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Messaggio N° 2641
24/03/2009 - 10:43:03

Controinformazione


Foto di miladylady

 

Molte note multinazionali non sono solo i marchi più venduti al mondo, ma perfino le parole più globalmente note.

Una ricchezza e una notorietà che sono pagate a caro prezzo, spesso a danno dei lavoratori, dell’ambiente e degli stessi consumatori.

Lo sfruttamento delle persone più povere del pianeta, nonché i colossali danni all’ambiente che sempre più ci si stanno ritorcendo contro, dovrebbero suscitare indignazione. Eppure questi fatti sono abilmente celati da colossali e martellanti campagne pubblicitarie capaci di trasformare macchine del profitto in aziende amichevoli, accattivanti, perfino caritatevoli.

Le più note e potenti multinazionali infatti hanno la loro buona fondazione che aiuta orfanelli nel mondo: quale migliore pubblicità, quale migliore modesto investimento per far fronte, nell’opinione pubblica che muove i denari, alle critiche mosse da associazioni di consumatori informati?

Una delle multinazionali a cui si fa riferimento, è accusata in Colombia di violazione dei diritti umani per essere la mandante di 8 assassinii, oltre che di innumerevoli sequestri, false denuncie e intimidazioni nei confronti dei lavoratori.

Si pensi che tra tutti i sindacalisti fatti fuori nel mondo, l’80% viene assassinato in Colombia.

A partire dagli anni 90 il ricorso al terrore è finalizzato a espellere la popolazione da territori strategici ( risorse naturali, settore minerario, sfruttamento degli idrocarburi) e ad annientare qualsiasi forma di opposizione sociale a beneficio del profitto delle multinazionali.

La politica delle multinazionali è di assumere meno personale possibile, ricorrendo al lavoro di ditte appaltatrici. A queste impone pessime condizioni. Ad esempio il salario dei lavoratori, in Colombia il 90% dei quali sono interinali, è pari a 80 euro al mese.

Alla vigilia del campionato mondiale di Francia 98 il “Corriere della sera” ha rivelato che palloni distribuiti a scopo pubblicitario da una di queste multinazionali, erano cuciti a mano in India e Pakistan da bambini. Le foto di alcune bambine di 11 anni che incollavano e cucivano i palloni hanno fatto il giro del mondo.

Promuovendo la vendita di bevande in lattina e plastica, le multinazionali contribuiscono alla produzione di migliaia di tonnellate di rifiuti e stimola il consumo di alluminio che ha conseguenze devastanti nei luoghi di estrazione.

La produzione di una nota bevanda richiede inoltre molta acqua e il rilascio di sostanze inquinanti che finiscono poi nelle falde acquifere.

Nel 2002 la popolazione di Plachimada è insorta perché gli impianti di una multinazionale stavano prosciugando i pozzi e contaminando le falde acquifere della zona, nel dicembre dell’anno successivo il tribunale locale ha intimato l’azienda di fermarne l’abuso nel prelievo dell’acqua; l’azienda ha prodotto scarti, poi rivenduti ai contadini come fertilizzanti, che i test hanno dichiarato tossici, l’azienda vi ha posto rimedio solo dopo che le agenzie governative le hanno ordinato di farlo, nel frattempo i contadini della zona, destinatari degli scarti, hanno subito danni a lungo termine per la salute, e nel novembre 2002 la Corte Suprema Indiana aveva condannato la stessa azienda per aver deturpato le rocce dell’Himalaya con scritte pubblicitarie che hanno compromesso l’eco sistema.

E i danni alla salute del consumatore?

Le bevande di produzione industriale per lo più contengono coloranti e conservanti, zucchero saccarioso, aromi “naturali” e questa dicitura in Italia significa artificiali, ecc.

L’aspartame, sostanza utilizzata nei prodotti dietetici, può causare danni al cervello in particolare ai bambini, l’altro consumo di bevande gassate e zuccherate, indotto dalla pubblicità soprattutto negli adolescenti ma non solo, può favorire l’insorgere di diabete e obesità.

E se vi siete detti non sta succedendo niente…. se avete preso per buone
le "verità" della televisione…..
convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti siete lo stesso coinvolti.

( liberamente tratto da Canzone del maggio, De Andrè)


di: miladylady

Inviato da: suede68 Trackback: 0 - Commenti: 2



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Inviato da annalisap82 il 02/04/09 @ 19:41 via WEB
VORREI FARE UN APPUNTO MOLTO IMPORTANTE. HO APERTO IL BLOG CIRCA UN ANNO FA INSERENDO L'IMMAGINE E IL VIDEO DELLA CANZONE DI MEMOLE. QUALCHE MINUTO FA UN ALTRO UTENTE DAL NOME eragon19821982 HA CREATO UN BLOG USANDO LE MIE IMMAGINI E IL MIO STESSO VIDEO CON LA MUSICA DI MEMOLE. COME DEVO FARE PER PROTESTARE?
(Rispondi)

 
 
Inviato da vargen il 06/10/09 @ 19:28 via WEB
Vero, anzi VERISSIMO! E molte di queste Multinazionale che fanno il bello e cattivo tempo sono anche italiane. Strano, eh... Per inciso, in Kenya 1/2 litro di Coca Cola costa 0.50 dollari ed una da 1/2 litro di acqua 1 dollaro! ... che vi debbo dire? p.s. chi imbottiglierà l' acqua minerale in Kenya?
(Rispondi)



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