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Messaggi del 17/01/2007

Messaggio N° 2078 17-01-2007 - 23:05

Oreste Scalzone ......... libero!!!

 

Il 17 gennaio 2007 i Giudici della prima Corte d'Assise di Milano hanno constatato che nei confronti di Oreste Scalzone non si può più procedere per "intervenuta prescrizione in relazione ai reati di partecipazione ad associazione sovversiva, banda armata e rapine"

Nel 1973, alcuni aderenti di Potere Operaio, furono coinvolti nel Rogo di Primavalle nel quale morirono Stefano e Virgilio Mattei, figli del dirigente della locale sezione del Movimento Sociale Italiano, Mario Mattei. Gli autori del rogo furono aiutati da persone rimaste sconosciute.

Ma chi è questo nostro illustre connazionale?immagine

Oreste Scalzone, nasce nel 1947 a Terni, già esponente di Potere Operaio e successivamente di Autonomia Operaia, fino ad oggi rifugiato in Francia, nel 1968 conosce Franco Piperno, nel 1969 fonda con Franco Piperno e Toni Negri : Potere Operaio. Nel 1977 fu arrestato, il 7 aprile assieme a Antonio Negri e Emilio Vesce, viene condannato nel 1978 e fugge in Francia nel 1981.

I membri e simpatizzanti conosciuti di Potere Operaio:Ritanna Armeni, Franco Berardi, Massimo Cacciari, Luciano Della Mea, Pino Masi, Paolo Mieli, Valerio Morucci, Toni Negri, Lanfranco Pace, Francesco Pardi, Gaetano Pecorella, Franco Piperno, Oreste Scalzone, Mario Tronti, Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo, Paolo Gaeta, Diana Perrone, Elisabetta Lecco.

Inno di Potere Operaio:

La classe operaia, compagni, è all’attacco, Stato e padroni non la possono fermare, niente operai curvi più a lavorare ma tutti uniti siamo pronti a lottare.......... Stato e padroni, fate attenzione............ fucili o le catene: questa è la scelta che ci resta da fare. Compagni, avanti per il Partito, contro lo Stato lotta armata sarà con la conquista di tutto il potere la dittatura operaia sarà.

Sotto queste parole, venivano barbaramente assassinati, nel rogo di Serravalle, Virgilio di 22 anni e Stefano di 8 anni, unica loro colpa... esser figli di un segretario di sezione del MSI, Mario Mattei.

La condanna:

In primo grado gli imputati furono assolti dalle accuse di incendio doloso e omicidio colposo per insufficienza di prove. In secondo grado, Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo, furono condannati a 18 anni di carcere per omicidio preterintenzionale.

Oreste Scalzone ha rilasciato sul caso una intervista a Radio Radicale. Egli dichiara che aiutò i colpevoli a fuggire

La vicenda è tornata alla ribalta poiché la Procura di Roma ha recentemente riaperto il caso avendo assunto nozione di nuovi dettagli (appresi da dichiarazioni degli imputati) che consentirebbero di richiedere la revisione del processo ipotizzandosi ora un reato di strage.

Negli anni '80, la Francia di Francois Mitterrand, accoglie decine di rifugiati politici degli anni di piombo italiani, per i quali non verra' concessa mai l'estradizione, qui dobbiamo sottolineare il sempre piu manifesto attaccamento del Governo italiano all'asse franco/spagnolo, spinto sicuramente dalle frange estremiste che lo tengono sotto ricatto. A festeggiare è tra i primi, non solo il parlamentare 'no global' Francesco Caruso, la cui esultanza per il ritorno di "Oreste" è scontata, ma anche il Verde Paolo Cento, sottosegretario all'Economia. E' lui a rilanciare il tema dell'amnistia per coloro che, condannati per reati di terrorismo, vivono all'estero e per combinazione, maggiormente, in Francia, "in una condizione di esiliati".

Oreste Scalzone, subito dopo aver ricevuto la notizia che poteva rientrare in Italia dall'avvocato e amico di vecchia data Ugo Gianangeli, ha chiacchierato con qualche giornalista italiano che come lui vive a Parigi. Poi e' uscito per una passeggiata nel centro della capitale. Da solo. Oreste Scalzone, l'ex leader di Potere operaio, condannato a 16 anni di carcere per banda armata e che da oggi per volere della Corte d'Assise si vede revocata la misura cautelare per intervenuta prescrizione, e' euforico: "Ritornero' spesso a Roma e Milano, non per cercare rivalse o regolamenti di conti, ma per dare voce a battaglie di liberta'.

Si trattera' ora di capire, in particolare, quali "vecchie battaglie" intende riprendere il fondatore di Autonomia operaia, come ha gia' annunciato appena avuto la notizia da Milano. Anche perche' quando venne fondata Autonomia, proprio Scalzone ebbe a dire: "La violenza per essere rivoluzionaria deve sempre avere un contenuto di liberazione. In certe fasi storiche questo puo' comportare anche il ricorso a forme di coercizione, di repressione degli interessi particolari che si oppongono al processo di emancipazione operaia".

"....e secondo Voi chi dobbiamo ringraziare adesso.....?"

Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!

scritto da: il.corsaro.nero

Messaggio N° 2077 17-01-2007 - 12:09

Massacro di Erba






Inseguiti, picchiati, le teste fracassate da una spranga, i corpi prima massacrati dalle coltellate, poi bruciati dalle fiamme. Tutto per "una banale litigiosità condominiale e per un risarcimento di poche migliaia di euro. La confessione dei coniugi Romano ora dopo ora aggiunge particolari agghiaccianti per ricostruire una strage premeditata in tutto: dalla mattanza all'uso delle armi fino all'alibi.

Sono stati massacrati perché “disturbavano”. Sarebbe questa la motivazione che avrebbe indotto i coniugi Romano ad uccidere Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, sua madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.

Sono loro gli autori della strage di Erba avvenuta l'11 dicembre scorso. "Incastrati dal sangue di due vittime trovato sull'auto di Olindo Romano". Così, al terzo giorno di fermo, pressati dai magistrati, in lacrime i coniugi hanno iniziato il racconto dell'orrore.

Si fanno aprire da Raffaella, che subito viene colpita al volto. Probabilmente è già morta quando Olindo infierisce con 12 coltellate. Quindi si volta, scrollandosi di dosso Paola Galli, intervenuta per difendere la figlia. Olindo la colpisce con la spranga. In casa ora il silenzio è rotto solo dal pianto di Youssef. A lui ci pensa Rosa Bazzi che in un raptus ("Lui piangeva io avevo mal di testa"), lo strattona e poi lo sgozza. Sono passati venti minuti. La scena è orrenda. Il sangue è ovunque. I due così appiccano il fuoco per cancellare le prove. È l'inizio della fine per la quarta vittima: Valeria Cherubini, che, allarmata dal fumo, prima richiama il marito, Mario Frigerio, e poi bussa alla porta. Viene colpita da Olindo che quindi si lancia su Frigerio, sgozzandolo e lasciandolo a terra mezzo morto. Quindi l'atto finale: insegue la Cherubini e la finisce. La donna viene trovata aggrappata alle tende con la testa spaccata.

Ecco il racconto di ciò che è successo quel 11 dicembre 2006 dove sono state uccise 3 adulti e un bimbo. Si può fare tutto ciò solo per una “semplice” cattiveria? E’ assurdo tutto ciò. Permettetemi un piccola cattiveria ma se dovessero rimanere in carcere mi auguro che i detenuti gliela fanno pagare di dovere. Non si può uccidere persone per motivi futili soprattutto con tanta ferocia.

di: ladeadeiventi


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