solo di quelli non soggetti a ricetta medica, le cui confezioni esterne recano il bollino di riconoscimento.
La proposta chiede che gli esercizi commerciali abbiano titolo di vendere queste categorie di farmaci durante l’orario di apertura dell’esercizio commerciale, in una parte della sua superficie ben definita e distinta dagli altri reparti e con l’assistenza di un farmacista abilitato all’esercizio della professione.

Al fine di non stravolgere notevolmente le modalità di vendita dei farmaci non sarà possibile istituire concorsi e operazioni a premio, vendite straordinarie e sotto costo.

La questione è molto importante, soprattutto per le tasche dei cittadini. Secondo un’indagine condotta dal Censis, per conto dell’Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’Automedicazione (Anifa), quasi 8 italiani su 10 utilizzano farmaci da banco senza prescrizione. Il 76,3 per cento degli intervistati ha infatti dichiarato di aver preso un farmaco vendibile senza ricetta l’ultima volta che ha sofferto di un piccolo disturbo come mal di testa, mal di schiena, problemi intestinali, raffreddori o tosse.


di: La dea dei venti

Inviato da: il_giornalaio Commenti: 7



 
 
Inviato da rekingdgl il 24/01/06 @ 12:08 via WEB
bè come non quotare l'iniziativa. ma non si deve fermare li prendiamo per esenpio anche il latte in polvere .ma penso che abbiamo bisogno di alltri famaci molti es: vanno all'estero a conprare vedi vaticano bè non sono da banco
(Rispondi)

 
 
Inviato da gorta il 26/01/06 @ 11:36 via WEB
Ci sarebbero mille cose da dire al riguardo. Sono farmacista non titolare e quindi non legato a interessi economici dell'attività in sé. Mi spiace vedere così sminuita l'importanza del ruolo del farmacista. Siamo dei professionisti del farmaco e ne sappiamo sicuramente più dei medici. Onestamente trovarmi in un supermercato e sentirmi chiedere dove si può trovare la carta igienica mi sminuirebbe ancora di più. I prezzi dei farmaci sono imposti dalle ditte. E' a loro che bisogna chiedere di abbassare i prezzi, non ai farmacisti. Fino ad oggi i prezzi dei farmaci erano uguali in tutto il territorio nazionale. La salute deve essere considerata un bene primario e il trattamento deve essere uguale per tutti. Mi spiace pensare che potrebbe non essere più così.
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da goccedilu2006 il 26/01/06 @ 15:03 via WEB
secondo me non si tratta di sminuire il ruolo del farmacista, che comunque resta molto importante per consigliare e somministrare alcuni tipi di farmaci. Qua si tratta dei prezzi dei farmaci da banco, che sono saliti veramente tanto, in maniera spesso esosa. Io credo, posso anche sbagliarmi, che la diffusione della vendita dei farmaci da banco nei supermercati o nei centri commerciali possa in qualche modo fare da calmiere ai prezzi e renderli così disponibili anche a chi, talvolta, proprio a causa del loro costo, non può più permetterseli. Tanto per rammentarLe un farmaco che sicuramente conosce e di cui non c'è bisogno di prescrizione medica è proprio il Gentalyn Beta, l'ultima volta che l'ho acquistato costava 18 euro o giù di lì (ma sono quasi 36 mila lire di una volta!). Io soffro di depressione, quindi sono costretta a usufruire di farmaci di un certo tipo che giustamente è bene comprare in farmacia, dietro prescrizione medica, per fortuna sto usando quelli di tipo generico che costano un po' meno di quelli di marca (non è molto, ma tutto fa!)
(Rispondi)

 
 
Inviato da ladeadeiventi il 26/01/06 @ 17:15 via WEB
Il ruolo del farmacista è importante solo che si parla del costo dei farmaci che purtroppo risulta essere aumentato parecchio negli ultimi periodi e come me che ha in famiglia problemi di salute e dover vedere comprare medicinali che costano un occhio della faccia da parte di pensionati con malattie serie nn arrivano alla fine del mese. Per al farmacista che ha parlato in merito ti dico solo questo fate in modo che i farmaci abbiano un costo accessibile a tutti solo voi che operate nel settore potete aiutare a chi compra ad essere agevolati.
(Rispondi)

 
 
Inviato da ladeadeiventi il 26/01/06 @ 17:15 via WEB
Il ruolo del farmacista è importante solo che si parla del costo dei farmaci che purtroppo risulta essere aumentato parecchio negli ultimi periodi e come me che ha in famiglia problemi di salute e dover vedere comprare medicinali che costano un occhio della faccia da parte di pensionati con malattie serie nn arrivano alla fine del mese. Per al farmacista che ha parlato in merito ti dico solo questo fate in modo che i farmaci abbiano un costo accessibile a tutti solo voi che operate nel settore potete aiutare a chi compra ad essere agevolati.
(Rispondi)

 
 
Inviato da umbertogo il 26/01/06 @ 19:35 via WEB
ma di che state parlando..? ma che dite...? ma vi rendete conto che una persona che per esempio e sotto terapia con un anticoagulante.....e prende un'aspirina ci resta secco per emorragia gastrica? ma di che parlate..? la coop? ma fatemi il piacere... informatevi e poi parlate...Si vuole proteggere il consumatore e lo si lascia libero di ammazzarsi...? ma fate qualcosa di serio...tirate in ballo i produttori e le case farmaceutiche e non dite fesserie...sui supermercati....ci vogliono cinque anni per essere Farmacisti...e un motivo ci sarà.
(Rispondi)

 
 
Inviato da gorta il 27/01/06 @ 14:39 via WEB
Non bisogna solo pensare al singolo farmaco, ma giustamente all'interazione tra tutto ciò che si assume e in alcuni casi queste interazioni possono essere drammatiche. Il ruolo del farmacista dislocato capillarmente nei singoli paesi è anche questo, la visione d'insieme di tutto ciò che un paziente assume. Spesso il paziente non riferisce al medico tutto ciò che assume perchè i farmaci per patologie minori vengono erroneamente consideratii senza troppi effetti collaterali (per non parlare dei fitoterapici assunti con tranquillità perchè "naturali"!!!, ricordiamoci che anche la cicuta è un fitoterapico!!!).Il farmcista ha questa grande possibilità di un'ampia veduta. Al supermercato questo non ci sarebbe più... La crema di cui qualcuno ha parlato non è un otc né un sop, quindi non finirebbe al supermercato , tantomeno i farmaci antidepressivi o gli ansiolitici. Ricordate ancora che non è il farmacista a decidere i prezzi, tutti i prezzi dei farmaci sono imposti e per questo uguali sul territorio nazionale. Ricordiamoci anche che tutti un giorno diventeremo anziani e avere delle figure professionali di riferimento per quanto riguarda la salute, nel proprio paese è importante. Non ci sarà sempre la possibilità di recarsi in macchina al supermercato!! E sarà proprio allora che avremo più bisogno di farmaci!!!
(Rispondi)



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