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Messaggi del 05/11/2006

Messaggio N° 199605-11-2006 - 18:44

IN RICORDO DEL 4 NOVEMBRE

Sono in pochi nel nostro paese a ignorare il valore storico del 4 Novembre.

Nel 1918, infatti, in tale giorno veniva firmato a Villa Giusti l’armistizio tra l’impero Austo-ungarico e l’Italia. Accordo che sancì, di fatto, la fine della prima guerra Mondiale.

Nella mia memoria però il 4 novembre evoca un’altra storia, quella che risale al 1966 e che purtroppo cambiò la vita di molti fiorentini. Ricordo ciò che racconta mio zio (all’epoca residente nel centro storico di Firenze) sulla sua macchina nuova, sull’acqua che in casa gli arrivava sopra al tavolo da pranzo; ricordo, in sintesi, dell’alluvione di Firenze.

Erano le ore 7,26 di Venerdì 4 Novembre 1966 quando il più sconvolgente cataclisma nella storia di Firenze esplose in tutta la sua potenza. “Gli orologi elettrici si sono fermati a quell’ora, quando l’ultimo ponte, quello di San Niccolò, veniva invaso dalle acque” (La Nazione di domenica 6 Novembre 1966).

La situazione però era critica da giorni e da ore ormai aleggiava nell’aria la sensazione che qualcosa di veramente orribile sarebbe successo… Sulla prima pagina della Nazione in edicola il giorno 4 Novembre 1966, tra la notizia relativa alla possibile crisi del PCI e i trafiletti dedicati all’operazione di Johnson alla gola e all’attentato dinamitardo avvenuto in un albergo a Brunico, capeggia il titolo Drammatica situazione in città alle 6 di stamani. L’Arno straripa a Firenze.“L’Arno è straripato a Firenze: la città è sotto il pericolo di essere invasa dall’ondata di piena. Alle 5e30 di stamani l’acqua del fiume ha superato le spallette investendo via dei Bardi, Borgo San Jacopo […]”

E ancora…. “Sono le 6e 10 della mattina. Le notizie si fanno sempre più drammatiche. La spalletta del lungarno Acciaiuoli davanti all’albergo Becchielli sta cedendo: una falla si è aperta e l’acqua ha invaso la sede stradale. L’Arno continua a salire. […]”

Probabilmente i fiorentini non fecero neppure in tempo a leggere queste notizie; durante il giorno 4 la furia delle acque si manifestò in tutta la sua potenza e drammaticità.

Già a fine serata si capiva che una vera e propria tragedia si era compiuta.

“Questa sera Firenze è un enorme lago immenso nelle tenebre, un luogo di acque limacciose che si estendono, alte fino a 2 metri, per oltre sei chilometri quadrati a nord dell’Arno e in un area imprecisata a Sud del fiume. In sostanza l’inondazione – la più grossa dal 1270 – interessa due terzi della città. Manca l’acqua, la luce elettrica è erogata solo in alcune zone [….].

I danni sono incalcolabili. In tutta la zona inondata negozi ed abitazioni sono stati invasi dalle acque per un altezza che varia da uno a due metri; e le acque scorrono velocemente piene di fango e di detriti, trasformando le strade in fiumi paurosi [….]” (I.l Resto del Carlino, Edizione speciale per la Nazione, del 5 Novembre 1966).

Così “semplicemente” devastata dalle acque Firenze in un giorno, un terribile giorno, scrisse una delle pagine più buie della storia sua e dell’Italia tutta…

Ovviamente ci sono anche i racconti della rinascita, della grande solidarietà dello straordinario impegno dei fiorentini, quelli degli angeli del fango; ma questi appunto … sono un’altra storia

 

(Tutte le informazioni citate in questo post sono reperibili sullo Speciale della Nazione - “Alluvione 40 anni”- pubblicato il 4 Novembre 2006)


SCRITTO DA: zizzola1

Messaggio N° 1995 05-11-2006 - 13:14

AMORE, TESORO, SALSICCIA E POMODORO!

Non so voi, ma io diffido subito subito delle persone che hanno come abitudine l’uso di aggettivi “coccolosi” quando si rivolgono alle persone, oppure usano frasi trite e ritrite di grande effetto, un modo smielato di parlare che potrebbe portare la glicemia altissima, con conseguenze disastrose, tipo diabete . Personalmente vengo presa da una forma di orticaria fortissima, mi ricopro di bolle, e comincio ad avere dei conati di vomito.

Un mio amico usa chiamare tutte le donne “PATATA” ogni volta che mi dice :” ciao patata” mi verrebbe da rispondergli : Ciao Broccolo, Ciao Finocchio, Ciao Carciofo! Ma ci sarai tu una patata, un tubero!

Mentre in chat è di uso comune usare il termine “principessa” , ora siamo seri un attimo, ma che principessa e principessa, qui al massimo ci sta qualche laureata, forse 1 o 2 contesse, hanno visto troppi film della principessa Sissy, oppure hanno rimembranze del cartone animato “ La principessa Zaffiro” o forse sperano che li chiamate Sir Carlo o my King…ma roba da matti, a quel punto mancano solo i cavalieri della tavola rotonda!

Chi usa con me il termine tesoro, viene immediatamente cancellato da tutti i miei contatti e amicizie, tiro fuori il mio kit di sepoltura mentale, prendo la zappettina virtuale, scavo una buchettina e lo sotterro per sempre. Ogni persona che mi ha chiamato tesoro nella mia vita ha sempre cercato in qualche modo di ammazzarmi, diffidate, chi lo usa sempre non gli da nessun valore a questo termine, normalmente chi vi chiama tesoro in realtà V I O D I A!

La frase “grazie di esistere” credo che abbia distrutto una miriade di persone, Eros Ramazzotti dovrebbe essere condannato all’ergastolo per aver fatto quella canzone., mentre a chi la usa gli darei 20 anni di galera. Quante di noi hanno creduto fermamente a quelle parole? Quanti uomini ne fanno abuso e hanno crisi di astinenza se non la ripetono dopo avervi visto solo 2 volte? Grazie di esistere vuol dire: sbrigati a darmela che non ne so altre di stronzate simili!

Amore mi passi il sale? Amore dove sono i miei calzini? Amoreeee ma non hai lavato le mie camicie! Ora che senso ha chiamarci amore, solo quando dobbiamo fare le cameriere per voi? Ha un senso la parola amore in questi frangenti? Non sarebbe meglio chiamarci “Rosamunda la schiava”passami il sale? Ma che amore e amore, amore un corno! Nemmeno ve ne accorgete che dite quella parola!

A uno gli è uscita male e mi ha detto “cicciolina” no scusi, cicciolina ci sarà sua sorella, io ancora film porno non ne faccio, e non voglio nemmeno pensare a quando mi chiamano “ cucciola” mi vedo un cane meticcio abbandonato dentro a un canile e mi sento spuntare delle lunghe orecchie pelose e comincio a fare BAU BAU.

“Mi sembra di conoscerti da sempre” è il campanello di allarme che deve farvi scappare come lepri, specialmente se la frase viene detta dopo 25 minuti di chattata o dopo 15 minuti che vi siete conosciuti, ma le persone non si conoscono dopo 20 anni che vivono insieme, ma pensate seriamente che siamo così stupide? E pensate beneeeeee….perché poi vi crediamo!

PIZZA, RICOTTA, ORESTE E BUM…ME C’HAI FREGATO UNA VOLTA, MO NON ME FREGHI PIU’! ( canzuncella romana)

SCRITTO DA: sissunchi


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