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Messaggi del 14/07/2005

Messaggio N° 1595 14-07-2005 - 09:59

I tic nervosi degli italiani

Sono circa mezzo milione, di cui 50 mila gravi, gli italiani 'malati di tic'. Queste persone, fin dalla più tenera età, si confrontano, fino ad arrivare a convivervi, con movimenti incontrollabili che nascondono una vera e propria patologia detta sindrome di Gilles de la Tourette.


La cura contro questa patologia rara, ribattezzata 'malattia dei tic multipli e complessi', esiste da anni. ''Si tratta solo di farla conoscere e di applicarla'', avvertono gli esperti, che si sono riuniti per un convegno sul tema al Policlinico 'San Marco' di Bergamo, sede del Centro di riferimento nazionale.


I tic dei pazienti piu' gravi sono azioni compulsive, spiegano gli specialisti in una nota. In altre parole, i malati non possono fare a meno di compiere un determinato gesto, a volte sconveniente o vietato: spingere, stringere, toccare qualcuno o qualcosa, urlare all'improvviso frasi volgari o sconce. Gli esperti ricordano infine come la sindrome de la Tourette, che ''insieme alle sindromi ossessivo-compulsive e' al confine con gli stati di disattenzione-iperattivita' dell'infanzia'', non siano più di competenza psichiatrica, bensi' neurologica, poiché tra i fattori scatenanti sono emerse anche cause organiche quali le infezioni da streptococco, come per l'autismo. Non dimentichiamo però che i tourettiani fiutano, ammiccano e si schiaricono anche la gola.


Contro l'isolamento e la discriminazione che affligge questi malati, spesso afflitti anche da carenze delle capacità di concentrazione ed attenzione, si concentrano le attivita' dell'Aist(link a www.tourette.it ). Questa associazione punta a creare una banca dati sulla sindrome, sui centri specializzati diffusi in tutta Italia e a creare una sede di riferimento con un segretariato centrale e un ambulatorio gratuito, presso la Neurologia del Policlinico San Marco. E' scopo dell'associazione anche organizzare convegni sulla malattia e promuovere il riconoscimento della sindrome da parte del sistema sanitario nazionale, affinché i farmaci sul mercato possano essere rimborsati.


Secondo lo studioso inglese, Paul Mashall: "L'unica cura per la sindrome di Tourette; oltre all'eliminazione dei sintomi di Tourette, richiederebbe l'estirpazione o la ricostruzione del DNA cellulare dell'individuo, per quei caratteri che trasportano la caratteristica di Tourette. Questa cura per la sindrome di Tourette, sono sicuro che funzionarebbe come forse il semplice invito per la maggior parte di noi, particolarmente per quelle persone che già soffrono di timidezza e eccessiva riservatezza, afflitti da problemi relazionali, di stare lontani dalle cause statenanti". Attualmente esistono sia trattamenti farmacologici con moderne medicine, sia trattamenti alternativi che sembrano essere meno invasivi e privi di effetti collaterali, così come moderne procedure neurochirurgiche.


A tal proposito, alcuni neurochirurghi statunitensi dell'ospedale universitario di Cleveland, in Ohio, hanno effettuato un intervento innovativo su un ragazzo di 31 anni, malato dall'eta' di sei, ormai incapace di controllare parole e movimenti. La tecnica usata e' quella della stimolazione cerebrale profonda, che consiste nell'introduzione di piccolissimi elettrodi nel cervello, con il compito di regolarne l'attivita' elettrica. Questo tipo di operazione che si esegue gia' sui malati di Parkinson, consente di ridurre il tremore. Il capo dell'equipe di chirurghi, Robert Maciunas ha così commentato : ''Ma siamo rimasti sorpresi dei risultati sul giovane affetto dalla sindrome di Tourette, che dopo l'intervento ha visto sparire completamente i sintomi della malattia''.


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Articolo pubblicato da: luc_30

Messaggio N° 1594 14-07-2005 - 09:37

La domanda più frequente in chat: "Che taglia porti?"

Digiland vi segnala il Forum
"Chatta che ti passa!"
per discutere di questo argomento!


Ho letto molte cose riguardo le chat in genere, tutti parlano di tutto, ma l’argomento che pecca di approfondimento è: le misure. Vi chiederete di che cavolo sto parlando e invece si tratta delle domande più digitate dagli utenti chat di tutto il mondo. L’atra sera sono entrata in chat dopo un bel po’ di tempo, sperando di riuscire a fare una bella chiacchierata tra persone normali e ci sono riuscita, però anche quella sera non sono mancate le fatidiche domande.

-Di dove sei?
Per capire subito quanti km dovrebbe fare in caso di incontro, capisco che sia una domanda di routine, ma non fatta come primo approccio.Quanti anni hai?
Sei sposata?
Meglio se lo è, non chiederà troppo tempo e poi ha le mani legate.
-Che taglia porti?


Una a questa domanda rimane basita e pensa "lo mando a quel paese subito o lo prendo un po’ in giro?" Sì perché devi fare bene i conti e decidere che taglia porti, se digiti 48 potrebbe essere troppo ma hai sempre la scappatoia che sei alta, se digiti 44 potrebbe essere poco, agli uomini in genere piacciono abbondanti e quindi faresti una scarsa figura, 46 troppo perfetto, quindi meglio 48. Dopo qualche attimo di esitazione dall’altra parte si vede comparire nel messaggio diretto: "che taglia di reggiseno hai?"


A questo punto una bella quinta non può mancare. Il malcapitato da parte sua comincia già a fantasticare e già vede passare nella sua mente una bella donna formosa che assomiglia molto a una delle bellone che ci fanno vedere in tv. Il più delle volte questi cacciatori di taglie si nascondono dietro una facciata nella realtà di tutti i giorni alquanto sempliciotta che però si carica a salve quando entra in chat, non mancano comunque gli uomini in carriera che hanno sempre tanto da fare in ufficio. La cosa più straordinaria è che se ti ribelli si arrabbiano e cominciano a insultare pesantemente, altra cosa straordinaria è che si tratta dei nostri mariti. Di solito sono persone che non hanno il coraggio di avere con la propria moglie un approccio un po’ più spinto perché la vedono solo come la madre dei loro figli dimenticando che anche la propria moglie è una donna e che anche noi sappiamo essere attraenti e provocanti quanto le donne che occupano la loro mente: spesso infatti sono le stesse mogli in questione che fanno sognare altri utenti di chat che entrano con lo stesso scopo, ironia della sorte.


Ammetto però che molte donne si lasciano andare parecchio negli anni e ci vuole un bel coraggio affrontare la porta della camera da letto, naturalmente idem per i maschietti. Direi che alla fine dei conti il problema principale è la mancanza di comunicazione tra queste coppie, sai che goduria scoprire, magari per caso, che la bellona con cui stai cercando un approccio o anche solo un eccitamento è tua moglie?! Un’altra cosa mi ha colpito in questi anni, è vedere come alcune  donne si sono abbassate a questi atteggiamenti un tempo solo degli uomini, va bene che il mondo sta cambiando ma mi auguro in meglio. Per concludere…viva la chat e tutto quello che ci regala, nel bene e nel male.


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Articolo pubblicato da: stella112

Messaggio N° 1593 14-07-2005 - 09:17

La spirale guerra-terrorismo

Digiland vi segnala il Forum
"Londra: nuove minacce?"
per discutere di questo argomento!



Chiarisco subito un punto: l’attentato di Londra è un crimine contro l’umanità più indifesa e contro la causa dei diseredati. Dunque occorre chiedersi: a chi giova tutto ciò?


Uno dei risultati immediati è stato lo stravolgimento dell’agenda politica del G8, ponendo al primo punto la “guerra al terrorismo” e rilanciando la strategia della “guerra preventiva” che vive una grave crisi di consensi e spera in un recupero di immagine. A tale priorità sono subordinate le altre questioni: il bisogno di sicurezza prevale sul blando sentimento di solidarietà suscitato dall’iniziativa spettacolare del “Live 8”. Tale “emergenza” è anteposta sia all’ingiustizia del debito economico dell’Africa, sia ai rischi derivanti dai mutamenti climatici terrestri. Ne consegue una drastica riduzione delle libertà individuali, sacrificate sull’altare della “sicurezza generale”.


Un altro risultato è l’isolamento delle lotte anticapitaliste portate avanti attraverso iniziative “anti-G8”, in cui i protagonisti non sono più 8 individui che si arrogano il diritto di decidere il destino dell’umanità, ma centinaia di migliaia di persone, di attivisti e semplici cittadini che si mobilitano per dar voce a sé e a chi non riesce a far sentire la propria.


La strage di Londra ha ridestato bruscamente l’opinione pubblica internazionale dallo stato di torpore generato dall’assuefazione alle immagini di guerra, orrore e morte, provenienti tutti i giorni dall’Iraq. È evidente che, quando simili vicende insanguinano New York, Madrid, Londra, anziché Baghdad o i palestinesi, la comunità civile reagisce in modo irrazionale. In tal senso, il terrorismo giova soprattutto a chi, prendendo a pretesto l’inquietudine diffusa tra la popolazione, ne approfitta per invocare svolte politiche in senso autoritario all’interno delle società occidentali.


Un altro punto concerne la questione palestinese. Negli anni si è consolidata una verità che più nessuno osa contestare, cioè che all’origine della “polveriera” mediorientale sta il problema palestinese: finché non si otterrà un’equa soluzione della controversia arabo-israeliana, non si potrà realizzare una pacificazione effettiva dell’area mediorientale, né un ridimensionamento dell’oltranzismo religioso. Se non si esce da questa spirale non si potrà costruire un avvenire di pace autentica, una condizione incompatibile con l’ingiustizia, in quanto il superamento delle tensioni internazionali presuppone l’eliminazione delle loro cause storiche.


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Articolo pubblicato da: robinhood20040


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